Coppe europee: il confronto Spagna-Italia resta impietoso

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Coppe europee che sono entrate nella loro fase decisiva. Che siano le principali, ovvero Eurolega ed Eurocup, o che ci si spinga sino alla Champions League, il confronto tra Spagna ed Italia rimane impietoso.

Si sta giustamente sottolineando negli ultimi giorni come l’approdo bolognese di Daniel Hackett e Toko Shengelia sia in grado di regalare alla pallacanestro italiana una probabile finale di altissimo profilo, con poco da invidiare a ciò che sulla carta potrebbe accadere in Spagna, che sia “clàsico” o altro tipo di scontro per il titolo che coinvolgesse altre protagoniste.

Tutto vero, Milano v Bologna può rappresentare un evento unico, ancor più interessante di quello della scorsa stagione, ed è giusto andarne fieri per gli appassionati italici, ma è proprio quell’unicità che deve preoccupare.

Milano e Bologna, ognuna con le proprie peculiarità e caratteristiche tecniche e societarie, sono in grado di fare da traino ad un movimento che spesso si bea di una crescita generale che non c’è?

Una finale attraente e cestisticamente di altissimo livello cosa può dare alla pallacanestro italiana oltre all’insita celebrazione di due progetti molto ambiziosi guidati da proprietà di grande spessore?

In sostanza, cosa c’è dietro a Milano e Bologna, a parte alcune realtà che ci attendiamo di ritrovare molto in alto tra poche stagioni (Derthona) ed altre come Venezia che si confermano serie e solide?

Il dubbio ci torna, immancabile, dopo aver fatto un piccolo giro tra le classifiche delle tre Coppe principali. Le due regine, Eurolega ed Eurocup, ma anche la BCL.

Abbiamo preso come punto di riferimento il meglio del continente, ormai da anni, ovvero il basket iberico. Il risultato del confronto è semplicemente impietoso per la pallacanestro azzurra.

Va detto che a queste competizioni partecipano 11 squadre spagnole (3 EL – 4 EC – 4 BCL) e 7 squadre italiane (1 EL – 3 EC – 3 BCL).

EUROLEGA (SPA 54W-32 v ITA 18W-9L)

Barça e Real guidano il meglio del continente con record rispettivi di 22-6 e 22-7, mentre soffre il Baskonia, molto indietro a 10/19.

L’unica italiana, Milano, sta facendo molto bene come classifica, terza a 18/9 (per ora contiamo ancora W ed L con le russe).

Eurolega

EUROCUP (SPA 43W-17L v ITA 16W-28L)

Spagnole più che dominanti. La Joventut guida il gruppo a con un notevole 12/3 e nello stesso raggruppamento, dopo il Partizan, c’è Andorra al terzo posto (9/6). Da notare come la squadra del Principato sia soltanto penultima, con un record di 7/16 in Liga, in piena lotta per non retrocedere. La presenza di Trento nel girone è rimasta pressochè inosservata con un disastroso 1/13.

Nel gruppo B comandano Gran Canaria e Valencia, appaiate ad 11/4. Qui Bologna è quinta ad 8/7 e Venezia segue a 7/8.

BASKETBALL CHAMPIONS LEAGUE (SPA 28W-12W v ITA 6W-17L)

A pochi turni dai quarti di finale, mentre si completano i gruppi con le migliori 16, Tenerife ha un record globale di 9/2 ed è saldamente prima del proprio girone, qualificata ai quarti.. Manresa (8/3) si gioca la qualificazione, con solide possibilità, in settimana ospitando il Tofas Bursa. Anche Malaga 6/4 è è già ai quarti e si tratta di altro club che sta facendo una fatica tremenda in patria dove ha record di 8/14 con una sola W di vantaggio sulla zona retrocessione. Burgos è già stata eliminata dopo un girone ed un “play in” da 5/3.

Abbastanza da incubo l’avventura delle quadre italiane. Sassari e Brindisi mai competitive nella fase a gruppi, entrambe eliminate con un pessimo 1/5, la sola Treviso è passata alla fase a 16: girone da 4/2 ma poi crollo ed eliminazione, sinora con 0/5.

Globalmente, sommando tutte le gare dei tre tornei continentali, la Spagna ha un record di 125 vittorie e 61 sconfitte, mentre l’Italia è ferma a 40 successi e 54 cadute.

L’impressione chiarissima, confermata dai risultati, è che a livello di assoluta eccellenza l’Italia se la possa giocare, vedi Milano in EL ma anche la competitività potenziale di Bologna e Venezia in EC, mentre se si passa ad una valutazione di sostanziale base del movimento, non vi è minimamente partita.

Nulla di nuovo, quindi, vista la situazione di interesse verso il campionato, di coinvolgimento del territorio e delle istituzioni, di presenza del pubblico, che e’ naturalmente legata alla qualità delle arene, di organizzazione degli eventi e di qualità e competenza dei media, verso i quali serve anche maggior disponibilità.

Per tutto ciò che riguarda alcune di queste cose basterebbe un poco di volontà, per quanto accade in campo serve ripartire da zero o quasi. Che vuol dire settore giovanile, quello che di là si chiama “cantera”.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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