Liga, Valencia va KO anche in campionato. Mumbrù cade nella sua Bilbao

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E’ una settimana amara per Valencia: dopo la sconfitta patita in casa nella prima gara stagionale d’Eurolega contro il Baskonia, arriva anche la prima sconfitta in campionato.

Questa volta a prendersi lo scalpo dei valenciani è Bilbao, al momento una delle più grandi sorprese di questo inizio di Liga. I baschi, infatti, sono a punteggio pieno con 3 vittorie su 3 gare giocate dopo aver battuto due squadre molto quotate come Badalona e, appunto, Valencia.

Una sfida, quella di oggi, che alla vigilia aveva un che di particolare e significativo. Bilbao non è una città qualunque per coach Alex Mumbrù. Quest’ultimo, infatti, è stato da giocatore una delle bandiere dei baschi con cui ha giocato dal 2009 al 2018 per poi diventarne l’allenatore dal 2018 al 2022. Prima cioè di passare sul pino di Valencia proprio in questa estate. Non a caso la sua maglia è stata ritirata ed è appesa alla Bilbao Arena.

Ma anche per l’attuale coach basco l’avversario odierno non era indifferente. Jaume Ponsarnau, infatti, ha allenato i taronja nella stagione 2020/21, ovvero quella in cui Valencia arrivò al nono posto in Eurolega e mancò i playoffs per un nonnulla. Insomma, la gara di oggi incrociava tante storie diverse intrecciate fra loro e quindi aveva un sapore diverso dall’ordinario.

Il primo quarto è tutto di marca basca. Dopo un inizio convincente, gli uomini di Mumbrù s’inabissano e subiscono un parziale di 12-0 chiudendo i primi 10 minuti sotto 20-10. Nel secondo quarto l’approccio alla gara degli ospiti è totalmente diverso: dall’attenzione difensiva alla precisione degli attacchi fino all’intensità dei singoli interpreti.

Sembra che Valencia si sia scaldata e che possa prendere il largo. Non appena i taronja, però, si portano avanti in doppia cifra, Bilbao lentamente ma con costanza ricuce il disavanzo evitando il tracollo tra secondo e terzo quarto.

Per gli ospiti non chiudere la partita è peccato mortale. Nel quarto periodo i baschi ritrovano la foga offensiva del primo periodo e infilano una serie di triple che li riporta avanti nel punteggio. Valencia avrebbe tutto il tempo per controbattere e vincere la partita, ma si intestardisce su degli attacchi forzati che si stampano puntualmente sul ferro. Nel finale Bilbao è molto più lucida, fa le scelte giuste, è meno fallosa e si lascia trasportare dal calore del pubblico di casa. Valencia chiude la partita in modo pasticcione e perde così la seconda gara consecutiva tra Eurolega e campionato col punteggio di 71-65.

Le prime due uscite stagionali di Valencia erano sembrate piuttosto buone, mentre in queste ultime due gare si sono registrati degli evidenti passi indietro. A partire dalla fase difensiva, dove spesso le rotazioni sono parse in ritardo con la conseguente concessione di tiri facili agli avversari.

Ma soprattutto le difficoltà sono evidenti in attacco. Come abbiamo già detto il reparto guardie valenciano è molto affollato, dinamico, esplosivo, atletico e con punti nelle mani. Però tutti i vari Harper, Radebaugh e Jones non eccellono in quanto a playmaking e questo si vede. Spesso la palla ristagna e non gira con la velocità necessaria per muovere adeguatamente la difesa avversaria. Le costanti fonti di punti non possono essere soltanto gli uno contro uno – sia degli esterni che dei gettonatissimi Rivero e Dubljevic in post. Di fatto la squadra ha girato molto meglio quando in campo c’era Van Rossom; uno che sa fare playmaking. Poi molte di quelle guardie citate dovranno ancora entrare bene in condizione, ma la questione rimane.

Il solito grande punto di riferimento taronja è Jasiel Rivero. Di gran lunga il migliore, come al solito, Per forza, esplosività, intelligenza e capacità di attirare falli e giocate. Anche stasera 17 punti, 3 rimbalzi e 9 falli subiti.

Bilbao, invece, continua a giocare bene e a convincere. Certo, ci sono stati dei passaggi a vuoto, ma è più che legittimo per una squadra con dei limiti di talento. Molto apprezzabile la fase offensiva basca: grande movimento di palla, spaziature ottime (come non vedere che c’è ancora la mano di Mumbrù sulla squadra…) e un buon dinamismo. Anche nella serata no del go-to-guy Adam Smith Bilbao trova interpreti diversi. Da segnalare il tiratore Sulejmanovic (12 punti con 4/5 dall’arco e 5 rimbalzi) e l’ottima prova a rimbalzo di tutta la squadra (38 v 36).

Per i taronja ci saranno subito due gare casalinghe per risollevarsi e riprendere a macinare vittorie: prima in Eurolega contro Villeurbanne e poi nel fine settimana contro Murcia.

(Credits photos: Valencia)

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
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