Valencia-Virtus: da questa notte ogni cosa sarà imperfetta

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La Virtus aspettava questa partita da dodici mesi, dalla fatale notte della Segafredo Arena che nella sconfitta contro l’Unics Kazan era costata la qualificazione in EuroLega.

I bianconeri si ripagano con gli interessi andando a vincere in un palazzo, l’unico in Europa, ancora inviolato nel 2022. A La Fonteta le Vu nere compiono una vera e propria impresa giocando una partita perfetta. Con l’aiuto di una citazione di Fernando Pessoa – Tutto è imperfetto, non c’è tramonto cosi bello da non poterlo essere di più – pensiamo che difficilmente si potrà replicare una serata simile.

La Virtus vola in finale sconfiggendo Valencia 73-83. I bianconeri, mercoledi 11, incontreranno la favola Bursaspor per cercare di conquistare la prima EuroCup.

L’MVP: Toko Shengelia

L’inizio dell’incontro è di marca Taronja; Valencia parte forte attaccando il ferro. I padroni di casa guadagnano un vantaggio, ma i cambi di Scariolo girano immediatamente le redini dell’incontro. L’ingresso di Shengelia e Cordinier cambia faccia alle Vu nere che chiudono la porta in difesa e riescono a correre con più elasticità.

Toko Shengelia sembra subito in serata di grazia; con il suo atletismo mette in crisi tutto il reparto lunghi dei padroni di casa. La Virtus inizia a prendere il largo ed il georgiano sembra invocare il ruggente Dioniso; il signore dei baccanali dall’aspetto guerresco, ululante e puro, un Dio immortale generato da Zeus.

L’ex CSKA, proprio nel giorno in cui si parla del suo contratto prolungato con i bianconeri, sfodera una prestazione degna del suo nome che fa sciogliere quel reparto lunghi Taronja che alla vigilia sembrava un ostacolo insormontabile.

Il numero 21 chiude con 15 punti e 7/9 da due.

La schiacciata di Marco Belinelli

I campioni sono tali perchè sanno quando fare canestro, sanno quando fare la giocata giusta e, in questo caso, sanno quando tenersi pronti per un gesto atletico che fa restare tutti a bocca aperta: dalla Fonteta fino a Bologna per fare un giro anche a San Antonio. Marco Belinelli è quel giocatore.

Quando mancano, 7′ alla fine dell’incontro Valencia è in piena rimonta; la Virtus non trova il canestro dalla lunga allora l’ex stella Nba finge il tiro da fuori e decide di andare dentro. Per prendersi un fallo? No. Per un sottomano? No. Semplicemente per vincere la partita e portare la Virtus in finale.

Marco Belinelli non riesce a vedere l’opera d’arte che sta realizzando, non potrà correggerla come lo scrittore, non potrà ascoltarla come il musicista. Potrà soltanto sentirla interiormente e approfittare dello stupore della folla che lo circonda.

Marco Belinelli va in area e ci va per schiacciare, togliendosi di dosso quindici anni, vola a canestro e inchioda sulla testa di Laberye.

Questa, al momento, è la cornice della stagione della Virtus. Il tutto condito da 14 punti pesantissimi nell’economia della gara.

Questa volta i numeri mentono

Valencia va più volte in lunetta, tira, dalla lunga distanza, meglio della Virtus e conquista più rimbalzi. Ma il gioco dei bianconeri è puro come la geometria e passionale come l’amore; il tutto condito dall’autentica motivazione della mente di un coach entusiasta delle proprie idee. Si, perchè non vanno dimenticati i meriti di Sergio Scariolo, ormai padrone di un gruppo compatto, fiero e arrogante al punto giusto.

Per la Virtus c’è da sorvolare l’ultimo ostacolo: quel Bursaspor underdog che non smette di stupire. Alla Segafredo arena, mercoledi prossimo, si dovrà scrivere un’altra splendida pagina di sport.

Valencia Basket vs Virtus Segafredo Bologne 4 mai 2022 20:30 | Eurocoupe (euroleaguebasketball.net)

Le parole di Scariolo

Abbiamo fatto un buon lavoro, controllando la partita. Ci sono stati momenti difficili, ma siamo stati bravi a contenere il loro rientro. Sottolineo il grande lavoro di Shengelia su Dubljevic. Ci siamo passati bene la palla e abbiamo avuto un buon contributo da parte di tutti. Siamo sempre stati avanti nel punteggio durante la partita, ma non ho mai avuto la sensazione che la partita fosse vinta. Loro sono una squadra molto forte, che combatte, soprattutto per questo fantastico pubblico. Siamo felici per i nostri tifosi arrivati fin qui. Siamo soddisfatti, ma il lavoro non è finito. Abbiamo giocato un’ottima partita ma non abbiamo ancora fatto nulla. Sarà una finale, non esiste il vantaggio del fattore campo – anche se siamo felici di giocare davanti al nostro pubblico – sarà una battaglia tra cani, non ci sono favorite. Dovremo essere totalmente dentro la partita.
E’ chiaro che dopo la coppa Italia abbiamo dato una sterzata decisa, ma non sei mai dove vuoi essere. C’è sempre da migliorare e da crescere. Credo però che una certa quadratura la stiamo trovando, così come lo spirito di squadra. Dobbiamo cercare di essere capaci di continuare fino a fine stagione.

Credit photo: pagina Facebook Virtus Segafredo Bologna

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