La lavagnetta di ED #8: la nuova difesa della Stella Rossa

Andrea Ranieri
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La lavagnetta di Eurodevotion sceglie la via di Belgrado per parlarvi del prossimo avversario della “nostra” Virtus Bologna, attesa in un campo molto ostico dall’ancor più ostica difesa della Stella Rossa, argomento tattico di oggi. Una variazione rispetto alle nostre consuetudini resa obbligatoria dalle indicazioni che arrivano dal nuovo corso della formazione biancorossa. Con l’arrivo di Dusko Ivanovic in panchina, infatti, il più grande cambiamento dei belgradesi è avvenuto proprio nella metà campo difensiva, dove la musica è cambiata completamente rispetto alla gestione precedente.

La stessa Virtus, dal canto proprio, risulta una delle migliori difese della competizione. Messa in difficoltà, come tante squadre, dalle assenze pesanti, la formazione di Sergio Scariolo viene dalla sconfitta di Atene contro il Pana e da quella casalinga, onorevole, contro l’Efes bi-campione in carica. Nelle ultime settimane si è evidenziata anche una crescita decisa nella qualità del gioco offensivo. Crescita che sarà necessario proseguire anche in terra serba, dove serve una vittoria per rimanere agganciati al carrozzone di metà classifica. Non sarà comunque facile contro la rinnovata difesa della Stella Rossa, di cui vi diamo un assaggio con il contributo di Augustus Šuliauskas.

La difesa della Stella Rossa è stata radicalmente cambiata dall’arrivo di Dusko Ivanovic

Prendiamo l’esempio di un’azione della difesa della Stella Rossa estrapolata dalla recente partita casalinga contro il Maccabi.

Vediamo che fin da inizio set viene messa pressione sulla palla, una costante delle squadre di Ivanovic. Dai blocchi di inizio azione l’attaccante israeliano esce comunque inseguito dal proprio difensore, che arriva significativamente “insieme” al proprio uomo (timing difensivo).

Molto interessante quel che poi avviene sul successivo pick and roll ad uscire. La scelta sembra a metà fra un contenimento molto alto e uno show piatto, in cui il difensore del bloccante fa un passo d’aiuto verso la palla per aumentare l’aggressività. Per un attimo il palleggiatore si trova, di fatto, in mezzo a un raddoppio. Andare dal rollante è reso impossibile dal difensore bianco più vicino, pronto sia ad aiutare sul taglio sia a spezzare le linee di passaggio più immediate. Anche l’uomo in angolo di lato forte è correttamente anticipato, mentre il difensore più lontano guida le operazioni proteggendo l’area.

La palla ritorna al bloccante quando ormai il suo difensore ha ristabilito l’accoppiamento. A questo punto si gioca un nuovo pick and roll, questa volta verso il centro, che viene però negato per perseguire la scelta precedente. L’area è ancora ben protetta e l’orrendo passaggio lob che parte dal palleggiatore è intercettato prontamente da Luca Vildoza.

Un clinic da parte della difesa della Stella Rossa, che mette in atto al meglio una scelta chiaramente aggressiva e condizionante nei confronti dell’attacco avversario.

La nuova difesa della Stella Rossa: come si (può) batte(re)

Come tutte, anche la difesa della Stella Rossa ha una coperta inevitabilmente corta. Se si percorre infatti la strada della grande aggressività sulla palla e sul lato forte, inevitabilmente si lasciano maggiori spazi di azione sul lato debole.

Significativamente, sia nel caso del primo sia in quello del secondo pick and roll, i tre attaccanti del Maccabi sono completamente fermi e non prendono alcuna iniziativa. Avere invece l’intraprendenza di attaccare spazi vuoti senza palla è vitale per rompere il posizionamento di questa difesa.

Prendiamo l’esempio del primo pick and roll. Il difensore che marca l’attaccante in ala ha un certo punto gli porge la schiena per controllare cosa avviene in zona palla. Lì è necessario piantargli un taglio dietro la schiena, dato anche che il bloccante sceglie di non rollare. Così facendo si evidenzierebbe una momentanea situazione di uno contro due per Vildoza.

Anche sul secondo pick and roll l’inattività di quel giocatore è decisiva, perché con l’area ora veramente riempita il suo mancato rimpiazzo per mettere in difficoltà il difensore che aiuta sul roll toglie al palleggiatore la linea di passaggio più immediata e semplice.

Insomma, e in questo Scariolo è maestro, servirà attaccare ogni singola scelta del proprio uomo per battere l’efficiente difesa della Stella Rossa. Altrimenti anche per Bologna a Belgrado sarà sconfitta.

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