Nick Calathes, il ritratto eterno del grande playmaker europeo

0 0
Read Time:4 Minute, 19 Second

Con i 6 assist serviti nel successo sull’AS Monaco, Nick Calathes ha superato Vassilis Spanoulis nella classifica dei migliori assist-man all-time di Eurolega. Oggi è il playmaker più completo, solido e determinante del basket europeo.

Nick Calathes, Vassilis Spanoulis, Sergio Rodriguez. Leggere la Top 3 della classifica dei migliori assist-man all-time di Eurolega fa venire i brividi. Tre pure leggende del gioco. Tre Hall of famer che hanno segnato in maniera indelebile gli ultimi due decenni del basket internazionale.

L’Europa ha sempre sfornato grandissimi playmaker. E continuerà a farlo anche in un basket moderno globalizzato, con un occhio costantemente teso agli Stati Uniti alla ricerca di talento da sguinzagliare in un’Eurolega sempre più competitiva. Ma trasformare un fringe-player NBA in un califfo d’Europa non è semplice. Per quanto tecnico o atletico possa essere, un giocatore americano avrà un mind-set differente, sarà cresciuto in una cultura cestistica che condivide soltanto in parte le esigenze più conservatrici e tradizionaliste del grande basket europeo.

Ed è per questo che, in una posizione così delicata come quella di playmaker (e rimarchiamo il termine playmaker nella sua concezione tradizionale, differente dalle moderne point-guard o combo-guard d’Oltreoceano), dominano i giocatori di estrazione locale. Ed è sempre per questo motivo che i grandissimi veterani di oggi continuano ad avere spazio e responsabilità, nonostante carte d’identità ampiamente sopra i 30.

GiocatorePartiteAssistMedia
1. Nick Calathes26816126.0
2. Vassilis Spanoulis35816074.5
3. Sergio Rodriguez32515354.7
4. Thomas Heurtel24713195.3
5. Dimitris Diamantidis27812554.5
6. Kostas Sloukas30512404.1
7. Sergio Llull33412193.6
8. Milos Teodosic23711264.8
9. Theodoros Papaloukas2529773.9
10. Marcelinho Huertas2288923.9
La Top 10 dei migliori assist-man all-time in Eurolega

Se scorriamo quella classifica dei migliori assist-man all-time, tra i primi 14 troviamo soltanto un giocatore extra-europeo, Marcelinho Huertas, nato sì in Brasile ma spagnolo di formazione, crescita e, ormai, seconda casa. O meglio. Anche lo stesso Nick Calathes sarebbe nato e cresciuto in Florida. Ma le origini europee di papà (greco) e mamma (irlandese) ne hanno disegnato il DNA in maniera così profonda da renderlo un oggetto molto distante dal basket americano moderno.

Calathes ha sempre giocato in Europa, tra Grecia e Russia, eccezion fatta per un paio di stagioni NBA. Due stagioni trascorse in una squadra molto sui generis, i Memphis Grizzlies del crespuscolo del grit’n’grind, dove fungeva da back-up di Mike Conley (regista dal gioco molto poco americano) in un contesto che vedeva lo spagnolo Marc Gasol come superstar. Due stagioni che gli hanno fatto comprendere molto rapidamente come la sua reale dimensione dovesse continuare a essere, in realtà, quella dell’élite di Eurolega.

Nick Calathes in palleggio contro Walter Tavares nel Clasico tra Real Madrid e Barcellona

Nick Calathes, il playmaker più decisivo d’Europa?

Con 1.612 assist complessivi serviti, raggiunti grazie ai 6 sfornati nel successo sull’AS Monaco, Calathes non è soltanto leader in termini assoluti, ma anche a livello di media a partita. Sono ben 6 i cioccolatini allungati ai compagni in ogni serata. Cosa che gli ha permesso di infrangere il record di Vassilis Spanoulis con 90 partite giocate in meno. E quel primato, al netto degli infortuni, è destinato a rimanere tale per molto tempo. Sergio Rodriguez, l’inseguitore più vicino, ha tre anni in più, una media più bassa e un minutaggio ormai inferiore. Thomas Huertel, quarto in classifica, è coetaneo. Ma in ritardo di 300 assist.

In questo preciso momento storico, Nick Calathes è probabilmente il playmaker più solido del continente. Non il più spettacolare. Non il più istrionico. Ma il più completo, considerando entrambe le metacampo (in quella difensiva è stato sempre uno specialista, altra qualità che lo distingue dalla media delle point-guard americane). E, per molti versi, anche uno dei più decisivi sui destini della squadra che si ritrova a guidare sul campo.

Nick Calathes contro il suo passato, nella sfida tra Barcellona e Panathinaikos Opap Atene

Il Panathinaikos, società con cui ha giocato otto stagioni in Eurolega, è in crisi finaziaria da tempo. Eppure, nonostante roster costruiti sempre più al risparmio, ha sofferto il vero, reale tracollo quando, due estati fa, Calathes ha lasciato la squadra per sposare il Barcellona.

In quella sessione di mercato stranissima, che ha riaperto le porte del basket dopo la serrata generale per l’esplosione della pandemia di coronavirus, i blaugrana operarono soltanto quella mossa, affiancata all’arrivo di coach Sarunas Jasikevicius in panchina. Consci del fatto che, la sola presenza di Calathes, collegata alla mente di Jasikevicius, avrebbe dato alla squadra quel cervello, quella personalità e quell’esperienza che ancora mancavano nonostante il grande processo di crescita vissuto sotto coach Svetislav Pesic. E i risultati sul campo lo hanno confermato.

Nella scorsa stagione, il Barcellona ha vinto la regular-season ed è tornato a giocare le Final Four dopo sei anni di assenza. Si è arreso soltanto in finale, alzando bandiera di bianca davanti all’Anadolu Efes Istanbul, che in quel momento raggiungeva l’apice di un percorso cominciato però con anticipo rispetto a quello catalano. Quest’anno, con o senza russe, il Barça è sempre in testa alla classifica. E ora, con la netta involuzione del Real Madrid, è tornato a essere il grande favorito per il titolo.

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Rispondi

Next Post

BASKONIA-EFES: i baschi vincono e si riscattano dopo la deludente prestazione di Belgrado

E’ andato in scena questa sera il recupero della 20esima giornata di Euroleague tra Baskonia ed Efes, con i baschi che si sono imposti per 87-74 sui campioni in carica, dominando il secondo tempo e riscattando la brutta sconfitta di Belgrado. LA MANCANZA DI GIOCO DELL’EFES Stasera più che in […]
BASKONIA

Iscriviti alla Newsletter di ED

Scopri di più da Eurodevotion

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading