Milano rimonta che profuma di terzo posto

Strepitoso secondo tempo dei ragazzi di Messina al cospetto dei campioni d’Europa

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Milano rimonta nella notte di Istanbul e pone una seria ipoteca sulla conquista del terzo posto al termine della regular season.

Un successo fondamentale per allontanare l’Anadolu Efes e probabilmente evitare i turchi nei play-off.

Risultato di 77-83 che andiamo ad analizzare nel consueto stile in punti di Eurodevotion.

INTERVALLI DIFFERENTI

L’Armani Exchange, come del resto martedì sera a Tel Aviv, rientra negli spogliatoi per l’intervallo lungo in svantaggio, addirittura con un passivo nettamente superiore (36-51) rispetto a 48 ore prima.

Le sensazioni sono però completamente diverse e la squadra spenta, sfilacciata vista in Israele ha lasciato spazio ad una decisamente più intensa, in svantaggio soprattutto per i grandi meriti offensivi dell’Efes capace di chiudere un primo tempo con 51 punti all’attivo, 10/15 dalla lunga distanza spinta dal trio Micic, Larkin e Moerman.

La grandinata di “triple” del primo quarto (7/9) ha inevitabilmente obbligato i ragazzi di Messina a cambiare atteggiamento difensivo ma l’incapacità di contenere gli 1vs1 degli esterni ha generato comodi canestri dall’area oltre che viaggi in lunetta.

L’attacco ha faticato, come del resto per gran parte della stagione, evidenziando i soliti limiti strutturali ulteriormente ingigantiti dalla scarsa vena di Rodriguez e Delaney, interruttori fondamentali per accendere la luce nella metà campo offensiva.

Milano rimonta
Credits: profilo ufficiale twitter Anadolu Efes

UNA RIPRESA D’AUTORE

“Abbiamo disputato un secondo tempo fantastico ed i miei giocatori meritano tutto il credito, per quanto hanno fatto. Gli allenatori fanno abbastanza se non complicano le partite, poi sono i giocatori a vincerle“.

Parole di Ettore Messina ed effettivamente la ripresa è stata la sublimazione del gioco di squadra, una sinfonia collettiva in grado di annientare le individualità dei campioni d’Europa.

Milano rimonta
Credits: profilo ufficiale twitter Olimpia Milano

Milano ha dimostrato, in tutto l’arco della stagione, di essere un gruppo che trova linfa vitale dalla difesa.

Questa sua caratteristica è il punto di forza ma potrebbe rappresentare anche un limite visto come inevitabilmente coinvolga anche il lato offensivo, alimentato dall’organizzazione difensiva.

La difficoltà nell’individuare un MVP nella notte della Sinan Erdem Sports Hall è ulteriore elemento che rimarca come sia stata una vittoria del collettivo.

22 assist, zero palle perse nel secondo tempo sono le medaglie sottolineate anche da Ettore Messina nel dopo partita.

Il solo canestro dal campo, concesso nei primi 9 minuti dal rientro dallo spogliatoio, è stata la base di una rimonta che verrà ricordata per tanto tempo nella città del Duomo.

Tarczweski, Ricci e Bentil preziosi, Hines professore, Shields sempre più sulla strada del pieno recupero, Delaney intelligente nel rendersi conto di non essere nel periodo migliore, un Datome chirurgico in attacco ed il solito Hall sono stati perfetti interpreti al servizio dei due capitani Rodriguez e Melli, ministri rispettivamente dell’attacco e della difesa.

L’Efes si è completamente incartato mostrando, come del resto Milano, in una sola notte pregi e difetti del team campione d’Europa.

PADRONI DEL PROPRIO DESTINO

La rimonta di Istanbul consegna nuovamente all’Olimpia il terzo posto e la possibilità di essere padrona del proprio destino.

Gli ultimi tre impegni della regular season, in casa contro il Monaco ed il Bayern, e la trasferta in Francia contro l’Asvel sono alla portata della formazione italiana che facendo bottino pieno potrebbe anche sognare un difficile secondo posto a causa delle due sconfitte negli scontri diretti contro il Real Madrid.

Un piazzamento prestigioso di classifica, in linea con quello che è stato il cammino, continuo e con fisiologici passi falsi in una competizione così massacrante.

Significativo sottolineare come i milanesi, contro le tre squadre che nella scorsa stagione hanno partecipato alla Final Four, abbiano collezionato un record di sei vittorie e zero sconfitte.

Un biglietto da visita interessante per la conquista di Belgrado.

L’unico modo per migliorare la campagna europea di dodici mesi fa è arrivare all’atto conclusivo, la serata di ieri certifica una volta di più come questo sia assolutamente alla portata.

Milano rimonta
Credits: profilo ufficiale twitter Olimpia Milano

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