#17 PANATHINAIKOS (17) – 6W 17L
Se Kaunas è disperata, lo è pure Atene sponda “green”.
La miseria di 6 vittorie, un gioco mai decollato e tanti protagonisti ampiamente sotto lo standard atteso. Come da inizio stagione il solo Papagiannis sta garantendo un rendimento di livello.
La scelta di lasciare diversi giocatori alla nazionale, compreso lo stesso Papagiannis, più che un atto patriottico sembra essere la dimostrazione della resa definitiva. Un vantaggio concesso alla Stella Rossa in un momento delicato della stagione che francamente non comprendiamo, sebbene i serbi difficilmente saranno in lotta per qualcosa.
E proprio come a Kaunas, questo ultimo spicchio di stagione dovrà essere solamente la base per considerazioni future.
(2/18, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)
#16 BASKONIA (15) – 7W 17L
6 sconfitte consecutive dal nostro ultimo Power Ranking fanno sprofondare i baschi tra le ultimissime del torneo.
Come sottolineato a fine dicembre, con Ivanovic era 3/6, con Spahija 4/11: si è peggiorati, senza se e senza ma, confermando il dubbio che avevamo, ovvero che il problema non fosse l’allenatore, anzi.
Il peggior attacco (104,1 Offensive Rating) si accompagna alla second peggior difesa (114,8 DRAT): i numeri non mentono.
Squadra che non riesce a decollare in alcun modo e che ha ulteriormente peggiorato la situazione mancando la qualificazione alla Copa del Rey, dato drammatico per il prestigio basco.
Ora, più che in un’Eurolega ormai con poco senso, serve provarci per i Playoff spagnoli, per nulla scontati visto l’altissimo livello in Liga Endesa.
(3/18, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)
#15 ASVEL (10) – 9W 16L
Giudizio severo per le ripetute cadute ma altrettanto sospeso per via degli infortuni che hanno colpito una parte significativa del roster, non ultimo quell’Okobo che stava meravigliando tutta Europa.
Se è vero che non si è trovata nessuna alternativa valida agli assenti, lo è ancor di più il fatto che in determinate squadre sia pressochè impossibile parare questi colpi di sfortuna, poiché si parte da una base qualitativamente e quantitativamente inferiore rispetto alle big che hanno comunque un numero di giocatori di valore ben più elevato.
E’ un vero peccato poiché questo Asvel stava facendo vedere cose veramente interessanti.
L’infortunio di Okobo è stata la mazza finale.
(4/18, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)