Lo stagger reject dell’Oly: la lavagnetta di ED #9

Andrea Ranieri
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Anche per questa settimana la lavagnetta di Eurodevotion sceglie la via della Virtus Bologna, impegnata in un match di grande spessore contro l’Olympiacos, di cui analizzeremo a breve una situazione di stagger reject. Squadra tra le più pronte fin dall’inizio stagione, la formazione greca gioca un basket decisamente piacevole ben orchestrato da coach Georgios Bartzokas, e i risultati sono lì a testimoniarlo.

Dal canto proprio, la Virtus mostra una crescita generale nel gioco offensivo e raccoglie diversi consensi, ma per ora sta risultando una “bella perdente”. La partita risulta sicuramente proibitiva da un punto di vista dell’ambizione in termini di risultato, ma un’attenta preparazione e conoscenza dell’avversario può aiutare una squadra che è comunque dotata di talento e fisicità, tali da dover raccogliere ben più vittorie di quanto fatto finora. Quello che analizzeremo è un intero set offensivo che comincia, appunto, da uno stagger reject. Entriamo nel vivo dell’analisi con il supporto video di coach Max Frontini.

Come funziona: lo stagger reject dell’Olympiacos

Un set dell’Oly che comincia da una situazione di stagger reject

Chiariamo subito la terminologia fondamentale: con stagger reject intendiamo una situazione in cui un giocatore senza la palla potrebbe sfruttare due blocchi consecutivi (stagger), ma decide invece di “rifiutarli” entrambi, o uno dei due, e attaccare nella direzione opposta. Da qui comincia il set offensivo che stiamo per studiare.

Thomas Walkup conduce la palla sul lato destro del campo, mentre Giannoulis Larentzakis, dal lato debole, dovrebbe sfruttare lo stagger piazzato da Sasha Vezenkov e Moustapha Fall. Qui avviene fin dal primo blocco la scelta di stagger reject, con Larentzakis che taglia backdoor anziché giocare sul blocco di Vezenkov, che aggiusta anche l’angolo di blocco per favorire quel taglio.

A questo punto va Fall a bloccare lui stesso per il compagno Vezenkov, che riceve il pallone in punta. Dopo aver passato la palla, Walkup libera spazio e Kostas Sloukas sprinta a rimpiazzare dall’angolo per giocare l’handoff col numero quattordici biancorosso. Subito dopo l’handoff, Fall setta il pick and roll per Sloukas, sfruttando il fatto che la difesa sia già in movimento. La difesa prova a contenere ma è ormai in ritardo. Con il lato debole non pronto, finisce con due punti facili del lungo francese.

Ovviamente quella di stagger reject è una lettura iniziale che può variare a seconda di diversi fattori e che comporta dunque un diverso sviluppo del gioco. Molto interessante.

Come si (può) batte(re): lo stagger reject dell’Olympiacos

Di fronte a una situazione offensiva avversaria molto mutevole, l’elemento della comunicazione difensiva diventa il più importante di tutti. Come sempre, noi ci limitiamo a proporre scelte, più o meno condivisibili, che possono sembrarci funzionali.

Iniziamo dalla situazione di stagger reject, su cui di base ci prepariamo a inseguire, in modo da essere preparati se poi l’attaccante sceglie di rifiutare il primo blocco a prescindere. Non regaliamo così due facili punti sul backdoor che ne consegue. Sul blocco singolo successivo, pur essendo tra i due lunghi in campo, non cambiamo per non favorire l’uno contro uno di Vezenkov nella fascia centrale, ma passiamo in mezzo, dato che già ci siamo staccati per contenere.

La scelta di inseguire il bloccato e contenere con l’uomo del bloccante la perseguiamo anche sull’handoff e sul pick and roll conseguente, in modo da cercare di tenere alta la pressione sul palleggiatore ed evitare di sacrificare i lunghi in cambi difensivi troppo dinamici contro esterni di talento. Ovviamente, se fossimo in emergenza a causa di un ritardo eccessivo, quella del cambio (“late switch” in gergo) resterebbe come unica soluzione percorribile.

Insomma, contro questo gioco che nasce da uno stagger reject scegliamo di non essere eccessivamente aggressivi e di non mettere i lunghi in situazioni dinamiche difficilmente arginabili per loro. Ovviamente, la parola spetterà al campo.

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