Mike James è totale onnipotenza! La Virtus non può nulla nella prima in casa contro Monaco

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Una serata che la Virtus Bologna insieme ai suoi tifosi attendeva da tanto, tantissimo tempo: il tanto agognato ritorno in Eurolega.

Al PalaDozza arrivava una squadra di primissimo livello come il Monaco: un avversario ostico che ha sfiorato le Final Four nella scorsa stagione e che, molto probabilmente, lotterà anche quest’anno per arrivare allo stadio finale della competizione.

La Virtus lotta e gioca duro per gran parte della gara, ma bastano due piccoli passaggi a vuoto per far prendere il largo ai monegaschi e quindi cedere nel punteggio finale. Quest’ultimo recita 66-83 per gli ospiti e una punizione forse anche fin troppo severa per gli uomini di Scariolo.

Due strappi permettono a Monaco di battere la Virtus

La gara parte in equilibrio; anzi, i bianconeri sembrano partire meglio. Con più energia e con più determinazione. Ma bastano pochi minuti agli ospiti per alzare il voltaggio e ritrovare la qualità con cui avevano chiuso la passata stagione.

E se anche i monegaschi fossero un po’ imballati, ci pensa Mike James a scaldarli. Della sua prestazione parleremo anche in un punto successivo. Che dire…superba e strepitosa. La sua stella accende Okobo, Diallo e il resto dei compagni.

La Virtus tiene duro, gioca con la ruvidità giusta per lunghi tratti di gara, ma basta un momento protratto di flessione per fare pendere la partita dalla parte degli avversari. Nel finale di secondo quarto la difesa bianconera va in confusione per qualche minuto e regala troppe conclusioni semplici a James che, così, entra ancora di più in ritmo accendendo quel motore inarrestabile che poi non si fermerà più per tutta la gara.

Una difesa meno compatta e un attacco più lento e meno fluido per qualche minuto bastano e avanzano per andare sotto nel punteggio in doppia cifra per le vu nere. La stessa cosa succede per gran parte del terzo quarto ed è più che sufficiente per consegnare di fatto la vittoria ai monegaschi.

La Virtus negli altri frangenti di gara torna ad essere compatta e solida, ma dimostra di non essere in grado di dare una spallata alla partita così come prima aveva fatto Monaco. Mancano le soluzioni nei giochi rotti: sono mancati, probabilmente, proprio quei vantaggi e quegli isolamenti che Teodosic e Shengelia riescono a creare.

Nei numeri il divario non sembra nemmeno troppo netto. Percentuali simili al tiro, squadre appaiate a rimbalzo…la Virtus però perde più palloni (14 v 9) e, in generale, sulle palle vaganti è parsa sempre un passo indietro. Monaco ha vinto anche in quelle cose che non vanno a referto. Perché a questa competizione ci è abituata.

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Virtus, la prima è amara. Ma la stagione è lunghissima

Sì, una vittoria sarebbe stata una gran bella cosa per festeggiare il ritorno in Eurolega e per cominciare bene la scalata verso un posto ai playoffs. Non è arrivata e ci sta.

E’ normale pagare lo scotto del salto dall’EuroCup all’Eurolega. Soprattutto se alcuni giocatori non sono in condizioni e ne mancano due come Milos Teodosic e Toko Shengelia. A ben pensarci quelli che sono le due prime punte della squadra e due delle primissime soluzioni offensive per motivi diversi.

Una sconfitta che quindi pesa, ovviamente: come pesa ogni sconfitta. Ma il percorso europeo è lunghissimo e quindi è già importante in casa bianconera guardare alla prossima. Che sarà ancora in casa e contro uno di quegli avversari che sono avversari diretti come il Bayern Monaco di Andrea Trinchieri. Sarà importante cercare di ottenere una vittoria per andare sull’1-1 e poi giocare le tre trasferte consecutive.

La prestazione di stasera ovviamente non si può dire sufficiente. La prova è stata buona per 20 minuti, forse qualcosa di più, ma non oltre. E’ mancata precisione ai liberi (peccato mortale; vedere anche Valencia ieri sera), è mancata fluidità all’attacco in numerosi frangenti e la difesa si è dimostrata impreparata in alcune circostanze. Soprattutto nel terzo quarto il castello di carte è crollato, complice qualche disattenzione di troppo.

Sulla difesa si può e si deve fare meglio. Quando James è in una serata di questo tipo forse vale la pena raddoppiarlo rischiando qualcosa di più sugli altri interpreti lasciando anche triple aperte. Invece la Virtus spesso è rimasta in single coverage; soluzione che non basta contro un #55 così ispirato. Sono fioccate allora penetrazioni facili al ferro (complice anche un’area troppo vuota) e alley-hoop facili per i lunghi.

L’impressione, poi, è che in attacco i bianconeri per creare un vantaggio e fare canestro debbano sempre fare l’azione perfetta. Servirà, servirà davvero tanto Milos Teodosic: la sua capacità di creare e di mettere fluidità alla fase offensiva sarà troppo importante.

Insomma, una serata da cui imparare profondamente perché settimana prossima c’è già una sfida molto delicata.

Cosa dire di Mike James quando gioca così?

Risposta alla domanda: nulla, si può solo ammirare. La Virtus è rea di aver continuato a difendere 1c1 e di aver raddoppiato solo negli ultimi momenti di partita. Nel frattempo il folletto di Portland si è messo in ritmo e poi è stato impossibile contenerlo.

Ha segnato da ogni posizione in ogni modo. Ha creato costantemente vantaggi e ha smazzato degli assist sublimi per i compagni. Se entra in fiducia in questo modo è qualcosa di molto simile all’inarrestabile. Il tabellino finale recita 26 punti, 6 assist, 3 rimbalzi e 30 di valutazione.

In Eurolega ci sono tante squadre che possono vantare un fenomeno come Mike James; la Virtus non è fra queste e si deve abituare alla cosa. Lo ha detto Scariolo nella conferenza stampa postpartita.

Nel nostro power ranking il Monaco figura al quarto posto. Nessuno lo ha messo così in alto eppure l’impressione è che la squadra sia veramente forte, profonda e talentuosa. Piena davvero di talento.

Stasera forse anche l’ultimo dubbio è sparito, almeno per chi scrive. Monaco è tranquillamente una squadra da Final Four. E se non ci andrà, ci arriverà molto vicino.

(Credits photos: Virtus, Monaco)

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
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