Sergio Scariolo e la risalita della Virtus

Virtus vincente a Barcellona dopo il blitz dei mesi scorsi a Madrid

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Sergio Scariolo è l’anello di congiunzione in casa Virtus per raccontare questo periodo estremamente positivo in Eurolega.

I bianconeri hanno vinto quattro delle ultime cinque gare facendo un salto importante in una classifica sempre più corta per quella che sembra essere l’edizione più equilibrata di sempre.

Quattro affermazioni con protagonisti sempre differenti in cui si ricordano le prestazioni di Belinelli, contro il Fenerbahce, di Lundberg e Teodosic contro il Barcellona.

Una varietà di soluzioni e di opportunità merito anche del gestore che curiosamente, nella sua Spagna, ha ottenuto probabilmente le vittorie più entusiasmanti della stagione a Madrid ed appunto al Palau Blaugrana.

Un paese, quello iberico, che ha contribuito a costruire la grandezza di questo coach bresciano già capace di laurearsi campione d’Italia con Pesaro a soli 29 anni.

Un legame che è iniziato nel 1997 e che lo ha visto per due volte sulla panchina del Baskonia, su quella del Real Madrid e di Malaga ma soprattutto condottiero della generazione dorata delle Furie Rosse.

Quattro ori europei, uno mondiale e un argento e bronzo olimpici sono il fiore all’occhiello di una carriera straordinaria.

La preparazione della partita in terra catalana, assolutamente non scontata dopo il brutto rovescio in campionato contro Milano, e i cinque minuti finali perfetti contro il Maccabi, grazie alla box and one su Lorenzo Brown, sono assolutamente vanto ed orgoglio della campagna europea dell’allenatore ex anche dell’EA7.

Una rinascita iniziata contro l’Alba Berlino, la squadra della città che gli ha permesso questa estate di raggiungere l’ennesimo traguardo continentale con una Spagna più squadra e meno talentuosa rispetto al passato.

Sergio Scariolo

Berlino è stata anche l’arena che ha ospitato l’altra grande sorpresa di giornata, il secondo successo consecutivo dei padroni contro la formazione che fino ad ora ha probabilmente fatto vedere la miglior pallacanestro stagionale, il Baskonia.

Curioso il cammino dei tedeschi, vincenti nelle prime tre uscite prima di dodici ko consecutivi interrotti dal blitz di Lione e dal colpo contro i baschi.

La notte scorsa, quella che ha chiuso una striscia di sei vittorie del team di Penarroya, ha avuto nel figlio d’arte Tamir Blatt la stella più luminosa.

11 punti, 9 assist, 3 rimbalzi, 19 di valutazione in neanche 20 minuti di impiego.

Numeri importanti del giocatore israeliano che condivide con il padre la grande intelligenza cestistica.

Il girone di andata è ufficialmente archiviato con potenzialmente tutte le squadre ancora in corsa per l’obiettivo play-off.

Un equilibrio incredibile, degno di una competizione unica.

Sergio Scariolo

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