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Classifica e calendario: Eurolega, scegliere subito salvaguardando il più possibile i verdetti del campo

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Eurolega alle prese con una situazione decisamente complicata che però, se non risolta immediatamente, può creare ulteriori problemi ad una stagione che ne ha già a sufficienza.

La classifica di Eurolega? Non la conosce nessuno. Ipotesi, idee, i soliti interessi personali messi davanti a tutto: serve immediata chiarezza, altrimenti la credibilità della competizione se ne va.

Le squadre russe sono sospese, la data indicata da molti, sebbene siano indiscrezioni, è quella del 21 marzo per prendere la decisione definitiva e di conseguenza si snocciolano graduatorie senza sapere quali gare conteranno effettivamente.

Il comunicato di sospensione dello scorso lunedì ha detto che nel caso le condizioni internazionali non cambino, si compilerà una classifica senza tener conto delle gare giocate contro i club esclusi. E’ specificato, e questo è importante, che quel “non tener conto” riguarderà tutte le gare disputate sinora.

Negli ultimi giorni si è fatta largo l’ipotesi che si possano prendere in considerazione altre possibilità per il conteggio di vittorie e sconfitte, soprattutto quella della percentuale di W, comprendendo anche i turni completati contro le stesse russe, ma la confusione regna sovrana.

E’ evidente come un format piuttosto che un altro favorisca o danneggi determinante squadre, quindi fioccano le reazioni e non immaginiamo nemmeno cosa possa accadere quando la decisione sarà resa definitiva.

Quello che però è certo è che non è assolutamente possibile che si giochi altri 15 giorni senza sapere cosa succederà di scontri diretti, differenza canestri, punti segnati etc.

Ben vengano quindi le indiscrezioni che parlano di una riunione nel breve (oggi?) per valutare, o meglio decidere, su come procedere.

Vanno ricordati, prima di entrare nel dettaglio delle possibilità, che ci sono criteri ben precisi stabilite dal regolamento di Eurolega (pag 127-130) per determinare le posizioni e che alcuni, fondamentali, di questi prendono in considerazione il numero di gare giocate, che potrebbe non essere lo stesso al termine dell’attuale stagione regolare in alcune ipotesi. Per essere più chiari, in caso di parità di vittorie tra due squadre si considererà come migliore quella che ha giocato meno gare (e di conseguenza ha meno sconfitte). Sufficientemente chiaro e logico, verrebbe da dire.

Ci pare poi assai evidente che, per mantenere la maggior credibilità della classifica si debbano applicare criteri che cancellino meno partite possibili. Ed allora perchè non tenere in considerazione almeno tutte le gare del girone di andata, ovvero tre impegni per ognuna delle 15 squadre rimaste contro le russe? E’ vero che qualcuno potrebbe lamentarsi del fatto di averle affrontate più volte in trasferta riposto ad altri, ma almeno si terrebbero in considerazione il maggior numero di verdetti del campo possibili, con lo stesso numero di gare tra tutte le partecipanti (31 a fine stagione).

Senza farvi ammattire con calcoli tremendi e con proposte di classifiche che ad oggi fanno abbastanza sorridere in quanto non hanno alcuna ufficialità, ci permettiamo di segnalare come, nel caso venissero cancellate solo le gare del girone di ritorno giocate contro i club russi, si rinuncerebbe soltanto ai seguenti risultati già scritti:

Barcellona – L @ Unics

Real – W vs Unics W vs Zenit

Olimpia – W @ Cska

Efes – L @ Unics W @ Cska L @ Zenit

Monaco – W vs Unics W @ Zenit

Maccabi – W vs Cska

Stella Rossa – W @ Unics L @ Zenit

OlympiacosBayern Fenerbahçe – nessuna gara cancellata

Tutto ciò tenendo in considerazione solo le gare che riguardano le squadre in classifica fino alla Stella Rossa, ovvero l’ultima che potrebbe rientrare in quota Playoff, cosa comunque oggi assai difficile.

E’ abbastanza evidente come, a parte le considerazioni che verranno su chi resta favorito o chi invece subisce ingiustizie, soltanto 12 risultati verrebbero annullati, ovvero una quota molto inferiore rispetto alle 42 che risulterebbero dalle 30 del girone di andata unitamente a questa dozzina. Sempre e comunque ragionando soltanto sulle 10 squadre ad oggi coinvolte nella corsa Playoff.

Non resta che sperare in un decisione che si basi su criteri immediati e logici, tenendo ben presente che la reale equità competitiva, da tre stagioni a questa parte, non c’è comunque più.

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