Euroleague Weekly | Gara 5 è pressione totale su Barça e Oly

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Euroleague Weekly, il nostro contenitore che in 10 (questa volta +1…) flash analizza la settimana di Eurolega. Gara 5 al PAF ed al Palau.

Llull e Rudy decisivi per il Real, Hines stratosferico nel tenere in partita Milano, Datome semplicemente straordinario, mentre il Chacho, in campo nonostante una caviglia un po’ sofferente, è comunque irrinunciabile per Messina. Non sono ragazzini, potremmo anche parlare dell’assenza di De Colo in stagione nel Fener o dell’importanza di Othello Hunter nel Bayern e di molti altri: dov’è il ricambio? Oltre che pensare a litigare sui problemi organizzativi non sarebbe male interrogarsi anche su questo in Eurolega.

Maccabi-Real

Ataman va alle Final 4 e celebra l’evento a modo suo. Comunicazione unica a parte, prese un Efes da 7/23 in Eurolega nel 2017/18, salendo sul pino turco da dicembre di quella stagione. Da allora, dall’inizio del torneo 2018/19, una finale, un dominio interrotto solo dal Covid, un titolo e questo nuovo viaggio tra le magnifiche quattro. 94 vittorie e 44 sconfitte, 82/38 in stagione regolare, 9/5 nei Playoff e 3/1 alle Final 4. Forse è il caso di parlare di un grandissimo allenatore…

Efes-Larkin-Ataman

Nei 10’44” finali (5’09” e 5’35”) complessivi di gara 3 e gara 4 Milano segna 4 punti subendone 28. 16-2 e 11-2 i parziali finali al Sinan Erdem. Con tutte le attenuanti del mondo, così non si va lontano. Gli stop offensivi prolungati avvengono da inizio stagione ed un reale cambio di marcia in questo senso non è mai arrivato. In 16 quarti giocati nella serie, ha segnato 14 punti o meno in ben 8 occasioni. Difesa stellare da inizio anno, attacco molto, molto misero. I perchè possono essere tanti, quello principale mi pare resti lo sforzo immane dietro che toglie lucidità davanti. Così anche i cosiddetti “buoni tiri” muoiono sul ferro.

L’Efes va a Belgrado dopo una serie giocata ai tiri ed ai punteggi di Milano. In gara 4, decisiva, Larkin e Micic tirano complessivamente 2/13 dall’arco. Pensare che la differenza sia tutta legata a quei due fenomeni è molto, molto limitativo.

L’Olympiacos nei primi 4 duelli stagionali contro Monaco ha commesso una media di 3,75 falli a gara contro Mike James. In gara 3, quinto scontro complessivo, sono stati 11 i falli subiti dal nativo di Portland. Obiettivo chiaro, risultato ottenuto: 1/9 dal campo. In gara 4 altri 9 falli. Ancora percentuali bassissime dal campo ma 17/17 ai liberi in due gare.

Thomas Walkup ha elevato notevolmente il suo rendimento nei Playoff rispetto alla stagione regolare, almeno fino a gara 3. In gara 4 è parso meno efficace ma c’è un dato che non è assoluto e va sempre analizzato, oltre che pesato: +18 con lui in campo. Ago della bilancia?

Dwayne Bacon uomo chiave senza se e senza ma per Monaco. Fa qualcosa di semplicissimo, ovvero “palleggio, arresto e tiro”, frequentando il “mid range”, zona del campo dove ormai si tende quasi a concedere, vista la desuetudine a questa situazione. Non si vive di solo ferro o arco, chi sa fare altro fa la differenza.

Euroleague Man

Atletismo di Hall o fisicità di Fall? E’ un altro dei momenti chiave della serie. L’Oly deve tassativamente cercare di imporrare la stazza del francese cavalcandolo molto di più. La situazione falli potrà determinare molto in gara 5.

Per la stagione giocata Milano meritava molto più dell’Efes di andare a Belgrado, ma questo è un torneo che si decide tra aprile e maggio, non nei 6 mesi precedenti. L’Eurolega deve scegliere da che parte stare perchè #everygamematters è bellissimo, ma non si può pretendere di giocare 8-9 mesi al 100%. Bisogna capire, e lo devono fare soprattutto alcuni allenatori, che quei mesi di aprile e maggio non vanno solo conquistati, soprattutto se sei una “big”, ma vanno preparati.

Bayern oltre ogni immaginazione, Barça incomprensibile come nelle serate più nere, poche in stagione ma significative. Ciò che deve preoccupare maggiormente Jasi è che la squadra di Trinchieriha dimostrato di saper vincere giocando brillantemente e con punteggio alto in gara 2 così come in una battaglia durissima sotto i 60 punti.

Mike James dopo gara 4: «Prima di scendere in campo ci siamo parlati io e Dwayne ed abbiamo scelto di farlo anche alla squadra. Si poteva perdere, ma non senza avere dato tutto. Meritiamo di essere qui ed ora una serie che già mi piaceva potrebbe diventare ancora più bella…». Mike James 2.0 ? Sarebbe bellissimo.

(Cover Photo by Twitter Begum Unal @beggysworld )

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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