Pangos: “Spero di realizzare qualcosa di speciale, la chimica è la cosa più importante “

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Nella location di Technogym nel centro di Milano, l’Olimpia ha accolto davanti alla stampa il prossimo deus ex machina del backcourt biancorosso, ecco Kevin Pangos

L’uomo che ha già da qualche settimana preso in mano le chiavi della squadra allenata da coach Ettore Messina, Kevin Pangos, si dimostra anche nelle sue parole particolarmente pronto per vestire i panni di leader tecnico dell’Emporio Armani dell’anno prossimo, una squadra che con lui andrà a caccia dei più grandi obiettivi.

“Sono molto contento di essere qui, molto eccitato per questa stagione. Io e la mia famiglia siamo stati accolti molto bene nelle prime tre settimane che abbiamo fatto qui, la società nel suo insieme finora è stata fantastica. Tutti sono molto socievoli, motivati e vogliono lavorare insieme, penso che sia qualcosa di molto speciale. Guardo ai ragazzi nel roster, tutti vogliono fare qualcosa d’importante in questa stagione. Abbiamo obiettivi individuali e di squadra e non vedo l’ora di andare in campo e combattere con ognuno dei miei compagni. Spero di realizzare qualcosa di speciale.

Pangos all'Olimpia - Eurodevotion

Sui possibili timori di rimanere bloccato dalla situazione con il CSKA

Ci sono stati sicuramente momenti in cui non sapevo che cosa il futuro mi avrebbe riservato, ovviamente speravo per il meglio. Alla fine però abbiamo superato la cosa e ho potuto firmare per Milano.”

Sulle connection con ex compagni di squadra (Mitrou-Long, Davies e Baron)…

“Probabilmente ieri hanno detto belle cose su di me perché erano costretti… (ride, ndr) E’ incredibile come nella vita tutto torni. Quando ho sentito che era possibile che tutti loro tre era possibile firmassero qui, è stato fantastico. Vado molto d’accordo con loro, sono buoni amici e li conosco molto bene. E’ davvero bello giocare con loro di nuovo.”

Sull’eredità del Chacho e sulle loro somiglianze/differenze con lui…

“Siamo giocatori diversi, non cercherò di essere lui. Ho grande rispetto per tutto quello che ha fatto nella sua carriera, per la persona che è, ma cercherò di essere me stesso, portare quello che posso a Milano, i punti di forza che ho, e vedere quanto posso aiutare questa squadra ad arrivare lontano.”

La risposta di Pangos ad Eurodevotion

Sulla nostra domanda riguardo alle sue incredibili doti di playmaker, la sua saldezza nel guidare una squadra e su come si può avere successo nel suo ruolo in Euroleague…

Per le mie qualità penso che probabilmente parta tutto dai miei genitori. Mio padre è un allenatore di pallacanestro, quindi sono sempre stato molto in contatto con il gioco crescendo, attraverso di lui ho conosciuto moltissime persone nel mondo della pallacanestro ed ho imparato tante cose. Questo ha aiutato molto.”

“Per l’Eurolega penso che ci siano tantissime cose di cui hai bisogno per avere successo, il margine d’errore è molto sottile. Una partita può fare la differenza tra fare i playoff e non farli, tra arrivare alla Final Four e mancarla. Quello che davvero conta è la chimica di squadra e la resilienza. Se un giocatore ha una gara storta, tutti devono essere in grado di coprirgli le spalle. Ci saranno tanti alti e bassi in una stagione e devi saperli superare, la cosa che è più importante è la chimica di squadra e la consapevolezza di essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda.”

Sull’NBA, che non sarebbe fatta per giocatori altruisti come lui…

“In realtà non credo sia così, ci sono molti ragazzi diversi che giocano in NBA. Penso che molto stia nell’avere la giusta opportunità e farla fruttare. Non penso che si tratti di avere o non avere determinate caratteristiche, ci sono tanti fattori che entrano in gioco. E’ una grandissima lega, ci sono molti giocatori di talento, ma penso che anche in Europa ci sia molto talento. Davvero ci sono così tanti fattori, che è molto difficile indicarne uno specifico.

Photo credit: Olimpia Milano

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