La Lavagnetta dei PO #7: le letture sugli stagger del Real Madrid

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Il Real Madrid è una squadra in netta crisi: gli ultimi mesi sono stati da horror e sono sfociati nella rimonta subita contro l’Efes. La serie con il Maccabi, nonostante il fattore campo a favore, rischia di essere un bel rompicapo per i Blancos, viste soprattutto le loro recenti difficoltà.

La lavagnetta oggi tratterà proprio della squadra madrilena, ma lo farà cambiando un po’ il suo format: infatti non andremo ad analizzare un gioco preciso, bensì come l’attacco bianco si sviluppa attorno una delle situazioni più utilizzate: gli stagger.

Ogni versione del Real di Laso, dal 2011 ad oggi, è caratterizzata da un playbook denso di giochi che sono caratterizzati da uscite e da stagger (Carroll che usciva dai blocchi, ad esempio, era poesia in movimento e fonte di studio per tanti tiratori e allenatori) che sono perfetti per valorizzare i tanti esterni di talento che sono e sono stati tra i Blancos.

Real-Laso

Essendo diverse le caratteristiche di questi, e di conseguenza le scelte difensive avversarie, gli stessi sets vengono giocati con obiettivi totalmente diversi a seconda di chi è coinvolto nei blocchi: la forza del Real è stata proprio nelle letture che hanno consentito di trovare soluzioni sempre vantaggiose. La qualità di queste letture è frutto di tanto allenamento e del metodo con cui Laso manda in campo i suoi giocatori.

Che cosa è uno stagger

Per i profani, uno stagger è una sequenza di due blocchi in fila lontano dalla palla: può essere orizzontale, se i blocchi sono portati paralleli alla linea di fondo, o verticale, se portati paralleli a quella laterale.

Un esempio di stagger verticale, portato ad inizio azione dal Real per Jaycee Carroll (probabilmente il migliore in Europa negli ultimi anni a sfruttare questo tipo di blocchi). La difesa è totalmente incompetente e l’americano può tirare con metri di spazio

Come li usa il Real

Nel playbook del Real, come già detto in precedenza ci sono numerosi giochi che prevedono uno stagger verticale: questo perchè consente agli esterni di uscire per tirare con un vantaggio o di poter giocare 1c1 o PnR in movimento.

In un’altra lavagnetta sul Real abbiamo trattato proprio di un set che prevede addirittura tre blocchi in fila (un triplo stagger), ma ci sono situazioni di uscite single-double dove a seconda della sua lettura, l’esterno può scegliere se uscire dove c’è un solo giocatore e prendersi un blocco di un lungo (single) o sul lato dove ci sono due giocatori (double) e prendere uno stagger formato dall’altro esterno e dall’altro lungo (di solito il 4), o giochi un unico stagger verticale da cui il Real prova a prendere vantaggio grazie alle letture.

Credit: Basketroseno Scouting YT

In questo video troviamo un gioco usatissimo da Laso che dalla classica partenza corna (play in punta con palla, esterno in angolo e lunghi fuori dai 3 in corrispondenza dei gomiti) attraverso un handoff, arriva alla situazione di single-double, descritta in precedenza.

Nella seconda e nella terza clip del video Carroll sceglie di uscire dal lato dello stagger (double): su un giocatore come lui su questi blocchi la scelta è obbligata: inseguire sempre e comunque cercando di stare il più vicino possibile con il lungo che aiuta per negare il curl.

Nel primo caso la difesa del Khimki è abbastanza in ritardo, così sia il difensore del bloccato che quello del bloccante vanno entrambi sul tiratore per rimediare e negare il tiro dell’ex Teramo, lasciando libero Deck. La cattiva spaziatura sul lato debole, però permette ai Russi di ruotare e di negare il layup all’Argentino. Nel secondo caso invece dopo il primo aiuto del lungo, la difesa fa uno stunt con un esterno. Una situazione sempre più vista ad alto livello e che tra poco analizzeremo come il Real la attacca.

Le letture

A seconda dell’obiettivo con cui si gioca questa situazione (giocatore che esce) e della scelta difensiva la lettura e l’esecuzione sarà sempre diversa: infatti il target del gioco è diverso se esce Carroll o Causeur, per fare un esempio.

L’idea con cui il Real gioca questo stagger è per far attaccare dinamicamente Causeur sulla amata mano mancina: ecco perchè non ricciola, nonostante la difesa insegua e avesse tutto lo spazio, e soprattutto perchè Tavares fa subito riblocco.

Se la difesa sceglie di inseguire sull’uscita deve mettere in conto di un possibile ricciolo e quindi è necessario un aiuto: in base a chi è ad aiutare, il Real gioca due situazioni diverse ed entrambi molto interessanti.

Se ad aiutare è il lungo, spesso lo stagger diventa uno specchietto per le allodole: infatti l’esterno in uscita ricciola per attrarre l’aiuto del lungo avversario, mentre 5 che fa il secondo blocco si gira e sfrutta il fatto che il suo uomo sia impegnato sul curl per andare a bloccare sulla palla e creare un 2c1, visto il ritardo del difensore del bloccante.

Il lungo di Malaga è in ritardo, visto che è impegnato ad aiutare sul ricciolo di Causeur: Poirier legge e va a bloccare la palla creando un 2c1 concretizzato da Alocen.

Negli ultimi anni si vede sempre più spesso, che in situazioni di uscite come questa, ad aiutare è il difensore dell’esterno in punta: in questo caso l’attaccante di chi è andato a fare stunt, dopo aver passato la palla va in allontanamento per dilatare lo spazio e chi ha ricevuto ripassa la palla a questi, giocando quello che si chiama, in gergo. boomerang.

L’ultima delle letture che andiamo a vedere è quando la difesa nega lo stagger: la presenza di un 4 mobile (Thompkins, ma anche Randolph qualche anno fa) e pericoloso sia da 3 che in penetrazione permette a colui che deve prendere i due blocchi di fintare l’uscita e di andare a sua volta a bloccare per il primo dei due bloccanti (twirl) che è il numero 4: è lui a sfruttare i due blocchi per tirare o per attaccare la difesa che spesso viene colta di sorpresa da ciò.

Qui l’uomo di Thompkins dà una mano sul taglio di Causeur, che fa un blocco di contenimento. Thompkins esce dal blocco di Tavares, riceve e si crea il vantaggio (2c1).

Queste sono solo alcune delle innumerevoli letture che l’attacco di Laso mette in campo per sfruttare al meglio le proprie caratteristiche e le mosse della difesa avversarie. Nella serie con il Maccabi sarà fondamentale ritrovare la fluidità del flusso dell’attacco per volare a Belgrado.

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