Eurocup, Venezia sfiora l’impresa a Valencia. Dubljevic salva i taronja nel finale

Lele 2
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Partidazo alert in Eurocup, con Valencia che ospita la Reyer Venezia nel big match del turno numero 15. Nel match di andata ha vinto Valencia piuttosto nettamente, Venezia cerca l’impresa dove mai nessun team italiano ha vinto, ossia a La Fonteta dopo il ko casalingo contro la Virtus Bologna. Una sfida sicuramente importante per entrambe: i taronja devono vincere per restare agganciati a Gran Canaria in vetta, gli oro-granata devono blindare la qualificazione e tenere le alte posizioni di classifica respingendo gli assalti della lanciatissima Lubiana. Parola d’ordine per Venezia controllare i ritmi senza regalare transizioni ed alti ritmi al team di coach Penarroya, che nel match di andata hanno fatto la differenza fin dal primo possesso di partita, Valencia dal canto suo cercherà di evitare la fitta rete di maglie veneziane anticipandone il piazzamento grazie al dinamismo di esterni e lunghi.

Partidazo doveva essere e partidazo è stato quello giocato a La Fonteta nel turno 15 di Eurocup: una grandissima Reyer Venezia gioca 40′ estremamente solidi e difficilmente migliorabili, ma Dubljevic trascina Valencia costringendo gli oro-granata ad inchinarsi negli ultimi secondi. Serviva una prova più che perfetta per imporsi in casa dei taronja, che mai hanno perso contro un’italiana in casa: nell’86-80 finale per i ragazzi di coach Penarroya c’è tanta energia, attenzione, disciplina tattica e cuore da parte della squadra lagunare, ma non basta. I dettagli e l’esecuzione degli ultimi possessi fanno la differenza, Venezia si ferma sul ferro con la tripla dell’overtime, Prepelic scrive i 3 liberi del definitivo successo valenciano ed è game, set and match taronja; ma De Raffaele può certamente essere orgoglioso della prova dei suoi contro uno dei team più forti (se non il più forte) dell’intero torneo. Le chiavi del match sono controllo dei rimbalzi, la grande prova di Jordan Theodore e Michael Bramos e l’asse Prepelic-Dubljevic che ha trascinato i taronja nel finale.

WALTER DE RAFFAELE A LA FONTETA

Il controllo dei rimbalzi

Che tanto di questo partitazo di Eurocup passasse dai lunghi era abbastanza risaputo: Valencia è la miglior squadra per rimbalzi catturati e per rimbalzi offensivi, la Reyer Venezia doveva – da par suo – lottare di squadra cercando di concedere meno possessi offensivi possibili alla squadra taronja, meno seconde opportunità ed ovviamente meno tiri puliti possibili. Nel risultato finale una fetta importante di spiegazione la si trova nel controllo dei rimbalzi, con gli spagnoli che hanno catturato 43 carambole contro le 33 degli oro-granata (18-9 i rimbalzi offensivi), potendo così gestire per ben 18 volte seconde o terze opportunità, trovando il canestro. Valencia conta 5 giocatori con almeno 4 rimbalzi, con Dubljevic che con 8 è il migliore dei suoi, ma fondamentale è l’apporto di altri giocatori estremamente solidi come Lopez Arostegui, Rivero e Labeyrie. Venezia ha retto molto bene l’urto per larghi tratti, ma nel terzo quarto sul +10 il momento di poco lavoro di squadra si è pagato a caro prezzo: meno aiuti, meno attenzione e più rimbalzi facili per i taronja.

LOTTA A RIMBALZO, VALENCIA LI CONTROLLA

Jordan Theodore e Michael Bramos

Se Venezia ha sfiorato il sacco de La Fonteta in questo turno di Eurocup è grazie – soprattutto – a due giocatori come Jordan Theodore e Michael Bramos: il primo è stato il faro offensivo dei suoi con una prova balistica semplicemente pazzesca fatta di 25 punti in 27′, il secondo è stato grande protagonista nel primo allungo e uomo di riferimento per serenità, aiuti e solidità difensiva nei momenti di difficoltà. Protagonisti in modo diverso, i due esperti giocatori oro-granata hanno rischiato di far crollare Valencia in casa con le loro giocate: uscite dai blocchi e sinistro-destro di altissimo livello per il greco, assalti al ferro e triple a giochi rotti per il montenegrino ex Olimpia. Altro grande protagonista è Mitchell Watt, che con il suo dinamismo ha creato grossi grattacapi alla difesa di Valencia, con Penarroya che raramente ha trovato le giuste contromosse al pick e roll del #50, autore di 12 punti e 8 rimbalzi ma tanta presenza difensiva e non solo.

JORDAN THEODORE, TRASCINATORE DI VENEZIA IN EUROCUP

L’asse Prepelic-Dubljevic

Partita tiratissima con l’asse Prepelic-Dubljevic a fare la differenza nel partitazo di Eurocup, con Valencia che batte la Reyer Venezia nelle battute finali. L’asse tra l’esterno sloveno ed il lungo montenegrino si rivelerà essere una delle chiavi più importanti della serata: il primo realizzerà 19 punti pur con percentuali non brillantissime, ma segnando 8 fondamentali liberi e scatenando la prima rimonta spagnola, il secondo farà il bello e cattivo tempo grazie alla sua stazza, alla sua tecnica ed alla visione di gioco decisamente fuori dal comune, refertando 10 punti, 8 rimbalzi e 6 assist. Un vero peccato per gli oro-granata che hanno giocato per 40′ alla pari con uno dei team più forti della manifestazione, un successo avrebbe certamente cambiato le cose e non di poco, ma la profondità e la qualità dei taronja ha fatto la differenza. Al primo strappo veneziano ha risposto Prepelic, al secondo ha replicato Rivero, prima che un irresistibile Dubljevic regalasse i 2 punti ai suoi: Penarroya può certamente gioire, De Raffaele si tiene la grande prestazione con la consapevolezza che non sempre si affrontano squadre ciniche come quella spagnola.

L’ASSE PREPELIC-DUBLJEVIC

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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