Eurocup #9, Prometey selvaggio, la Reyer è stanca e cade in casa

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Turno 9 di Eurocup per la Reyer che riceve il Prometey in una sfida che può anche blindare una delle prime due o tre piazze per gli oro-granata in caso di successo. La squadra oro-granata cerca riscatto dopo il ko di Badalona, gli ucraini hanno travolto Cluj con un grande secondo tempo. Ancora out Bramos, le due squadre distano 2 punti una dall’altra.

La partita del Taliercio è pazza e senza un filo di logica, con la Reyer che controlla i primi 20′ prima di precipitare all’inferno con un terzo quarto disastroso: il Prometey controlla i ritmi nella ripresa, guida a rimbalzo ed ha in DJ Kennedy una grandissima carta difensiva. La squadra oro-granata cade 71-75 nonostante il pessimo 11% dall’arco dei viaggianti, che aggiungono un poco edificante 55% in lunetta.

COLPO ESTERNO DEL PROMETEY IN EUROCUP CON LA REYER

La truppa di De Raffaele non è quella vista a Badalona, lo si capisce subito: Watt incappa in una serata negativissima divorato da un Balvin oggettivamente incontenibile, Spissu e Granger non sono quelli frizzanti di domenica e si vede; Kennedy lancia una ripresa selvaggia degli ucraini con l’atletismo di Stephens ed il gioco è fatto. Il grande nemico Hogue si fa vedere solo per due disastri: un tiro libero che è airball ed un secondo che è un mattone.

Un Prometey selvatico, l’Eurocup è frizzante

La squadra di Ginzburg si presenta al Taliercio con l’aggettivo al collo perfetto: selvatici. Ed – infatti – le cose vanno in questo preciso senso, almeno nella ripresa. Gli ucraini sonnecchiano e non poco nella prima metà di gara nonostante il controllo dei rimbalzi, giocano compassati, non aggrediscono quasi mai e si trovano con merito sotto nel punteggio, che forse è stretto per la Reyer.

La ripresa – però – è altra musica, altro film, altro copione: Venezia non riesce a creare situazioni lucide ed in ritmo, Kennedy alza il volume della radio e guida l’arrembaggio, le palle recuperate del grande ex sono la chiave di volta di un cambio totale di inerzia; il Prometey inizia a correre il campo selvaggiamente ed a ritmi altissimi, Agada è una delle chiavi per il cambio di guida ed il break di 4-20 in 5’30” suona come una condanna per gli oro-granata.

C’è poca trippa per gatti quando gli ucraini corrono il campo in questa maniera in Eurocup, lo zompo con la testa sopra al ferro di Stephens è da highlights, l’antisportivo di Parks è un’ennesima buttata di benzina su quello che stava divenendo un incendio. La squadra guidata da Ginzburg dà l’impressione di essere davvero selvatica: energia, linee di passaggio blindate, palloni recuperati e corsa in campo aperto senza un domani. Vincono divertendosi e facendo divertire.

La squadra lagunare è stanca dalla battaglia doppia di Badalona e Reggio e paga in termini di energia in una serata dove le percentuali dall’arco ed in lunetta non aiutano gli ospiti: occasione persa o no paghi alla lunga la stanchezza ed arriva un ko come questo, che nell’economia di un torneo come questo può anche essere messo in preventivo

LOTTA SU OGNI PALLONE, IL PROMETEY VINCE DI ENERGIA

Balvin e Kennedy guidano il Prometey al successo davanti al suo popolo

Successo meritatissimo per il Prometey nel nono turno di Eurocup al Taliercio contro una Reyer stanca. Due uomini su tutti guidano gli ucraini al successo in casa degli oro-granata: DJ Kennedy e Ondrej Balvin. Il grande ex è – probabilmente – il vero MVP del match, con una prova davvero di energia, aggressività e solidità.

Per quanto riguarda Balvin, il lungo ceco ha dominato senza grande difficoltà il duello con un Watt spento ed oggettivamente in debito d’ossigeno dopo i tanti minuti giocati domenica a Reggio. Per il #50 oro-granata ci sono 6 punti con un brutto 3/9 dal campo, 6 rimbalzi e ben 5 palle perse per un -2 di valutazione. Questo basta a descrivere le difficoltà lagunari e del totem americano.

La prova del numero 12 degli ucraini è stata senza ombra di dubbio devastante, una prova di forza senza ammissioni di replica: 18 punti, 8/9 dal campo, 8 rimbalzi, 2 palle perse ed un ottimo +18 di plus/minus. Determinante e devastante il gigante di 217 cm della nazionale ceca, mai veramente in difficoltà contro i lunghi lagunari.

Per quel che riguarda Kennedy, il grande ex ha guidato con energia la sua squadra con una partita totale: 15 punti, 5 rimbalzi, 5 assist, 5 recuperi, 1 stoppata, 6 falli subiti e 27 di valutazione. Semplicemente devastante ed – oggettivamente – sempre in controllo il #17 che con i lagunari ha vinto uno scudetto nel 2019.

ENERGIA ED ENTUSIASMO PER IL POPOLO UCRAINO

Reyer scarica, Brooks e De Nicolao non bastano

Una Reyer davvero scarica quella vista al Taliercio contro il Prometey: gli oro-granata hanno trovato una serata davvero negativa nei loro punti chiave, rintracciabili in Spissu, Granger, Willis e Watt. Il play azzurro – reduce dai 45′ giocati domenica – ha chiuso con 2/9 dal campo, 3 rimbalzi, 3 assist e poca energia messa in campo: proprio l’ex Sassari è l’esempio lampante della mancanza di energia in questa serata storta.

Per quel che riguarda Granger, l’ex Baskonia era reduce da due grandissime prove con Badalona e Reggio, ma oggi ha offerto una prova opaca da 5 punti, 2/7 dal campo e 3 palle perse, con 2 soli assist serviti. Una serata storta anche per lui, con i due esterni titolari autori di 12 punti combinati ed un 4/16 dal campo.

Nel pacchetto lunghi Willis e Watt chiudono con 10 punti combinati, 5/12 dal campo ed 8 rimbalzi complessivi: una notte complicata per i due americani, sopraffatti da Balvin, che ha giganteggiato letteralmente.

Gli oro-granata trovano energia e fiducia soltanto da Moraschini, che in 15′ sigla 9 punti con 11 di valutazione e Brooks, che gioca un’ottima partita fatta di 13 punti, 8 rimbalzi ed una stoppata in 25′ di impiego. Prova a dare la scossa nella difficoltà capitan De Nicolao, che segna 7 punti, cattura 4 rimbalzi e garantisce tanto, tantissimo fosforo in una serata difficile per gli esterni titolari.

BROOKS, IL MIGLIORE DELLA REYER

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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