Il terzo quarto è letale, il Baskonia schianta Manresa

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La Jornada 30 alla Fernando Buesa Arena offre un’importante affermazione del Baskonia sugli uomini di Pedro Martinez

Il punteggio stile NBA di 107-85 dice di una gara giocata a viso apertissimo dalle due squadre, che la truppa di Spahija ha strappato con un secondo tempo di netta egemonia.

Baskonia - Eurodevotion

Una vittoria per i baschi segna una tappa importante nel tentativo di consolidare la posizione in zona play-off, mentre i catalani incorrono in un brutto stop.

I temi più rilevanti della partita nei consueti punti di Eurodevotion.

Le percentuali da tre e la predominanza degli attacchi

Una partita da punteggio elevatissimo, che ha avuto il suo massimo coronamento a cavallo tra secondo e terzo quarto un botta e risposta senza sosta, esaltato dagli exploit dei protagonisti delle due compagini.

A farla da padrone un vero e proprio festival del tiro da fuori, in cui entrambe le formazioni hanno tenuto una percentuale eccellente, la statistica recita un 41% domestico, contro il 43% ospite.

In secondo luogo anche interessantissimi duelli individuali, a cominciare dal clamoroso testa a testa tra Baldwin e Thomasson. Le due point guard sono state capaci di uno show palla in mano, che si è tradotto in 25 punti per il nativo del New Jersey, 24 per il figlio dell’Ohio, con rispettivamente 9 e 8 assist in allegato.

La stella basca ha dominato con il suo gioco dal mid range, la sua transizione e la buona riuscita al tiro da fuori, in cui solitamente è altalenante, il leader catalano ha punito le incertezze basche sui cambi difensivi con il suo tiro dalla punta e ha illuso i suoi nel momento più positivo.

Potremmo citare anche le ottime prove balistiche da un lato di Peters, dall’altro di Maye, che rivaleggiano per precisione con uno speculare quanto incisivo 4/7 dall’arco.

Una gara in cui in tutti i quarti le squadre hanno abbondantemente superato i venti punti segnati (a parte Manresa nel terzo, con soli 15) dice però anche molto di un livello difensivo che è stato per entrambe poco performante.

Il terzo quarto

Non sembra casuale, difatti, che proprio il momento di efficacia difensiva prodotto dal Baskonia sia stato determinante nello spaccare la partita. Nel terzo quarto, concluso per 30-15 per i padroni di casa, la retroguardia basca ha bloccato gli sforzi catalani e condotto così le sorti della gara ad un’ultima frazione giocata solo per onor di firma.

Tutta la partita Vitoria aveva realizzato punti con costanza, ben riuscendo anche nell’attacco a metà campo. Con dinamismo e ottima capitalizzazione del gioco dentro-fuori, i canestri sono arrivati con discreta continuità.

Difensivamente si era visto un buon accenno di aggressività sui cambi in un breve spaccato del primo tempo, con aiuti puntuali portati a inibire i vantaggi dei lunghi sotto canestro. Questo atteggiamento, però, era stato del tutto smarrito.

Emblematico un time-out del tecnico croato che se l’è presa con i suoi playmaker, rei di passare sotto con superficialità sui tiratori ed esporre a difficoltà il lungo sul cambio difensivo che, gestito male, lascia spazio e viene spesso punito nell’incertezza con cui si realizza.

Thomasson è primo beneficiario di queste situazioni, non a caso Spahija metterà sulle sue tracce Fontecchio per giocargli addosso la carta della fisicità, con un ingombro anche che potesse anche essere presenza energica sui blocchi.

Nel terzo quarto infatti la difesa del Baskonia è proprio salita in fisicità e, collettivamente, ha messo le mani addosso e ha consentito quel break sufficiente per scappare via nel punteggio, forzando anche quelle palle perse fondamentali per fomentare la transizione.

Manresa, un tracollo inatteso

L’attacco di Pedro Martinez ha prodotto un buon volume, in media stagionale, nonostante la macchia delle magre offensive di un momento importante della partita e, soprattutto, delle tante palle perse (17).

Non è stato raro gettare al vento il pallone, subendo i momenti d’energia del Baskonia e la pressione messa in anticipo quando si cercava di servire i lunghi sui mismatch.

Il dato più inaspettato è però quello degli oltre 100 punti concessi da quella che è la terza difesa della Liga per defensive rating. I catalani hanno subito per tutti i 40′ la vena offensiva basca, concedendo con passività il movimento di uomini e del pallone.

Ha concesso tantissimi tiri dall’arco, oltre a tanti vantaggi negli 1vs1 con gli esterni, ma anche i lunghi hanno messo in difficoltà la retroguardia di Manresa, uscendo dall’area e tagliando.

Nonostante la sconfitta, è arrivata però l’ufficialità della qualificazione ai playoff, un meritatissimo risultato per i ragazzi di Martinez. Settimana prossima la sfida con Tenerife – con cui condividono il record di 19/11 tra il quinto e il sesto posto – richiederà un’immediata reazione.

Photo credit: Baskonia Twitter, acb.com

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