LBA #R5: Derthona rimane perfetta, travolta la Reyer in casa

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Turno numero 5 di LBA con il grande duello tra Derthona e Reyer Venezia al Pala Ferraris: i padroni di casa sono imbattuti in campionato, gli ospiti vengono da un successo importante e meritato contro Milano e vogliono proseguire sulla falsariga di quanto fatto vedere al Taliercio la settimana scorsa.

Le due squadre tornano ad incrociarsi dopo il trionfale quarto di finale playoff dello scorso maggio, con i piemontesi che vinsero la serie 3-1 con doppio scalpo al Taliercio. Per quanto riguarda questo primo incrocio stagionale ufficiale Derthona recupera Filoni, la Reyer Venezia oltre all’assenza di Parks è anche senza Tessitori per un problema alla schiena.

Uno scontro che vede i due ex Spissu e Filloy in campo ed un incrocio interessante tra coach De Raffaele e Ramondino: l’allenatore avellinese con la sua bellissima creatura vanta la miglior difesa in questo primissimo scorcio di torneo concedendo soltanto il 40% dal campo agli avversari e 65.5 punti, il tecnico livornese con gli oro-granata hanno il miglior attacco e le migliori percentuali da 2 e 3 punti. Decisamente idee diverse di gioco, interessante capire chi la spunterà.

La sfida del PalaFerraris in realtà ha un solo padrone, ossia Derthona: la squadra piemontese ha impresso il proprio marchio alla sfida con una difesa ferrea ed un attacco fluido e preciso che ha punito le disattenzioni di una Reyer Venezia troppo passiva e piatta per ambire al colpo in casa della capolista. 20-9 gli assist, 53% a 36% la percentuale dal campo, 97-54 la valutazione complessiva, tutti dati chiari ed eloquenti che non danno adito a grandi interpretazioni. Il finale è 77-61 con i bianco-neri che restano imbattuti.

DERTHONA-REYER VENEZIA, IL FINALE

La miglior difesa della LBA incarta il miglior attacco

Una delle chiavi di lettura prima di Derthona-Reyer era la sfida tra la miglior difesa ed il miglior attacco: i piemontesi subivano 65.5 punti, gli oro-granata ne segnavano quasi 86 in queste prime 4 partite. L’atteggiamento messo in campo dai bianco-neri è stato perfetto imbrigliando i due principali spauracchi Willis e Watt: il numero 35 ha trovato un paio di canestri di grande talento ma non ha mai trovato continuità, fluidità e ritmo, il #50 ha faticato spesso e volentieri nel trovare un canestro che pareva davvero tappato sino al terzo quarto.

Una strategia perfetta quella scelta da coach Ramondino, che non ha snaturato minimamente il suo gioco per attaccare e mettere in difficoltà De Raffaele: certamente ci sono stati aggiustamenti tattici, i ritmi scelti dalla squadra piemontese sono stati contenuti e senza grandi troppi contropiedi per non rischiare delle palle perse che avrebbero potuto accendere gli oro-granata. Un controllo del gioco con grande intelligenza, una difesa decisamente importante che toglie flusso alla Reyer Venezia lasciandola a soli 61 punti ed il 36% dal campo e 9 assist.

La prova di forza messa in campo dai piemontesi è importante e pesante: la squadra oro-granata non trova mai il bandolo della matassa se non per 7-8 minuti di terza frazione che rimettono in partita Granger e compagni sul -4, ma nel complesso la truppa terribile di coach Ramondino è una sinfonia perfetta e sarà difficile da battere per tutti. Grandissimi meriti – ovviamente – ad uno dei migliori allenatori del campionato italiano.

DAUM STOPPA FREEMAN, DERTHONA ANNIENTA LA REYER VENEZIA

Reyer, un passo indietro dopo Milano e Cluj

Un passo indietro dopo Milano e Cluj. Il match di oggi del PalaFerraris consegna il secondo ko stagionale alla Reyer Venezia, che va al tappeto senza appello contro l’intensità, l’aggressività ed il gioco corale di Derthona. Troppi i giocatori sottotono tra le fila lagunari, Willis, Watt, Bramos, Freeman sono i 4 principali che non hanno dato l’apporto sperato per i sicuri meriti piemontesi e per demeriti degli stessi giocatori oro-granata.

I due lunghi hanno combinato appena 15 punti con una prestazione decisamente abulica, piatta e senza nerbo: in particolare l’ex Brindisi si è visto sanzionare un antisportivo di frustrazione che fotografa il suo match. Per quanto riguarda l’ex Alba e Caserta, ha registrato 9 punti e 4 falli con 3 palle perse ed un’assenza offensiva dal match durata più di 20 minuti, con una fase difensiva davvero troppo tenera.

Bramos e Freeman hanno combinato 5 punti con 2/11 dal campo e 2 di valutazione: il capitano è stato decisamente impreciso e non è riuscito a suonare la carica per rovesciare la partita, l’americano ex Bursaspor è stato decisamente insufficiente in attacco e difesa, venendo spesso panchinato dal suo coach.

GRANGER TROPPO SOLO

Granger e Spissu per la Reyer, la coralità per Derthona

Lo si è scritto sopra, 20-9 gli assist per una Derthona che ha giocato con enorme coralità e punendo sistematicamente gli errori di una Reyer Venezia piatta, passiva, spenta e mai in partita. I soli Spissu e Granger hanno provato a dare il là ad una rimonta incredibile, ma si è arenato tutto sul 48-44 per i piemontesi: da lì un altro break di 9-3 ha ricacciato indietro i lagunari, che poi sono affondati tra la mareggiata orchestrata dal team di Ramondino.

La squadra bianco-nera ha trovato tanta, tantissima collaborazione da tutti: Severini, Tavernelli, Macura, il solito Christon, Harper… tanti, tantissimi hanno preso in mano il proprio mattone ed hanno costruito un muro imperforabile e distruttivo tra le due metà campo: gli oro-granata si sono schiantati su questi dati ed hanno alzato bandiera bianca, venendo perforati dalle giocate precise come un orologio di Christon e compagni.

L’ex Ulm spacca la partita la prima volta con una fiammata di triple messa a segno da Severini, Daum e Macura, poi tra la fine del terzo e la metà del quarto periodo trova il decisivo affondo: Radosevic, Severini, Tavernelli, Cain e ancora Christon affossano le relative speranze di una squadra lagunare che ormai era rientrata mentalmente negli spogliatoi.

TAVERNELLI IN AZIONE, BEL CONTRIBUTO DEL CAPITANO

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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