In Francia va in scena la sfida tra il miglior attacco delle prime quattro giornate di Euroleague ( Baskonia 92.0 punti) e uno dei peggiori (Asvel 67.8).
Tutte le premesse della gara vengono capovolte dall’euforia atletica dei francesi. L’Asvel gioca la partita perfetta; guardando questa sera gli uomini di Parker si resta talmente abbagliati da dover quasi socchiudere gli occhi.
Villeurbanne abbatte Baskonia 87-61


Le patron il est là
Il primo parziale del match vede la firma, chiara e netta, del patron Nando De Colo. L’Asvel inizia con le classiche difficoltà offensive, riuscendo a contenere, dall’altro lato del parquet, l’appetito illimitato dei baschi.
All’ingresso del trentacinquenne la partita prende nettamente un’altra piega; con l’odore e il timbro dell’autenticità che contradistingue il talento transalpino, i padroni di casa acquistano fiducia e salgono collettivamente di livello. Il patron segna spalle a canestro da cinque metri, incassa uno sfondamento da Hommes e dall’altro lato del parquet segna una tripla che accende il palazzo, i compagni e tutta la zona intorno le Alpi. Luce naturale che in questo periodo viene accettata con ancor più piacere.
Mentre il pubblico europeo conosce il nuovo, l’ennesimo, talento francese del futuro: Zaccharie Risacher, Villeurbanne costruisce un parziale di 20-0 che porta gli uomini di Parker sul 30-10. Baskonia, irriconoscibile, gioca un primo tempo in maniera impiegatizia, burocratica e fantozziana.
L’atletismo dell’Asvel soffoca Baskonia
Le sporadiche triple di Baskonia fanno avvicinare timidamente i baschi, ma ad ogni tentativo di avvicinamento i padroni di casa rispondono con dosi di atletismo che pietrificano le labbra degli ospiti dalla paura. Amine Noua e Obasohan sbarcano nell’area basca come bucanieri.
A rimbalzo i numeri a vantaggio dei francesi sono impietosi. Maggior reattività? Maggior atletismo? I numeri di Fall e compagni, innanzitutto, dimostrano una maggiore fame, una voglia di vincere che questa sera non ha sfiorato la mente degli uomini di Penarroya. La tripla del 70-50 di Pons è la fotografia del match.
Difesa e rimbalzi: Adieu Baskonia
Parker nel pre-gara, parlando del momento difficile dei suoi e della forza di Baskonia, aveva sottolineato la necessità di dover limitare le percentuali dalla lunga distanza e l’adrenalina offensiva degli ospiti. Missione compiuta.
I baschi durante l’arco della gara riescono ad effettuare soltanto un paio di tiri dalla lunga distanza costruiti. Le percentuali di Howard e soci non riescono a carburare e l’Asvel acquista fiducia. Proprio questa fiducia dona agli uomini di Parker una spinta in più, sempre che ce ne sia bisogno, per mangiare a rimbalzo sulla testa degli uomini di Penarroya.
Le percentuali finali risultano imbarazzanti per la superiorità transalpina. L’Asvel non ha pietà di Baskonia e conclude un match letteralmente dominato 87-61
Venerdi prossimo i francesi faranno visita alla Virtus Bologna. Una sfida tra due squadre in fiducia dopo le due belle vittorie di questa settimana.

