Il mercato, le russe ed i conti senza l’oste

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Mercato di Eurolega, in uscita, decisamente frizzante negli ultimi giorni a causa delle note vicende che coinvolgono le squadre russe. O sono tutte solo voci che porteranno a poco se non nulla?

Gli eventi bellici dell’est europeo hanno già formalmente stravolto l’Eurolega, tanto che a oggi non si sa bene, o forse si sa benissimo, a quale classifica guardare in ottica Playoff.

Abbiamo letto di tutto in questi giorni, da importanti siti continentali che dopo aver scritto di non riportare mai più notizie riguardanti squadre russe per scelta di appoggio al popolo ucraino hanno sfornato tweet ed articoli a raffica sui giocatori di quelli stessi club, fino ad altri che si sono lanciati su presunte notizie di trattative con squadre che non potevano più tesserare atleti da regolamento… La drammaticità del momento avrebbe francamente richiesto una maggior attenzione, per non usare termini di maggior spessore probabilmente più aderenti alla realtà.

Troppe cose poco chiare ed allora proviamo a capire cosa potrà succedere nei prossimi giorni ed attraverso quali modalità contrattuali.

La fuga, più o meno concordata, degli atleti stranieri dalla Russia propone situazioni di mercato che paiono assai interessanti soprattutto per le squadre di Eurocup, la cui “deadline” per i nuovi arrivi scade l’8 marzo.

Impossibile invece che tali profili possano essere presi in considerazione dalle altre squadre di EL, poiché tale termine per i nuovi giocatori da inserire è scaduto. Certo, ci si potrebbe accordare per i soli tornei nazionali, ma ovviamente resta prospettiva di minor fascino per questi club.

Nelle ultime ore si è parlato moltissimo della Virtus Bologna, con la stampa scatenata nell’accostare diversi nomi importanti all’ambiziosissimo club di Massimo Zanetti. Dei possibili scenari della Bologna bianconera vi abbiamo ampiamente parlato in una nostra analisi di ieri, mantenendo la dovuta prudenza su ogni trattativa.

In ordine di tempo l’ultimo nome eccellente, quello di un campione come Daniel Hackett, è arrivato proprio ieri nel momento in cui il Cska ha comunicato ufficialmente che il giocatore ha lasciato Mosca.

Ecco, qui sta il punto, per ora sottovalutato da molti. “Ha lasciato Mosca” non equivale, al momento, a “è stato liberato dal Cska”, con cui ha contratto in scadenza a giugno 2022.

«Tutti gli altri giocatori ed allenatori si stanno preparando per le prossime partite secondo programma», prosegue il comunicato del club della capitale russa. Quindi Lundberg, Voigtmann, Shengelia e gli altri in che situazione sono? Inadempienza contrattuale? E’ tutto molto, molto complicato.

Che l’interesse Virtus sia reale non è in dubbio, viste anche le parole di Luca Baraldi, tuttavia ciò che al momento manca, per Hackett così come per tutti gli altri giocatori che hanno lasciato o stanno lasciando la Russia, è l’eventuale ufficialità dell’uscita dai contratti in essere.

E’ ovvio che sia più semplice ottenere il “nulla osta” del club di Andrey Vatutin per chi va in scadenza tra pochi mesi, come ad esempio lo stesso DH, cosi come per gente del calibro di Will Clyburn, Joel Bolomboy o per un Jordan Mickey, guardando anche allo Zenit ed alle voci bolognesi, piuttosto che per gente come Johannes Voigtmann o Iffe Lundberg, che hanno accordo sino al 2023.

Senza entrare nel dettaglio delle scadenze di tutti quelli che hanno abbandonato la Russia, è palese come tutto dipenda dai club sospesi da EL e da come verranno gestite fattispecie contrattuali sino ad oggi sconosciute. Se è vero che liberare diversi giocatori può corrispondere ad un grande risparmio sul breve, lo è altrettanto il fatto che nell’auspicato termine del conflitto ucraino tali squadre venissero reintegrate per la prossima stagione, non potrebbero certo trovarsi di fronte ad una totale ricostruzione dei roster partendo da zero.

Ci viene in mente, ad esempio, una soluzione ponte, primo caso del genere allora, come quella che il Cska trovò per gestire l’uscita temporanea di Mike James in direzione Brooklyn Nets per uno spicchio finale di stagione. Una sorta di prestito che va comunque ragionato in termini assicurativi per gli infortuni e per quanto riguarda altri dettagli contrattuali. Sia chiaro, è una semplice idea del momento. Pressochè esclusa, vista la questione Swift e banche, ogni forma di “buyout”, se non, ma assai poco prevedibile, da corrispondersi una volta che i circuiti bancari dovessero tornare alla normalità.

Mike James

In sostanza va capito cosa vogliono fare i club russi e come pensano di agire gli atleti con i loro agenti, chiamati a decisioni assai complicate ed importanti. facilmente prevedibile che, come vi saranno accordi, così vedremo scontri che coinvolgeranno sia il tristemente famoso BAT che la stessa ELPA, associazione dei giocatori di Eurolega che mai come oggi dovrebbe fornire dettagli ed assistenza fondamentali ai suoi iscritti.

E da lì si vedrà anche il peso di Eurolega e della sua nuova maggioranza, quella che ha deciso di destituire Jordi Bertomeu portandolo a fine contratto a giugno ma che ad oggi non ha ancora dato alcun segnale di cambiamento costruttivo in nessuna direzione. In quella maggioranza, insieme a Pana, Oly, Maccabi, Zalgiris ed Olimpia c’è che il Cska, dettaglio fondamentale.

Se la decisione definitiva riguardo l’esclusione dei club russi dovrebbe arrivare entro i primi 20 giorni di marzo, come i sussurra, non si può più attendere per sapere dove finirà questa stagione: siamo al 3 marzo ed il balletto delle Final 4 tra Berlino e Belgrado, senza escludere eventuali candidature a sorpresa, andrebbe chiuso a minuti, non a giorni, pena il totale decadimento di immagine del torneo.

Ci sono questi problemi e ce ne sono molti altri che riguardano il futuro della manifestazione, tutte cose che approfondiremo nei prossimi giorni.

Nel frattempo, in virtù di quella “deadline” di Eurocup fissata per l’8 marzo di cui vi abbiamo detto, sono attese accelerazioni di un certo tipo sul mercato, tenendo ben presente che i conti si fanno con l’oste, non guardando soltanto al menù.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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