Euroleague Man of the week: Radonjić, Kalinić e la ghiotta occasione della Stella Rossa

1 0
Read Time:6 Minute, 6 Second

Il ritorno della nostra rubrica dedicata alle gesta dei personaggi più memorabili della settimana di Euroleague vola quest’oggi in Serbia, precisamente a Belgrado. Nei dintorni dell’Aleksandar Nikolić Hall infatti in questo periodo l’aria è particolarmente frizzantina, ancor più del normale.

Il periodo positivo e il doppio successo raccolto in settimana, tra Real Madrid e Maccabi, combinato con la ormai imminente esclusione delle russe dall’Eurolega, ha reso di nuovo attuale, incredibilmente, la candidatura serba ad un posto playoff.

La Stella Rossa con il recente uno-due casalingo si è agganciata all’ottavo posto classifica, chiaramente considerando la graduatoria virtuale, proponendosi in una serratissima e totalmente stravolta tonnara per la post-season.

La possibilità piombata dal cielo di un improvviso rilancio playoff, però, non poggia le basi soltanto sullo sconvolgimento portato dall’evento bellico, è anche dovuta a mio parere a meriti che alla Crvena Zvezda vanno indubbiamente riconosciuti. Il team slavo infatti ha giocato sin dall’inizio con relativa costanza su livelli alquanto positivi in rapporto al livello della rosa e delle risorse a disposizione: nonostante il ceiling di squadra di medio-bassa classifica, si è guadagnata la nomea di matchup rognoso, garantendo una solidità superiore a squadre sulla carta più quotate.

I due uomini copertina della stagione dei serbi, per questo, meritano secondo noi la copertina della settimana. Nel momento in cui una compagine dal talento esiguo come la Stella Rossa sorprende in tal modo, gli artefici del suo successo vanno elogiati e sono da ritrovare, senza eccessiva difficoltà d’indagine, in coach Dejan Radonjić, sublime stratega, e nel leader tecnico della squadra, Nikola Kalinić, carismatico e sopraffino talento.

Quest’accoppiata ha già legato in passato il proprio nome a capitoli importanti della storia del club di Belgrado, in particolare i due sono stati importanti protagonisti di un’altra tignosa edizione della Red Star nel 2014-15. Quell’anno insieme vinsero ben tre trofei – Campionato Serbo, Coppa di Serbia e ABA Liga – ai quali aggiunsero una onorevolissima qualificazione alle Top 16 di Eurolega.

Oggi come allora, sotto la sapiente guida del tecnico montenegrino, il marchio di fabbrica è sempre lo stesso, una difesa efficacissima, che riesce benissimo a mettere i bastoni tra le ruote anche alle più oliate macchine offensive d’Europa

Se sette anni fa gli uomini di Radonjić subivano 74,45 punti di media – il quinto miglior dato di quell’edizione del torneo – grazie al primo defensive rating della competizione, un eccellente 101,7, anche oggi concedono pochissimo. Sono soltanto 73,9 i punti consentiti ad allacciata di scarpe – quarti nella specifica graduatoria -, che sono frutto dell’ottavo defensive rating dell’Eurolega, di 110,5, che sarebbe perfino sesto con l’esclusione delle russe.

Segnare contro la Stella Rossa è, come ci ricordano queste clip tratte dalla vittoria contro il Real, un’impresa davvero ardua. L’unità d’intenti dei serbi, l’organizzazione e la capacità di muoversi all’unisono, con coordinazione e comunicazione, permette loro di ostacolare con successo anche gli attacchi più talentuosi.

A rendere ancor più difficile giocare contro il team di Belgrado c’è anche la capacità di rallentare e anestetizzare i ritmi delle partite, infatti dalle parti della Nikolić Hall si gioca con il terzultimo pace del campionato, con un 66,6 che supera di pochissimo il 66 di Zalgiris e Bayern.

L’altro versante della medaglia di questo dato, che segna anche un difetto marcato per la Stella Rossa, è chiaramente la scarsità di ritmo e mordente nella sfera offensiva. Il personale a disposizione di Radonjić è infatti poco denso di realizzatori di reale incisività ad alto livello, per questo l’attacco serbo ristagna alla terzultima produzione della competizione, con 73,1 punti conquistati a gara.

Alla lunga potrà dare forse essere limitante, sebbene nelle quattro vittorie filate degli ultimi tempi conseguite nel fortino di casa, il tema offensivo non è sembrato rappresentare un problema, con una progressione – 74-86-65-84 – che racconta di una produzione superiore alla media stagionale.

Stella Rossa - Eurodevotion

Torniamo però sul vero focus della rubrica, i nostri Men of the week.

E’ evidente che tutti i meriti tecnici che abbiamo finora ripercorso ed evidenziato siano da attribuire all’allenatore montenegrino, che da anni ormai bazzica questa lega portando continue conferme della sua competenza. Il rendimento delle sue squadre, soprattutto difensivo, è un’importante garanzia.

L’altro grande protagonista è invece, come abbiamo ricordato, il talento serbo ex Fenerbahce. Tornato quest’estate nel suo paese natale, si è caricato sulle spalle la squadra dimostrando una maturità umana e tecnica davvero degna di nota.

Il ragazzo ventitreenne del 2014 ha lasciato il posto a un trentenne che ha grande consapevolezza dei propri mezzi e che è capace di un apporto totale e totalizzante, come raccontano le statistiche della sua annata fino a questo punto.

Un giocatore che ha a sua disposizione una grande intelligenza tattica e un ottimo repertorio offensivo, oltre che un carattere che fa provincia, come vediamo in questa proverbiale giocata dal post che manda ai titoli di coda la sfida contro il Maccabi.

Non solo però, la sua versatilità e il suo acume sono evidenziati anche in tanti dettagli, tra i quali un fondamentale contributo difensivo. Nell’estratto qua riportato si evidenzia particolarmente la straordinaria efficacia nei close-out e la capacità di ostacolare in tutti i modi l’avversario con le quali è in grado di galvanizzare la retroguardia serba ed incarnare i principi difensivi dettati da Radonjić.

Tante piccole e grandi cose che un giocatore come lui è capace di portare a una squadra, che derivano da caratteristiche peculiari che ha potuto affinare nel master cestistico conseguito alla corte di Zele e che adesso può mettere in pratica nel pieno delle sue energie e possibilità.

Quello stesso Obradovic a cui ha detto no in estate per lealtà alla Stella Rossa, come ha raccontato in settimana, squadra nella quale ha scelto di mettere alla prova tutte le sue doti e in cui sta sviluppando tutto il bagaglio d’esperienza accumulato negli anni. I numeri raccontano di una delle migliori stagioni individuali in carriera e un biglietto per i playoff nobiliterebbe ulteriormente la sua annata.

Una prova rocciosa nello sgambetto al Real, 15 punti e tante giocate decisive per piegare la resistenza del Maccabi. C’è tanto di lui anche in questa settimana perfetta.

Nonostante sia particolare e per me un po’ inspiegabile che sia uscito dal giro dell’elité della competizione dopo l’addio ad Instanbul, tra Valencia e Belgrado, non mi stupirei affatto se il buon Nikola potrà tornare, nel prossimo futuro, nei ranghi di un grande club di Euroleague. E, sinceramente, ce lo auguriamo tutti.

Ma, tornando a noi, in quel 2015 che abbiamo reiteratamente rievocato, i playoff per la Red Star non arrivarono.

Proprio dopo che questo sodalizio si era per la prima volta affacciato sulla scena del basket europeo, però, i destini di Kalinic e Radonjic si separarono, trovando un’improvvisa consacrazione la stagione seguente. Il giocatore di Subotica spiccherà così il volo, da protagonista dell’inizio dell’epopea del Fener di Obradovic, mentre l’allenatore di Titograd sarà celebrato condottiero di quella Stella Rossa inaspettatamente qualificata alla post-season.

Chissà se oggi, ricongiunti e tornati in quella per motivi diversi possono chiamare casa, riusciranno a regalare di nuovo il sogno playoff alla Crvena Zvezda e ai suoi appassionati tifosi.

Photo credit: euroleague.net, kkcrvenazvezda.rs, KK Crvena zvezda mts Twitter, abaliga.com

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Rispondi

Next Post

Euroleague on Social Media #22: Llullismo e le zampate di Stella Rossa e Monaco

Il consueto punto social della settimana. Un’altra settimana di Eurolega è andata in archivio, con tanti temi di cui discutere. Andiamoli analizzare nel conseuto recap settimanale. Immergiamoci! Stella Rossa, en-plein pesantissimo La Stella Rossa è forse la vera vincitrice di giornata. 2 successi su 2, battendo niente di meno che […]

Iscriviti alla Newsletter di ED

Scopri di più da Eurodevotion

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading