La Spagna vince con umiltà e tenacia, i lituani deludono ancora e salutano

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Spagna-Lituania è l’ultima partita che chiude la prima giornata di ottavi di finale di questo Eurobasket.

Le furie rosse arrivavano alla partita come vincitori del proprio girone; i baltici come quarti classificati del girone B, il famigerato girone della morte. Nonostante i piazzamenti a ben guardare il roster lituano partiva decisamente avanti per talento e profondità. La Spagna quindi era chiamata a una partita solida e ben giocata. Così ha fatto.

Dopo una rimonta lenta e costante, e dopo un tempo supplementare, gli uomini di Sergio Scariolo possono alzare le braccia al cielo e festeggiare una vittoria importantissima. 102-94 il punteggio finale che fa accedere la Spagna ai quarti insieme a Francia, Slovenia e Germania.

La Spagna rimane attaccata alla partita, poi la vince con pazienza e lucidità

La partita inizia con la Spagna che parte meglio senza però riuscire mai a fuggire nel punteggio. Nel secondo quarto, però, i lituani escono fuori ed iniziano a macinare punti e fiducia nelle giocate. Nel terzo quarto la Lituania cerca così di dare uno strappo alla partita approfittando delle difficoltà realizzative degli avversari.

La Spagna, però, in qualche modo rimane attaccata alla gara: con determinazione, spirito di squadra e tanto sacrificio. Quel sacrificio non c’è stato per i lituani che spesso si sono affidati troppo ai singoli talenti dei giocatori.

Con i punti di Brown e Willy Hernangomez, le tante cose buone fatta da Garuba, le giocate dell’eterno Rudy e la difesa di Diaz, gli spagnoli riacciuffano la partita nel finale e passano anche avanti. Sul +1 Spagna e palla Lituania a due possessi dalla fine, Sabonis fa una follia: blocco irregolare e fallo in attacco. Sul ribaltamento Willy segna solo un libero dopo il fallo guadagnato.

A pochi secondi dalla fine Jokubaitis sbaglia la tripla della vittoria, ma a 0.2 secondi allo scadere arriva il tap-in di Brazdeikis – il migliore dei suoi – che manda tutti all’overtime. L’impressione è che l’occasione spagnola possa essere sfumata; invece non è così. Lorenzo Brown si carica la squadra sulle spalle, la difesa spagnola serra i ranghi, Brazdeikis regala un antisportivo e il tripudio è a tinte rosse!

Lorenzo Brown e W. Hernangomez, le due colonne di una squadra monolitica

Il roster disposizione di Sergio Scariolo non è dei più talentuosi. Lo abbiamo detto: in termine di talento il roster lituano era decisamente superiore. Eppure gli iberici hanno dimostrato anche oggi, con una vittoria dal peso specifico altissimo, di avere un gruppo che brilla per coesione e chimica di squadra. La coralità sembra la grande forza di questo gruppo in cui ognuno porta un mattoncino importante alla causa.

E’ anche vero che poi la gara è stata decisa dalle giocate in isolamento di Brown, ma i finali di partita fanno storia a sé. Soprattutto se si parla di tempi supplementari.

Ma il fatto che questa squadra sia un grande monolite che si muove insieme lo dimostra il fatto che Sergio Scariolo ha messo in campo tutti i 12 giocatori di cui solo due con scarso minutaggio.

Le furie rosse difendono bene: solidi e compatti. Tra l’altro lo zampino sul match è anche grande merito del coach della Virtus Bologna: la zona degli ultimi minuti e la box and one finale di Diaz su Brazdeikis sono state pietre miliari nel trionfo della sua squadra.

In attacco, poi, confermano quanto detto dimostrando ancora una volta di avere un gioco corale che muove molto la palla, prediligendo l’area rispetto al tiro dall’arco. Una tendenza confermata dai 44 tiri da due sui 75 totali e dal numero degli assist: 21 rispetto ai 14 lituani.

Poi, in tutto questo, ci sono i due giocatori riferimento di Scariolo: Willy Hernangomez e Lorenzo Brown. Il primo è l’uomo d’area spagnolo che fa a sportellate e segna con continuità: 21 punti e 8 rimbalzi. Il secondo è il motore della squadra e l’uomo che ha deciso la partita (l’unico che può battere l’uomo dal palleggio nel roster spangolo). Brown gioca un finale da grande solista registrando a fine partita 28 punti, 8 assist e 3 rimbalzi.

Poi ci sono le tante grandi piccole cose degli altri. I rimbalzoni di Garuba, la grinta e le triple della leyenda Rudy, le difese di Diaz, la presenza di Juancho e quant’altro. Insomma, la grande garra spagnola.

Che delusione la Lituania!

Esce agli ottavi una squadra da cui legittimamente ci si aspettava molto di più. Sia in termini di risultati che di gioco.

E’ vero che i baltici sono stati sfortunati negli accoppiamenti: prima il girone della morte, poi la Spagna agli ottavi. Tuttavia l’impressione è che la squadra Maksvytis avesse un potenziale di gran lunga maggiore rispetto a quello che ha raccolto.

Di fatto questa sera ha giocato una gara che ha confermato il suo torneo. Momenti di ottima pallacanestro in cui si è visto il grande livello qualitativo del roster, ma altrettanti momenti sottotono in cui i passaggi a vuoto di squadra e singoli sono stati troppi. Basti citare le due sciocchezze di Sabonis e Brazdeikis che, di fatto, sono costate la partita. Ma la gara poteva essere chiusa anche già prima nel terzo quarto.

Partitaccia di Valanciunas, e partitaccia di Sabonis (su quest’ultimo non ingannino i numeri). Da due giocatori titolari NBA, di cui uno All Star, ci si aspetta molto di più, e in questo senso l’utilizzo che ne è stato fatto fa un po’ storcere il naso. Poi c’è il solito Grigonis: anonimo, che spesso decide di sparire dalle partite.

Il migliore è decisamente Brazdeikis, colui che prova a tenere a galla i suoi nel tracollo finale con le triple e il tap-in del supplementare. Poi, però, incappa nell’ingenuità anche lui. Bene anche Jokubaitis, Lekavicius e Kuzminskas (18 punti e una prontezza che anche stasera poteva essere decisiva).

Però, non è bastato. La Lituania ha giocato un Europeo a corrente alternata: troppe le disattenzioni e le ingenuità commesse per proseguire nel torneo. Eppure il talento a disposizione era tanto. Un peccato sia stato sprecato in questo modo.

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura e cinema sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare. Vorrebbe avere l'eleganza di Anthony Hopkins.
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