Oktoberfest Milano, espugnata Monaco di Baviera

Secondo blitz in settimana per il team di Messina

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Oktoberfest Milano nella seconda trasferta consecutiva di questa importantissima settimana in casa Olimpia.

Due vittorie assolutamente non banali contro Partizan e Bayern Monaco, due affermazioni che potranno rivelarsi estremamente importanti da un punto di vista mentale.

L’EA7 non espugnava Monaco di Baviera dal 2 ottobre 2020, una vittoria raggiunta ai tempi supplementari in cui il protagonista principale fu Shavon Shields.

Il giocatore danese questa volta ha dovuto abbandonare il campo dopo pochi minuti per un infortunio che Messina ha definito, all’intervallo, probabilmente brutto.

Oktoberfest Milano
Credits: profilo ufficiale twitter Olimpia Milano

Quella stagione le due formazioni si ritrovarono ai play-off dando vita ad une delle serie più belle ed equilibrate della storia recente della Turkish Airlines Euroleague spalancando a Milano le porte delle Final Four, uno dei grandi obiettivi della società anche pronosticato da un grande ex come Malcom Delaney.

La costante, nelle prime tre gare europee dei meneghini, sono state le partenze lente.

56-21 il risultato complessivo, a sfavore del team italiano, nei primi sette minuti delle tre sfide fino ad ora disputate.

La partenza di Monaco è stata migliore ma soltanto nelle primissime fasi.

La maggior energia messa in campo dai bavaresi, nonostante le tante assenze e l’infortunio in corso d’opera di Hunter, ha permesso agli uomini di Trinchieri di toccare il vantaggio di 40-26 a pochi minuti dal riposo.

Due i dati maggiormente rilevanti fino a questo punto, la differenza a livello di palle perse (ben otto di Milano contro soltanto una dei tedeschi) e la precisione balistica nel tiro pesante (6/12) dei teutonici.

Una specialità in cui è stato un piacere rivedere Zipster come mattatore, alla prima grande partita dopo il drammatico problema di salute che lo ha visto costretto ad un delicato intervento al cervello nell’estate 2021.

L’Olimpia Milano, proprio nel momento di maggiore difficoltà, ha avuto la capacità di risalire la china chiudendo sotto per 43-37 all’intervallo lungo, un autentico affare viste le difficoltà.

Uno scarto minimo propiziato da una canestro pesantissimo, a pochi secondi dalla sirena, da parte di Kevin Pangos, specialista infallibile nei finali di quarto.

Se dovessimo subire ancora 43 punti difficilmente potremmo vincere in trasferta“, il concetto espresso da Melli all’intervallo ai microfoni delle televisioni.

Il capitano degli ospiti, sempre più leader, ha indicato la via della rimonta in un terzo periodo in cui grazie a suoi nove punti consecutivi l’EA7 ha ripreso a fare corsa di testa.

Un’anima italiana che ha trovato un altro pregevole alleato in Stefano Tonut, prezioso e decisivo nella propria metà campo nel cercare di limitare Winston e Jaramaz.

Una aumentata pressione difensiva abbinata ad una maggiore attenzione offensiva (nessuna palla persa nel secondo tempo) sono stati ingredienti decisivi nella costruzione di questo nuovo blitz.

Il Bayern ha inevitabilmente sofferto, complice anche le rotazioni ridotte, come dimostrato dal rapporto assist (cinque) e palle perse (sette), cartina di tornasole immediata nell’analisi sulla efficacia offensiva di una formazione.

Le due squadre sono arrivate appaiate a quota 79 a poco meno di sessanta secondi dalla sirena e prima Winston, eseguendo alla perfezione i dettami di un time out di Trinchieri, e poi Billy Baron, con una tripla importante, hanno consegnato sull’81-82 l’ultimo attacco ai bavaresi.

Un possesso che ha portato, dopo un inusuale errore di Hines nel controllo di un pallone, in lunetta Nick Weiler-Babb.

Il tedesco, uomo da quasi l’84% in carriera alla linea della carità, ha sbagliato entrambi i tentativi consegnando ai milanesi un altro successo dal peso specifico pesantissimo.

Un finale crudele di uno sport che può rivelarsi estremamente beffardo.

Milano conclude così una quattro giorni da tre vittorie, tra campionato e coppa, con soli otto punti complessivi di margine, il Bayern rimane invece ancora a quota zero, uno score probabilmente ingiusto.

Serata da ricordare per Cassius Winston che con 20 punti ha fatto registrare il massimo bottino stagionale in Europa mostrando di poter essere un rookie interessante.

MVP di serata, per continuità, è stato Nicolò Melli.

17 punti, 5/6 al tiro, 5/5 dalla lunetta, 6 rimbalzi, 3 assist e 29 di valutazione per il giocatore tornato in maglia Olimpia l’estate scorsa.

Il campione è stato anche “incoronato” da coach Messina nel dopo partita: “Trascinati da Melli dopo la perdita di Shields, non era facile battere questo Bayern“.

11 invece gli assist di Pangos che ha avvicinato il suo personalissimo record in questa voce statistica.

Oktoberfest Milano
Credits: profilo ufficiale twitter Olimpia Milano

Curioso come l’unico canestro della settimana di Hall e da tre punti di serata di Baron siano arrivati nel caldissimo finale.

La freddezza dei grandi giocatori, quelli che possono riportare l’Olimpia all’atto conclusivo della manifestazione, una scalata che due anni fa partì proprio dall’Audi Dome.

Nel prossimo turno il Bayern proverà ad ottenere il primo successo a Belgrado contro la Stella Rossa mentre gli uomini di Messina saranno impegnati in un’altra affascinante trasferta a Barcellona con i grandi ex Pangos e Brandon Davies.

Oktoberfest Milano
Credits: profilo ufficiale twitter Olimpia Milano

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