Liga (J18): il derby catalano tra Girona e Barcellona è blaugrana

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Il posticipo del sabato sera di Liga Endesa ha visto andare in scena il derby catalano tra Girona e Barcellona al Palau Girona di Fontajau.

Girona-Barcellona: la gara

Dopo un primo equilibrio iniziale, c’è subito il primo parziale della squadra di Jasikevicius che prova ad indirizzare la gara. Il 2-16 permette già agli ospiti di prendersi un vantaggio in doppia cifra sui padroni di casa.

La reazione di Girona però non si fa attendere: il secondo quarto è tutto di marca della squadra di Aito, guidato dall’energia e dalla presenza onnipresente di Kameron Taylor. Si va all’intervallo quindi su un equilibrio ristabilito che fa tornare in mente al Barcellona gli stessi pensieri del clasico: dominio della partita per larghi tratti, ma poi incapacità di gestire fino alla fine.

Questa volta però dall’altra parte non ci sono i campioni totali delle merengues e quindi al rientro dagli spogliatoi c’è un nuovo break firmato dai blaugrana. Letteralmente una pioggia triple (2 di Mirotic, 2 di Laprovittola e una di Satoransky) permette al Barça di recuperare il piccolo disavanzo e rimettere ampiamente le mani sull’incontro: 27-17 il parziale del terzo periodo.

Gli ultimi dieci minuti sono aperti da altre due triple di Laprovittola che sembrano mettere definitivamente l’ipoteca sul match. Infatti poi i giochi sono ormai fatti: il Barça mantiene con tranquillità la doppia cifra di vantaggio sigillando il tutto anche le giocate di un ritrovato Jokubaitis.

Numeri e valutazioni

Dopo l’amara sconfitta del clasico per il Barcellona era importante tornare a vincere e non era scontato farlo in un derby, dove la componente emozionale dà sempre motivazioni extra alla squadra avversaria.

Jasikevicius, confermando quello che in Liga è ormai una tendenza costante, è stato bravo a spalmare il minutaggio dei suoi anche in vista di quello che in campo europeo sarà un doppio turno importante.

Sugli scudi il trio Mirotic, Laprovittola e Jokubaitis. Delle capacità del play argentino di trascinare i suoi ormai non ci sorprendiamo. Le buone prestazioni degli altri due (sì, anche di un campione come Mirotic) fanno ben sperare. Il montenegrino infatti è stato protagonista di una prova incolore nel clasico di giovedì: probabilmente deve ancora ritrovare la condizione migliore, però vederlo così in difficoltà anche nel post basso ci ha lasciato perplessi. I 16 punti con 4/5 dall’arco sono un bel segnale soprattutto per la continuità dall’arco, affatto scontata per un giocatore che puntualmente fatica in quel fondamentale.

Fa ancora maggiormente ben sperare la prova di Jokubaitis. Il play lituano non sta vivendo una stagione facile: davanti a lui nel ruolo ha giocatori più forti e incisivi e, spesso, nonostante il talento è relegato in fondo alle rotazioni. Il suo valore è fuori discussione, ma è comunque un tipo di giocatore che ha bisogno di palla in mano e di una buona fetta di minuti a disposizione per poter rendere al meglio. Cose che, di fatto, non sta avendo con continuità.

Ieri sera per lui quasi 25 minuti in campo con 17 punti, 3 rimbalzi e 3 assist e 21 di valutazione. Vederlo a questo livello solo in campionato dispiacerebbe, ma è importante ripartire da lì per ritrovare sensazioni solide anche in ambito europeo.

In casa Girona, invece, dopo 4 vittorie consecutive arriva una sconfitta ampiamente preventivabile. E’ stata probabilmente una delle poche partita in cui Marc Gasol non ha saputo brillare come ha fatto per praticamente tutta la stagione, ma ovviamente ci può stare. Kameron Taylor si conferma l’anima della squadra (23 punti), ma in questa occasione è stato lasciato un po’ solo da tutti gli altri con anche Colom che ha sofferto l’intensità e la fisicità della difesa blaugrana.

Barcellona che infila così l’ottava vittoria consecutiva in campionato, prendendosi la vetta in attesa del Real Madrid.

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura e cinema sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare. Vorrebbe avere l'eleganza di Anthony Hopkins.
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