Copa del Rey 2023 story: analisi, voci ed immagini di un evento straordinario

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DOMENICA 19 FEBBRAIO: MALAGA FA LA STORIA, MARCELINHO NON SMETTE DI FAR IMPAZZIRE

Due squadre di Basketball Champions League in finale, con tanti saluti ad Eurolega ed Eurocup. Sorprendente? Un po’ sì. Meritato? No, strameritato!

NOBILI CADUTE ED EUROLEGA IN GINOCCHIO

Da prima dell’ora di pranzo la “fanzone” brucia di passione. Musica, colori e… tanta birra per celebrare il momento decisivo del weekend. Tantissimi tifosi di altre squadre, Baskonia in primis, sono ancora qui, incuranti dell’eliminazione prematura dei propri beniamini. La Copa è la Copa, uno spettacolo che va oltre i colori. Ci si parla, ci si abbraccia e soprattutto si pianifica già il 2024. Le voci su Malga come prossimo “anfitrion” sono già forti e diverranno realtà nel giro di 24 ore. Airbnb gongola, partono le prime prenotazioni per il 14-18/2 del prossimo anno. E chissenfrega se non si ha idea sulla partecipazione della propria squadra. La Copa è la Copa…

A due ore dalla palla a due si formano due cordoni di tifosi, rigorosamente mischiati nei colori giallo “tinerfeno” e verde “malagueno”: l’arrivo dei pullman delle squadre è accolto da un entusiasmo incredibile.

Si gioca. Tenerife lotta, i suoi campioni non sono gente che si arrende, l’asse eterno Marcelinho-Shermadini fa cose straordinarie ma la Copa prende la strada dell’Andalusia nell’ultima parte di gara soprattutto grazie ad uno straordinario Tyson Carter. Quando le forze vengono meno ad una squadra che, come aveva detto Vidorreta, va ovviamente in debito di ossigeno vista l’età dei protagonisti se richiesta di uno sforzo in tre giorni consecutivi, tutto si decide.

IL PICASSO DI MALAGA

La vittoria di Malaga è meritatissima e posa le sue fondamenta nell’arrivo di Ibon Navarro lo scorso anno, da pochi giorni reduce dall’esonero ad Andorra. Non è normale che una squadra totalmente rivoluzionata in estate sollevi un trofeo di questo valore in soli sei mesi; è un’impresa unica che va giustamente celebrata.

La curva isolana omaggia i campioni, quella andalusa fa lo stesso con gli avversari: è l’immagine più bella e più veritiera di un evento che ha radici in una cultura sportiva che nasce da lontano.

LA COPA E’ DI MALAGA! GIOIA, RISPETTO ED ORGOGLIO DALLA SALA STAMPA

A poche ore dal trionfo la città di Malaga, alle 3 di notte, prima accoglie i suoi giocatori come degli eroi (45 minuti per uscire dal terminal dell’aeroporto..) poi piazza un altro colpo di classe, in accordo con la ACB: nel 2024 si giocherà al Martin Carpena. Programmazione, organizzazione, spettacolo: questo è il “baloncesto”.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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