Euroleague, l’Efes batte il Fenerbahce nel derby del Bosforo

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Turno numero 28 di Euroleague, il primo dopo lo scossone dato dall’esclusione dei team russi dalle Coppe Europee, e subito è big match… o meglio, è subito derby. Alla Sinan Erdem Arena di Istanbul si affrontano l’Efes ed il Fenerbahce in quella che è la rivincita della finale della Coppa di Turchia. Ergin Ataman contro Sasha Djordjevic, Micic contro De Colo, la corazzata campione d’Europa contro i giallo-neri che cercano di ritornare in alto in un momento di difficoltà. Ultime settimane diversissime tra loro per le due squadre: l’Efes ha distrutto senza pietà il Maccabi, il Fener ha perso male nel Principato contro il Monaco.

Partita dai due volti quella disputata in casa dell’Efes, con i padroni di casa che dominano per larghissimi tratti prima di subire la rimonta furiosa di un Fenerbahce che ha il merito di esser sempre rimasto mentalmente dentro la partita ed il demerito di non aver giocato almeno 28′ all’altezza di un derby di Eurolega. Un match che conferma il cartello “lavori in corso” sopra la testa di Djordjevic e la lampadina tremendamente intermittente sopra Ergin Ataman. Alla fine – però – il successo va meritatamente alla squadra campione d’Europa con il punteggio di 84-79, capace di reagire quando il Fener è tornato a -1: un paio di missili firmati Beaubois-Larkin hanno ricacciato indietro i giallo-neri e sigillato il derby del Bosforo. Anche questa partita è storia: l’Efes stoppa ancora il Fener. Le chiavi del successo del team di Ataman sono: un super Micic ed ottima difesa del ferro nell’avvio fenomenale del team campione d’Europa, la coppia Pierre-Polonara come generatori di corrente giallo-neri e le magie di Beaubois e Larkin a chiudere i conti.

GIOIA EFES: BATTUTO IL FENER NEL DERBY D’EUROLEGA

Euroleague, Super Micic e difesa del ferro, Efes show

Avvio devastante dell’Efes di Ataman in questo derby del Bosforo, con Vasilije Micic a regalare spettacolo tra penetrazioni, triple e giocate di totale onnipotenza cestistica ed un Adrien Moerman devastante nel blindare il ferro in coppia con il solito Bryant Dunston (5 stoppate combinate). A fine partita Micic dirà 24 con 7/14 al tiro e 7/7 in lunetta e la difesa dell’Efes registrerà 7 stoppate date, numeri che non possono decisamente sfuggire e che meritano una nota di rilievo: il serbo si conferma in uno stato di forma straripante, mentre difensivamente Ataman ha decisamente incartato Djordjevic concedendogli pochi canestri semplici e difendendo con aggressività e decisione il proprio ferro, grazie all’attenzione mostrata dai lunghi. Non è certo una novità la voce “stoppata” di fianco al nome di Dunston, è quasi strano veder difendere con questa attenzione un Efes che ha raramente dato dimostrazione di esser capace di stritolare l’avversario. Una chiave importante considerando che il Fener poi raramente ha trovato il canestro da oltre l’arco nel primo tempo: coperta corta, cortissima per coach Djordjevic.

TIBOR PLEISS STOPPA GUDURIC

Pierre-Polonara i generatori giallo-neri

Se il derby del Bosforo non è finito in un no game è soprattutto grazie alle prove solidissime di Dyshawn Pierre ed Achille Polonara, i generatori giallo-neri nel momento di elettroencefalogramma piatto. La coppia che ha dato gioie alla Dinamo Sassari nel 2019 è stata – di fatto – la dinamo del Fenerbahce nella massima difficoltà del match, con l’Efes che ha toccato il +22 (49-27) nella terza frazione di gioco. Da quel momento in poi Pierre e Polonara hanno alzato il livello di gioco, di attenzione ed aggressività, trascinando i compagni ad un rientro che pareva decisamente una chimera in quel momento. E se alla coppia ex campionato italiano si è aggiunto – logicamente – il maestro francese De Colo nella terza frazione, meno atteso era il livello raggiunto da Sehmus Hazer, che ha realizzato punti (13) e guidato ottimamente (5 assist) il team di Djordjevic alla rimonta quasi completata in un ultima frazione che ha visto il francese in panchina.

PIERRE LOTTA CON LARKIN

Le magie di Beaubois e Larkin

Se già il terzo quarto aveva messo in allerta Ataman, l’ultima frazione ha confermato che i campioni d’Europa sono vulnerabili ed offrono spesso momenti di basket scollegato dalla realtà del momento, che dovrebbe dire tranquillità, fiducia e gioco corale. Nel momento di maggior difficoltà – però – è uscito il fin lì silente Rodrigue Beaubois, capace di tenere avanti ed a galla i suoi con una serie impressionante di punti tra triple e viaggi in lunetta: il francese dell’Efes a fine partita dirà ventello con 6/11 dal campo e 4/6 dall’arco, oltre ad un immacolato 4/4 dalla lunetta. A chiudere i conti ed a mettere l’ombrellino nel long drink ci pensa un pasticcione Shane Larkin: la guardia numero 0 di coach Ataman era 1/5 dall’arco fin lì e non stava certamente giocando una partita memorabile, ma il talento infinito fa la differenza ed ecco che dal cilindro estrae un coniglio che vale tre punti… ovviamente senza equilibrio del corpo e quasi senza guardare il canestro. Alla fine dei giochi sono entrate nuovamente le triple e l’Efes ha portato a casa la contesa.

LARKIN IN PALLEGGIO: LA SUA TRIPLA HA AFFONDATO IL FENER

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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