Pensieri sparsi dopo il settimo turno di Eurolega

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I soliti pensieri sparsi, a freddo, dopo la settimana di Eurolega:

  • Di Olimpia-Virtus abbiamo parlato ampiamente. Cosa ripetere? Che è stata sì una partita dalle emozioni forti, ma decisamente non per palati raffinati. Attacco pessimo per entrambe le squadre, ma la Virtus ha offerto una difesa di ottimo livello e un approccio alla gara di tutt’altra pasta.
  • Postilla casa Milano: la sfida della Zalgirio Arena di settimana prossima deve essere una W senza e senza ma. I lituani sono avversari solidi e in un buon momento di fiducia – quella fiducia che manca drasticamente all’EA7. Serviranno idee chiare e soprattutto determinazione, non quella paura di prendersi i tiri che lamentava Messina. Non è accettabile nessun altro risultato che la vittoria.
  • Postilla Virtus Bologna: la vittoria del Forum di Assago deve essere punto di partenza per creare un percorso di continuità. E non si pensi che l’attacco proposto contro Milano sia sufficiente per vincere venerdì contro Valencia. Perché non lo è. La gara di mercoledì è stata la gara vinta a punteggio più basso in questo avvio di Eurolega. Per mantenere una costanza di rendimento è necessario che la fase offensiva migliori.
  • Parlavamo di Valencia. Nelle ultime gare di Eurolega sta esprimendo una delle pallacanestro più belle delle competizione. Si era criticato troppo presto l’operato di Mumbru, ora stanno venendo fuori quelle che sono le sue grandi potenzialità da coach. Circolazione di palla frenetica, grande movimento lontano dalla palla dei giocatori, ottimo spacing: tutti ingredienti che stanno funzionando al meglio. Dopo la vittoria al Pireo è arrivata anche quella pesante contro Monaco. La Virtus troverà al PalaDozza forse l’avversario più caldo della competizione.
  • Real-Efes, insieme a Olimpia-Virtus, era l’altra gara delicata della settimana. Quella gara dove chi avrebbe vinto si sarebbe rilanciato e chi avrebbe perso avrebbe acuito la crisi. Il Real ne esce bene con le sue enormi qualità. Dopo tutti i rumors del weekend riguardo gli avvicendamenti sulla panchina blanca, una sconfitta avrebbe significato rischio serissimo per Mateo. Cosa è servito per ritrovare un minimo di fluidità? Un Hanga vagamente in forma: 11 punti, 5 rimbalzi, 6 assist. E i punti di Llull: al Real quelli servono sempre. Quando l’eterno Sergi rimane a 0 nel tabellino allora molto spesso la partita si tramuta in una serata no.
  • Record 2-5 per l’Efes. Cosa che di base ci farebbe dire “tutto secondo i piani”. Però il calendario dice Barcellona, Milano, Bologna, Olympiacos nelle prossime 4 uscite, col rischio di arrivare a dicembre con un record pesantemente negativo. Siamo sicuri che in una Eurolega competitiva fino all’inverosimile come quella di quest’anno sia possibile un filotto di vittorie come quelli a cui l’Efes ci aveva abituati da gennaio a marzo?
  • L’Olympiacos dopo aver perso due gare di fila in casa non poteva che vincere. Lo ha fatto in modo perentorio: +29 contro il Partizan. Con un quarto quarto da 19-4. Una squadra ha tirato col 51.9% e l’altra col 20% dall’arco. Palesemente una di quelle serate in cui una squadra non scende in campo. Tra l’altro, rotazioni a 8 per il Partizan.
Sloukas
  • Continua la risalita del Bayern Monaco: seconda vittoria di fila nel derby tedesco. E’ stata la partita dei pretoriani di Trinchieri: Rubit, Hunter, Obst e Walden. I bavaresi stanno ritrovando uomini e quindi gioco: tempo qualche settimana e saranno lì a lottare per un posto playoffs.
  • Il Baskonia cade pesantemente a OAKA: 60-40 il parziale del secondo tempo. I baschi sono squadra che diverte e dalla grande dinamicità ed esplosività, ma in difesa si può e si deve migliorare. Anche per valorizzare al meglio l’attacco. L’impressione è che lontano dal calore della Fernando Buesa Arena qualcosa venga meno: la sconfitta di giovedì ricorda molto quella patita all’Astroballe. Si deve lavorare sulla continuità di rendimento, ma il record è comunque buono: 4-3.
  • Ottimi segnali dal Pana: l’arrivo di Dwayne Bacon sembra aver fatto molto bene a tutta la squadra. Per pericolosità offensiva, come individuazione di un primo violino chiaro e come collante fra i vari reparti. Per lui prova da 16 punti, 4 rimbalzi e 3 assist. Con questa aggiunta anche i greens diventano decisamente competitivi. E’ già stato detto che non c’è una singola partita semplice?
  • Il Maccabi perde l’imbattibilità casalinga mostrando i pregi ormai noti, ma anche i difetti riconosciuti. Dall’altra parte però c’è un Barça che sta crescendo a grandi passi partita dopo partita. Tra le contender il gruppo di Jasi è quello che sta lavorando meglio e con la migliore evoluzione in termini di gioco.
  • Lo stesso Jasi sembra aver preso appunti e modificato con oculatezza il suo modus operandi: sempre duro ed esigente, ma anche accondiscendente versi i suoi giocatori. Fa complimenti, li rassicura, li difende davanti ai microfoni, eccetera. Insomma a Barcellona non sembra più esserci quel clima di tensione lamentato negli scorsi anni; anzi, sembra aleggiare un’atmosfera di reciproca fiducia. Ottimo segnale.
  • Cinque squadre con record 4-3 e cinque squadre con record 3-4. Il grande equilibrio di questa Eurolega è già qui. Quest’anno vdremo le squadre molto più raccolte intorno a quel fatidico dato del 50% di vittorie o sconfitte.

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
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