Il Baskonia si scioglie nella ripresa, il Granca sbanca Vitoria

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Lo scontro tra Baskonia e Gran Canaria che chiude la Jornada 27 della Liga è un trionfo degli isolani, maturato con un dirompente secondo tempo

Le due contendenti arrivano alla sfida della Fernando Buesa dopo un turno infrasettimanale di segno diametralmente opposto.

I baschi, vittoriosi contro lo Zalgiris, hanno visto sfumare le proprie chances playoff con la compiuta definizione delle magnifiche otto d’Eurolega, mentre gli isolani, subito il ko nella trasferta di Bologna, vi sono usciti relativamente danneggiati data la posizione consolidata di capolista del gruppo B di Eurocup.

Molto simile è invece la situazione dei due team in patria, infatti per entrambi il percorso tra i confini nazionali non è stato dei più lineari quest’anno, nonostante il loro comprovato status, e si trovano quindi impegnati nel pieno della lotta playoff, a otto gare dalla conclusione della regular season.

Baskonia - Eurodevotion

Il verdetto del campo ha conferito una importante affermazione della compagine di Las Palmas con il risultato di 70-86, che è sintesi di un primo tempo guidato dai padroni di casa, poi inspiegabilmente collassati a partire dal rientro dagli spogliatoi, e di una seconda metà dominata dagli ospiti.

I contenuti principali della serata di Liga li svilupperemo quindi tramite la classica analisi per punti di Eurodevotion.

Il Baskonia, un attacco dai due volti

Le personalità duplice mostrata dal Baskonia sarebbe interessante caso di studio, data la incredibile differenza di qualità offensiva espressa tra i primi e i secondi 20′.

I baschi utilizzano benissimo nelle prime battute del match il dinamismo dei propri lunghi, una delle peculiari caratteristiche della squadra di Spahija. Il quintetto molto omogeneo fisicamente del team di casa (Baldwin-Giedraitis-Fontecchio-Peters-Costello) sappiamo offrire determinati vantaggi e Vitoria li sfrutta molto bene per muovere la difesa avversaria, che invece utilizza line-up più stazzate, e produce con grandissima costanza e con pochi palleggi tantissimi tiri aperti dall’arco.

Non è un caso che prima di tornare negli spogliatoi il dato dalla lunga distanza sia di 7/17, con una percentuale del 41% più che soddisfacente e che ha un importante ruolo nel garantire la supremazia basca del primo spaccato di gara. Costello incarna tutte le virtù di questo stato di cose ed è ancora una volta rebus di difficile risoluzione per le difese avversarie, schierato in questa veste, grazie alla sua mira mortifera al tiro da fuori.

Quello che accade poi è però totalmente l’inverso rispetto a ciò di buono che era stato proposto all’inizio. La retroguardia isolana si fa più attenta e combattiva, e di fronte a questo il pallone per Granger e soci improvvisamente si ferma, la manovra si impantana e gli spunti offensivi divengono sempre più radi.

Servirebbe qualcuno che si prenda sulle spalle il fardello offensivo nelle secche in cui è prosciugata la produzione baskonista, ma nessuno si carica questa responsabilità. In questo contesto balza all’occhio in maniera oltremodo evidente l’insipienza di un insolitamente timido Wade Baldwin (3 punti con 0/3 al tiro).

Infine, il colpo di grazia si consuma con l’avanzare dei minuti, in particolare in un pessimo ultimo quarto, quando i ragazzi di Spahija perdono ludicità e sono protagonisti di una gestione scellerata del pallone, che si concretizza in ben 16 palle perse che risulteranno decisive alla sirena finale.

Le iniziative degli esterni e la difesa lanciano il Granca

En la segunda parte hemos sido sólidos en el trabajo defensivo

Sono le parole di Porfi Fisac a sottolineare l’importanza della svolta difensiva della seconda metà di gara, che hanno di fatto tenuto al palo la produzione dei padroni di casa e permesso la progressiva fuga isolana, in particolare nell’ultima frazione di gioco.

Oltre a questo miglioramento, cui segue tra l’altro un ottimo bottino di recuperi (13) conseguito sulle incertezze insinuate negli avversari, la svolta canaria è anche merito di un salto di concretezza effettuato tra le due metà di gioco.

La squadra di Fisac conduce la grandissima maggioranza delle proprie azioni offensivi nell’esplorare il gioco a due tra esterno e lungo, senza grande coinvolgimento nella manovra di tutti gli effettivi. Questo, considerando le individualità dei singoli, è un atteggiamento che può effettivamente pagare, ma nel primo tempo manca di effettiva incisività negli interpreti di riferimento.

I pick and roll, il gioco in area dei lunghi, la creazione dei singoli sono tanto altalenanti nella prima metà, quanto ficcanti nella seconda.

Albicy e Slaughter esplodono con tutta la loro imprevedibilità e il loro talento, infatti saranno protagonisti dei migliori momenti della squadra rispettivamente nel terzo e nel quarto quarto, con una somma di 27 punti in coppia a fine gara.

Un altro contributo importantissimo è quello del centro ucraino Artem Pustovyi, che trova quella durezza giusta per imporre la sua taglia ai ben meno fisicati lunghi baschi. 23 punti, che rappresentano il suo massimo in carriera, derivano da conclusioni decise sui giochi a due e da ottimi canestri concretizzati dal post basso. Insieme alla sua, molto positiva per gli stessi motivi di presenza sotto i tabelloni è stata la prova di Diop con 11+6.

La corsa playoff

Il Baskonia prosegue ancora il suo percorso ad intermittenza e si fa agganciare dagli isolani a quota quattordici vittorie. Sebbene una qualche quadratura la struttura tecnica basca la abbia raggiunta, anche se precaria, la costanza di risultati continua ad essere un miraggio.

Una prestazione di questo tipo continua a lasciare dubbi sul prosieguo di stagione dei ragazzi di Vitoria, che avranno bisogno di tutt’altra fame e concretezza per essere protagonisti della post-season spagnola e, con la definitiva conclusione la prossima settimana di un’Eurolega, quest’anno parecchio scevra di emozioni, ci saranno tutte le possibilità di compattare la squadra e salvare la stagione.

Dall’altro lato gli isolani continuano nella loro missione di raddrizzare la propria classifica nazionale, grazie alla sesta vittoria delle ultime sette uscite in Acb e una prova di forza nella tana di una delle dirette avversarie nella corsa play-off.

Noi assistiamo curiosi, in quella che sarà l’animatissima volata finale di un campionato straordinario come quello della Liga Endesa.

Photo credit: Baskonia Facebook, Gran Canaria Facebook, cbgrancanaria.net, baskonia.com

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