Eurocup #14: Reyer ko con Lietkabelis, Spahija nuovo coach

Lele
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Ancora l’ultimo tiro. Ancora i secondi finali. La Reyer cade ancora nel finale, stavolta in Eurocup sul campo del Lietkabelis. Un ko pesantissimo per gli oro-granata, che non avevano disputato una brutta partita con un controllo generale del ritmo per larghi tratti del match. A punire i lagunari ci ha pensato una tripla totalmente senza senso di Jamel Morris da 9 metri ad 1″3 decimi dalla sirena finale. L’ultimo tiro di Bramos si ferma sul ferro, Venezia arriva alla settima sconfitta negli ultimi 8 match tra campionato e coppa.

La squadra veneziana ha ufficializzato in mattinata il nuovo coach, che sarà Neven Spahija, croato di Sebenico con grande esperienza in Eurolega. Nel ko odierno in Lituania a sedere in panchina c’era Gianluca Tucci, vice di De Raffaele e momentaneamente head coach dopo l’esonero di colui che a Venezia ha scritto pagine di storia indelebili.

Un ko probabilmente immeritato quello della Reyer, che ha comandato per 39′ subendo il sorpasso del Lietkabelis nei secondi finali, con Jamal Morris abile a trovare il canestro della vittoria con una tripla folle da 9 metri. Il grande protagonista è proprio il numero #1 dei lituani: per lui una prova clamorosa da 28 punti in 29′ con 6/7 dall’arco e 10/16 complessivo dal campo. Sconfitta numero 7 in Eurocup per i lagunari, che ora si trovano 7-7 nella seconda manifestazione europea. 87-84 il finale

LIETKABELIS BATTE LA REYER NEL FINALE DEL TURNO 14 DI EUROCUP

La partita: equilibrio, la decide Morris

Una partita anche ben giocata quella di oggi dalla Reyer, ma non basta per uscire dalla depressione di risultati negativi che attanaglia gli oro-granata da ormai quasi un mese. Un primo quarto equilibrato quello giocato alla Kalnapilio Arena, con Venezia che si è affidata ad un convincente Willis ed una coppia da 6 punti ciascuno che trova nome in Watt e Moraschini. Già 7 i punti di un Parks diametralmente opposto rispetto a quello visto domenica.

Goloman e Murauskas confezionano una mini-fuga dei lituani sul 36-28, ma ci pensano De Nicolao, Watt, Willis e Parks a confezionare un 7-18 che manda gli oro-granata sul +3 all’intervallo lungo. Nel terzo quarto parte bene la compagine italiana con la tripla di Bramos e la salita in cattedra di un ottimo Granger ben coadiuvato dal solito Watt toccando il 47-57 al 24′, ma un devastante Morris si rimette all’opera arrivando a quota 21 riportando i suoi a soli 5 punti di distanza. Murauskas nel finale di frazione riavvicina i suoi a -3.

Nell’ultimo periodo coach Tucci si affida a Watt, Willis e Granger: i 3 confezionano un altro vantaggio di medio valore sul 71-78 al 34′, ma 5 liberi in fila assegnati al Lietkabelis (molto molto dubbio l’ultimo) riaprono completamente il match, con gli oro-granata che hanno la colpa di perdere abbrivio affidandosi a delle triple che davvero non vogliono saperne di entrare. Morris con 7 punti negli ultimi 3’32” confeziona il rovesciamento con la tripla folle da 9 metri. La preghiera di Bramos dall’angolo – ben presa – non viene accolta dal ferro ed arriva un altro ko.

Reyer tra Spahija ed una crisi da chiudere: in Eurocup rinasce Willis

La Reyer in Lituania gioca nel complesso una partita diversa nel linguaggio del corpo e nell’equilibrio, ma restano due i peccati capitali che continuano a punire – forse oltre ogni tipo di demerito – la squadra lagunare: l’incapacità di chiudere le partite è probabilmente l’errore più grande che si commette, senza tralasciare una fase difensiva che resta mediocre. Gli 87 punti subiti dal Lietkabelis sono davvero un’enormità, con la grande pecca di far prendere fiducia ad uno scorer puro come Jamel Morris.

La squadra affidata – per stasera – a Tucci gioca nel complesso un match di grande equilibrio toccando due volte la doppia cifra di vantaggio sul +10 e poi +11, oltre ad un +7 al 34′, ma non riesce a mantenere la giusta lucidità e presenza mentale per ammazzare definitivamente la partita. Nel finale gli errori si pagano a caro prezzo e lo sa benissimo la squadra oro-granata, capitolata sempre nei finali punto a punto: le scelte sbagliate di uno Spissu molto negativo costano carissimo ed i lituani sfruttano l’opportunità portandosi a casa il match.

Una chiave è data dalla percentuale pessima dall’arco: il 19% nel tiro da fuori è troppo basso per sperare di vincere un match punto a punto in Eurocup. La squadra lagunare nel complesso ha disputato una buona partita trovando spesso e volentieri ottime soluzioni nel tiro da due punti e vicino al ferro con un 78% che è di altissima fattura, ma ha la colpa di non aver gestito con lucidità il finale, continuando a cercare soluzioni da lontano che non volevano saperne di entfrare.

Nel giorno dell’annuncio di Neven Spahija ritrova linfa e vitalità un Derek Willis apparso abulico e piatto nelle ultime settimane: il lungo ex Badalona ha messo a referto una prova da 14 punti, 4 rimbalzi e 3 assist con un ottimo 7/8 dal campo. Con lui molto positive anche le prestazioni di Watt e Granger, mentre Parks parte fortissimo eclissandosi nel secondo tempo. Purtroppo determinante il disastroso apporto di Spissu, che chiude con 8 punti ed un pessimo 1/6 dal campo.

MORASCHINI SCHIACCIA IN CONTROPIEDE

Lietkabelis sulle ali di Morris e Popovic

Il Lietkabelis trova un successo pesantissimo e fondamentale nel prosieguo della sua Eurocup battendo una pur positiva Reyer, che ha la colpa di non aver sferrato il colpo vincente al match nel momento topico a metà del terzo quarto. I lituani – che inseguono per oltre 25′ – trovano il guizzo vincente grazie a Jamal Morris, che spara una tripla senza senso per mandare i titoli di coda con il decisivo 87-84.

La squadra di coach Canak trova in Jamal Morris il miglior interprete grazie ad una prova da 28 punti in 29′: per l’esterno un ottimo 10/16 dal campo, ma il dato determinante e devastante è il 6/7 letteralmente senza senso dall’arco. Con lui è importante l’apporto di Goloman e Popovic, che combinano per 27 punti con 8/12 dal campo, 10 rimbalzi e 33 di valutazione nella serata in cui Orelik non brilla.

I lituani restano agganciati al match con un paio di triple che prendono il ferro ed entrano nel canestro con l’aiuto della Dea bendata: il 46% da lontano è dato cruciale nel successo in volata su Venezia, senza dimenticare un controllo dei rimbalzi che impedisce agli oro-granata di lottare per trovare seconde opportunità. Il 92% in lunetta è precisione pura, cosa che manca alla squadra di Tucci, che tira con il 72%.

Alla Kalnapilio Arena Morris e compagni riescono a restare in partita grazie alla difesa a zona, che mette sassolini non proprio di piccola dimensione in un attacco veneziano che stava trovando spesso e volentieri ottime soluzioni vicino al ferro con le giocate spalle a canestro di Watt e Willis.

POPOVIC IN AZIONE, OTTIMA PROVA PER IL #21 DI LIETKABELIS

Foto credit Reyer ed Eurocup

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Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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