Baraldi: se siamo antipatici e vinciamo per me non ci sono problemi

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Luca Baraldi ha rilasciato un’intervista al Resto del Carlino.

Ecco un estratto delle parole del dirigente bianconero:

Cinque anni fa avevo fatto dichiarazioni che avevano fatto ridere tutta l’Italia. Avevamo le idee ben chiare e, grazie al Presidente che ha tanta passione e disponibilità economica e non solo, siamo riusciti a ricambiare la fiducia tramite i risultati. E’ merito di tutti, non solo mio e di Paolo. Questo modo di fare ci ha fatto raggiungere in tempi previsti grandi traguardi.

Eurolega in questo momento è in fase di forte cambiamento, sta cambiando la governance e c’è attesa per la nomina di un nuovo Commissioner. Mi auguro che cambi un po’ l’approccio e che si consideri che per una società importante partecipare all’Eurolega significa fare grandi investimenti e la formula di ora è poco condivisibile perché non fa crescere i club che potrebbero farlo. Mi auguro che le nuove strategie possano prevedere un cambiamento delle regole del gioco, da due anni abbiamo manifestato a Bertomeu la disponibilità di Zanetti a divenire socio di Eurolega e questa è una ipotesi che al momento non si è mai concretizzata. Da parte nostra c’è sempre la disponibilità di entrare con licenza pluriennale, la Virtus era già socio di Eurolega ma poi la situazione è stata gestita con poca lungimiranza ed attenzione. Per crescere bisogna avere tempo e quanto accaduto lo scorso anno a Valencia che ha una grande struttura è sbagliato”.

Da domani parte la fase 2

“La Legabasket? Noi condividiamo poco come vengono gestite alcune cose perché c’è tanto individualismo e si guarda non alla lunga distanza. Abbiamo fatto due partite di campionato prima della finale di EuroCup, abbiamo giocato venerdì scorso a Sassari una partita inutile e la formazione sarda non ha voluto anticipare la sfida alle 19.30. La scelta della società di Sassari è stata legittima, abbiamo rischiato di perdere Teodosic e abbiamo perso di quaranta punti con una prestazione non all’altezza. Ogni tanto può capitare di avere passi a vuoto, sono scelte e la Lega dovrebbe salvaguardare determinate situazioni.

Domani partirà la Fase 2 ma è importante mantenere un profilo basso. In queste occasioni bisogna far vedere che si è felici ma credo che il nostro percorso continui cercando di migliorarci, lavorando in silenzio con le idee chiare. In questi cinque anni abbiamo avuto allenatori che hanno vinto, siamo stati bravi a sceglierli ma è anche merito della società che è strutturata e organizzata e si fonda su valori importanti come quello della famiglia. I valori umani, pur parlando di lavoro, sono essenziali ed i ragazzi che sono con noi hanno a cuore il loro lavoro e sono uniti nel lavoro. Abbiamo vinto due competizioni, ora ne manca una terza e bisogna avere alla guida un grande allenatore. Il coach che abbiamo ora è vincente perché ha una mentalità vincente non tanto sul campo ma durante il corso della settimana. Leadership e serenità del coach in questa stagione, con questa formula particolare, hanno agevolato il gruppo a raggiungere risultati anche complicati”.

baraldi, eurocup/ eurodevotion

Il budget crescerà del 25%

“Il budget crescerà? Direi del 20-­25%, ma è presto per fare i conti. Ne approfitto per dire che è vero che i nostri tifosi pagano un qualcosa in più rispetto agli altri, ma è pure vero che vedono uno spettacolo migliore. Del resto il concerto di un grande artista costa di più rispetto a quello di un suo collega meno quotato”.

E’ stato molto importante anche Belinelli perché è entrato in campo con il piglio giusto e tanta disponibilità. Gli ultimi due arrivi sono stati sicuramente importanti ma avevamo anche giocatori come Weems che sono il collante di tutto. Parlo di lui, Belinelli, Shengelia, Hackett, Teodosic ed anche Pajola che rappresentano la spina dorsale di questa squadra. Credo, poi, che il Dottor Zanetti abbia portato una mentalità giusta in questa società, vinciamo non solo perché ci sono soldi ma è importante anche saperli spendere bene avendo un progetto di investimento. La squadra del prossimo anno non l’abbiamo ancora fatta ma abbiamo un’idea ben chiara su come agire ed anche ragionare in questo modo è fondamentale. Avere un’azionista ricco non significa vincere a prescindere ma se determinati giocatori sono voluti venire qui è perché hanno riscontrato un determinato ambiente. Siamo sulla strada giusta”.

Per il rinnovo di Shengelia ci sono buone condizioni

Shengelia resterà? Diciamo che con l’Eurolega garantita ci siamo messi nella posizione migliore per convincerlo e lottare con avversarie quotate come il Barcellona. Da qui a riuscirci manca qualcosa, Ma Toko si è inserito molto bene nella realtà, si trova benissimo, ha portato famiglia e figli a Bologna. Ci sono le condizioni.

Dal 2017 abbiamo vinto tutte le competizioni tranne la Coppa Italia. Quando si vince si diventa antipatici e probabilmente un minimo di risentimento c’è. Meglio fare invidia che compassione ma sarà anche compito nostro dimostrare che valiamo le prime pagine. Oggi la stampa locale ci ha dato grande rispetto e risalto ed a noi interessa questo ma penso che anche quella nazionale dovrà accettare che la Virtus è una squadra di basket che sta facendo qualcosa di buono. Se siamo antipatici e vinciamo per me non ci sono problemi.

Come mai l’Eurolega funziona mentre la Superlega del calcio non è stata accettata? Penso che la lega privata sia la strada, con aggiustamenti certo, creando anche in questo caso un sistema solidale, ma l’alta spettacolarizzazione è la via per sostenere il sistema.

Nel giro di due anni vogliamo le F4

Non ci accontentiamo di partecipare all’Eurolega, ma nel giro di 2-­3 anni vogliamo arrivare alla Final Four. Su questo punto Zanetti ha le idee molto chiare”.

Il primo ostacolo è la mancanza di una arena. Partiamo da quello che c’è già e, quindi, dal ringraziare Bologna Fiere per un accordo che ci ha permesso di poter giocare la finale di mercoledì davanti a 10mila tifosi. Se fossimo stati al PalaDozza metà della gente sarebbe rimasta fuori e questo sarebbe stato un grave danno per noi. L’incasso ci serve perché il club non può vivere solo di pane e Zanetti, ma il progetto ha un senso se è anche supportato da chi paga il biglietto. Sempre con la Fiera e con il Comune stiamo ragionando per arrivare a una soluzione che ci consenta di avere una nostra arena, perché questo è un problema.

baraldi, eurocup/eurodevotion
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