Shields interrogato sulla serie con Reggio, sull’Euroleague e sul finale di stagione
L’ala danese si è espressa su alcuni dei temi più scottanti riguardo l’annata dell’Olimpia sulle pagine di Repubblica-Milano, nella rubrica “Uomini e canestri” di Luca Chiabotti.
Riguardo la campagna europea delle scarpette rosse, Shields, fresco secondo quintetto All-Euroleague, ha raccontato delusione e desiderio di rivalsa.
“Siamo tutti delusi da come sono finiti i playoff di Eurolega, abbiamo lavorato duramente da inizio stagione ma nello sport non sempre le cose vanno come vorresti. Allora bisogna imparare da quello che è successo e andare avanti con la stessa determinazione per ottenere un risultato migliore la prossima stagione.”
Ora però, l’Eurolega è alle spalle e i playoff di Lba all’ordine del giorno. Prima Reggio Emilia, poi il pensiero non può che andare alla finale (e alla rivincita) di cui parlano tutti.
“C’è molto lavoro da fare prima della finale. Dobbiamo restare molto concentrati nella serie con Reggio per partire al meglio mentre recuperiamo dai vari infortuni, e poi, se andrà, troveremo Brescia o Sassari che sono due top team. Solo a quel punto potremo pensare eventualmente alla Virtus.
“A volte, le cose vanno bene perché accadono al momento giusto, altre semplicemente succedono. Anche la sconfitta del 2021 ci ha insegnato qualcosa, aver compreso i motivi ci aiuterà a fare meglio quest’anno.”
Inoltre, Shields ha condiviso il vissuto all’Olimpia e si è lasciato andare ad una dichiarazione d’amore per il capoluogo lombardo.
“Amo stare qui, mi piace la città, la gente, la società. Ho solo pensieri positivi circa le mie due stagioni a Milano, e sono contento che in autunno verranno anche i miei genitori, che finora non sono venuti a trovarmi, potranno assaporare questa esperienza.“
“Sto molto in casa, mi piace lo sport in generale, sono un grande tifoso dei Kansas City Chiefs per via di mio padre ma guardo la Nba, seguo il calcio. Il golf è la mia passione e il principale passatempo durante l’estate. A Milano sono andato solo un paio di volte a giocare con Chacho, decisamente non abbastanza…”
Fonte: realolimpiamilano.com e pianetabasket.com