Preview Milano-Sassari: rivincita in vista per i meneghini?

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Milano-Sassari offre una potenziale rivincita. Vediamo insieme 3 spunti che caratterizzeranno la serie.

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Una potenziale “vendetta” è dietro l’angolo. Per l’Armani Exchange Olimpia Milano, infatti, domani sera c’è il debutto ufficiale delle semifinali scudetto della LBA. Se da un lato del tabellone ci viene offerta la sfida tra Derthona e la Virtus campione uscente, remake di una delle emozionantissime gare della Final Eight di Pesarp, al Forum i ragazzi di coach Messina hanno una serie da vendicare da circa tre stagioni. Milano-Sassari, due stagioni fa con coach Pozzecco sulla panchina sarda, ha segnato la fine dell’era Pianigiani e l’inizio di quella con coach Messina.

A distanza di tre stagioni da quell’incredibile upset con tanto di sweep dei sardi, c’è la potenziale rivincita dei meneghini. Eppure, i sardi hanno grinta e tenacia da vendere, rappresentando da sempre orgoglio e voglia di lottare fino alla fine della serie.

Quest’oggi noi di ED, vi portiamo all’interno della sfida con un’edizione speciale dell’analisi in tre punti.

Milano-Sassari: l’Olimpia concentrata al completo sul secondo obiettivo stagionale

Milano vuole la sua ennesima finale scudetto e dopo aver eliminato senza troppi patemi l’UnaHotels Reggio Emilia dell’ex capitano meneghino Cinciarini con un perentorio e netto 3-0, ora deve essere sul pezzo anche contro Sassari che si preannuncia più agguerrita che mai.

Shavon Shields

In stagione l’Olimpia è 2-1 nei confronti dei sardi, se consideriamo anche l’88-68 dei quarti di finale di Coppa Italia poi vinta proprio da Milano in finale con Derthona, e specialmente in quel momento dell’anno mancava una bocca da fuoco come quella di Shavon Shields nei momenti cruciali dell’incontro.

Il punto di forza principale è come di consueto la lunghezza delle rotazioni, ma anche quello di una difesa che nei momenti chiave non lascia scampo a nessuno, o quasi, nell’intero panorama cestistico dello “stivale”.

Sarà come al solito la testa a fare la differenza tra l’essere squadra e l’essere una grande squadra. Come detto in precedenza, Sassari arriva a questa serie in modalità “die hard” e quindi sarà necessario mantenere altissima la concentrazione per tutta la serie.

Milano-Sassari: i sardi squadra vera e altra grande sorpresa dei Playoffs a caccia del miracolo

Se da un lato la pressione dei favoriti è tantissima, in questa serie Milano-Sassari, i sardi giocheranno ovviamente senza particolari pressioni, pur sapendo di aver disputato una stagione sicuramente ottima da diversi di vista.

Stefano Gentile in azione in un match di campionato contro Varese. La sua esperienza sarà fondamentale nella serie Milano-Sassari.

La squadra sotto la guida di una vecchia volpe come Piero Bucchi ha completamente svoltato la stagione. Prima dell’approdo di uno degli assistenti di coach Sacchetti in nazionale, Sassari era lontanissima dalla sopracitata Final Eight di Coppa Italia e da una possibile serie di quarti dei Playoff.

Al 27 maggio, invece, giorno del primo atto delle semifinali, Sassari dopo aver sbattuto fuori Brescia strafavorita della vigilia, è di diritto tra le prime quattro forze della LBA ancora una volta.

La differenza con Milano in questa serie è netta su tutti i fronti, ma l’orgoglio trainante di una “nazione” come la Sardegna potrebbe fare tutta la differenza del mondo specialmente nella gara-3 della serie, che sarà la partita pivotal della serie in tutti i sensi.

Il roster deve affidarsi all’esperienza delle guardie e avere un’identità ben precisa per tutta la serie contro una squadra così organizzata e talentuosa come Milano.

Milano-Sassari: il pronostico sulla serie

Milano-Sassari mette in palio uno dei due posti per la Finale Scudetto della LBA. L’esito, vedendo solo le liste di giocatori a disposizione da un lato all’altro, grida per una serie scontatissima e finita anzitempo.

Tutto però dipenderà da gara-3. Questa gara, che si disputerà in terra sarda deciderà se allungarla o meno, e vincere in Sardegna è sempre stato ostico per qualsiasi squadra che ci è passata. Per esperienza, per talento, per livello di gioco e per situazione fisica, infatti Milano ha due se non tre piste di vantaggio sui sardi.

Io resto sul 3-1 con vittoria sassarese nel terzo atto della serie e una Milano dilagante nel quarto atto della serie. Sarà orgoglio contro talento, un duello classico tra Davide contro Golia di turno che regalerà emozioni e sfaccettature tattiche di livello per tutta la serie.

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