La lavagnetta di ED #26: vertical pick and roll dell’Olympiacos

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Una delle grandi sorprese della stagione europea è senza dubbio l’Olympiacos, prossimo avversario dell’Olimpia. Oggi analizziamo il vertical pick and roll dei greci e la sua infinita serie di soluzioni

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Se da una parte le qualificazioni ai prossimi europei stanno per ripartire in questo weekend, anche la Turkish Airlines Euroleague riprende il suo cammino stagionale dopo la settimana riservata alle coppe nazionali. Dunque, anche l’Olimpia Milano fresca vincitrice della seconda Coppa Italia consecutiva ai danni questa volta della favola Tortona di coach Ramondino, è pronta a riassaggiare i massimi palcoscenici continentali con una sfida molto difficile.

Domani sera al Pireo, infatti, la squadra di coach Messina sarà opposta all’Olympiacos di coach Bartzokas, cercando di vendicare il -21 incassato proprio al Forum di Assago lo scorso 26 novembre 2021. In occasione della contesa di Atene di domani sera, Eurodevotion vi presenta una situazione di gioco che ha fatto male alla squadra meneghina proprio nel match d’andata: un set offensivo con un vertical pick and roll

Come si struttura l’attacco con vertical pick and roll?

La 26° lavagnetta stagionale è tutta dedicata ad una squadra e un team che insieme a Kazan e Monaco su tutte sta sovvertendo la lotta playoff stagionale. Gli ellenici biancorossi, infatti, sono al quarto posto in graduatoria in Turkish Airlines Euroelague, proprio alle spalle dell’Armani Milano, che dopo la vittoria in Coppa deve continuare a mostrare il suo valore anche in ambito continentale.

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Avversario decisamente da non sottovalutare, dunque, per la squadra di coach Messina, che nello scontro del forum non solo ha sofferto gli ATO di coach Bartzokas, bensì anche un gioco che all’apparenza sembra banale con l’utilizzo di un semplice vertical pick and roll centrale che ci fornisce BasketHead.

Il gioco si sviluppa con palla ricevuta in posto guardia dal 4 di ruolo e scambiata con un handoff in questa circostanza con Tyler Dorsey, giocatore dalle mani sapienti ed educate. Mentre riceve palla da hand-off, l’attacco dell’Oly non dà punti di riferimento muovendosi costantemente alla ricerca dello spazio migliore dove posizionarsi.

A questo punto arriva il vertical pick and roll improvviso con il big man Fall, che lascia sul posto il marcatore di Dorsey, in questo caso Devon hall incapace di passare in mezzo al blocco, aprendo così alla soluzione immediata del tiro da 3 punti realizzato con successo.

Come si difende il flusso del vertical pick and roll di Bartzokas?

Coach Messina sa bene quanto questa partita pesi e non poco per il cammino stagionale dell’Olimpia in Europa, e sa molto bene che all’andata questa partita sia, insieme a quella di Kazan, forse la disfatta più pesante dell’intera annata sin qui disputata.

Il 93-72 dell’andata al Forum è il risultato da cui ripartire per avere la meglio su questo Olympiacos

L’Olympiacos, come mostrato nelle nostre due lavagnette stagionali di Eurodevotion, è una squadra che in attacco si muove benissimo lontano dalla palla e con questi movimenti manda in confusione, o coglie impreparata qualsiasi difesa.

La divisione delle responsabilità, la gestione dei ritmi offensivi e il voler essere partecipi anche senza dare nell’occhio, ha reso il sistema dell’Oly abbastanza enigmatico ma soprattutto ostico da affrontare sin dall’inizio della stagione, e Milano deve controbattere con la stessa medicina: la comunicazione e la gestione difensiva che la contraddistingue.

Il gioco dell’Oly è un gioco di flusso: tutti toccano il pallone e al primo vertical pick and roll sanno già in che posizione mettersi e far lavorare di letture la difesa in maniera strategica, come se fosse una partita a scacchi. Milano sa bene che anche in base alle sue caratteristiche può farlo lo switch su quel pick and roll, ma anche facendo show sul piccolo e tornando velocemente sul lungo (lavoro che Hines fa egregiamente da una vita) può essere l’arma vincente in difesa su questo gioco qui.

L’altra cosa fondamentale è la pressione sulla palla. Una difesa pigra e incapace di fare le proprie cose al primo “imprevisto” possibile manda all’aria qualsiasi piano partita possibile. Su questo gioco offensivo Dorsey e Sloukas sono le minacce principali. Solo lavorando di comunicazione e di capacità di reazione si ferma il flusso offensivo dell’Oly.

Per una partita importante ci vuole l’atteggiamento dei campioni. Tutto il roster meneghino e coach Messina lo sa e c’è bisogno assolutamente dell’Olimpia delle grandi occasioni.

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