FC BARCELONA


Un altro anno di grande pressione in Catalunya da affrontarsi con una squadra che, se possibile, però pare molto migliorata rispetto alla scorsa stagione.
Sappiamo bene come a Jasi non piaccia sentir parlare proprio di quella pressione, tuttavia la stampa e l’ambiente cestistico in generale caricano anche il 22/23 di tutto ciò, ritenendolo in partenza un anno in cui il titolo di Eurolega è considerato come un obbligo.
Idiozie! Sì, perchè mai come quest’anno ci sono tante aspiranti a quella coppa ed è assolutamente incompetente pensare che di fronte al successo di una sola, la stagione di chi non solleverà quel trofeo sia da considerarsi fallimentare. Sono logiche del tutto fuori dallo sport con le quali purtroppo dobbiamo convivere.
Satoransky, Vesely, Kalinic, Tobey e Da Silva, in attesa dell’ufficialità di Oriol Paulì, sono un “upgrade” rispetto alle uscite di Calathes (ancora da perfezionare), Davies, Hayes-Davis, Smits ed Exum. Forse solo quest’ultimo non era proprio da perdere.


Non va dimenticato che si parte da una base dotata di gente come Laprovittola, Higgins, Kuric, Abrines, Mirotic, Sanli accompagnati da Sergi Martinez e dai giovani Caicedo e Nnaji.
Jasi è la chiave? Sì. Il finale di stagione complicato con diverse situazioni di tensione e qualche parola di troppo sarà la base da cui ripartire. Il Coach è un grande Coach, la gestione dello spogliatoio e dei rapporti coi giocatori in gara può e deve migliorare e non vediamo perchè non dovrebbe accadere.
Ci sono domande o dubbi su questo Barça? Sì, come ovunque.
Vesely sarà totalmente integro e lontano dai diversi infortuni subiti nelle recenti stagioni? Se sì è nettissimo miglioramento rispetto a Brandon Davies. Il ceco questa lega l’ha dominata in lungo ed in largo quando è stato bene.
L’infortunio di Mirotic è una tegola? Dipende da durata ed intensità, che oggi conosciamo parzialmente. Ma i mesi di sua assenza possono portare ad una crescita generale del gruppo per poi magari ritrovarsi il campione fresco e pronto per il semestre decisivo.
Higgins sarà completamente recuperato dopo i problemi e l’intervento per fascite plantare? Se sì vale il discorso di Vesely, dominio…
Ma oltre a questi dubbi una, tra le tante, grande certezza che si chiama Nikola Kalinic. Se esiste un giocatore perfetto per il gioco di Saras, questo è il serbo. Difesa, multidimensionalità, gioco spalle a canestro da numero uno assoluto, carisma ed esperienza.
In fondo, chi se non Efes e Real possono pareggiare un quintetto Satoransky, Higgins, Kalinic, Mirotic e Vesely con Laprovittola, Jokubaitis, Kuric, Abrines, Da Silva, Tobey e Sanli dalla panchina?

