La Venezia d’Eurocup è da impazzire, demolita la corazzata e capolista Gran Canaria al Taliercio

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Tornare in Eurocup per dimenticare la pessima uscita casalinga in LBA contro Varese di domenica, tornarci per mostrare quello che – probabilmente – è il lato “giusto” della squadra, tornarci per continuare il trend di fiducia totale che la Coppa sta regalando agli oro-granata dopo il successo con Ulm ed il capolavoro esterno con Buducnost. Il Taliercio è il teatro di quello che è il big match settimanale, ossia il recupero del nono turno del gruppo B tra Reyer Venezia e Gran Canaria. Un palazzetto – però – violato già 3 volte in questa Eurocup: Bursaspor, Valencia e Bourg hanno messo al tappeto la squadra veneta tra le mura amiche. Ora, per continuare la corsa, serve alzare le barricate, serrare le fila e blindare a doppia mandata il catino, già teatro di mille battaglie, a partire dal match con i canarini. Gli spagnoli si presentano al match di Venezia con un successo in Liga ACB contro Fuenlabrada ma con l’incognita tenuta: il covid ha – infatti – picchiato duro sui ragazzi di coach Porfi Fisac con tante positività nell’ultimo periodo. Un big match che potrebbe quasi chiudere la questione primo posto in caso di successo “giallo” o riaprire totalmente il discorso terzo posto se a vincere dovesse essere la squadra veneziana.

WALTER DE RAFFAELE CATECHIZZA I SUOI RAGAZZI

Il partitazo del Taliercio premia una superlativa Reyer Venezia, che affonda la corazzata e capolista Gran Canaria dopo 40′ letteralmente dominati: 77-59 il risultato del recupero del nono turno di Eurocup. Con questo successo gli oro-granata salgono a 7 w e 5 l, mentre gli spagnoli restano a 9 vittorie e 3 ko. Una Reyer che davvero offre una metamorfosi incredibile tra campionato ed Eurocup, passando da Mr Hyde a Dr Jekyll nel giro di 48 ore: terzultima in Italia, ad un passo dal terzo posto in Europa. E se l’ultima volta al Taliercio con una spagnola era finita tremendamente male, oggi il catino lagunare ha assistito ad un knock out dei suoi ragazzi alla capolista. Tre indizi fanno una prova nelle logiche della pallacanestro, quindi la domanda sorge spontanea: la squadra di Walter De Raffaele può davvero dare fastidio a tutte in questo torneo? Lo diranno i prossimi turni, ma intanto in archivio va un successo stellare. Le chiavi di questa debacle canarina sono: difesa di alta qualità, triple e lucidità ed – a chiudere – la prova di squadra di Venezia.

SANDERS ATTACCA ENNIS: FONDAMENTALE L’ESTERNO

Difesa di alta qualità

Un partitazo quello della Reyer Venezia, capace di asfaltare senza pietà la capolista Gran Canaria: 25 palle perse (12 di media in Eurocup) e 59 punti segnati (più di 80 di media nel torneo) i due numeri incontrovertibili per i canarini, affondati al Taliercio senza appello. I due dati che offrono le statistiche – però – sono causati da quella che è stata una difesa di alta qualità degli oro-granata, basti pensare alle briciole lasciate agli esterni di coach Porfi Fisac: Dylan Ennis era lo spauracchio più importante per la Reyer ed è stato lasciato a 4 punti, 3 rimbalzi ed un eloquente 0/5 dal campo. L’esterno dal triplo passaporto viaggiava a 15 punti di media, ma è in buona compagnia nella sua serata horror: con lui resta decisamente fuori partita un fuoriclasse come Nicolas Brussino (oltre il 40% da 3 in stagione d’Eurocup) e non è da meno anche il metronomo francese Andrew Albicy, che chiude con 6 punti e 5 assist, ma anche tanta, tantissima confusione nella metà campo offensiva. Il lavoro degli esterni veneziani sui pari ruolo spagnoli è stato fondamentale, come spiegato anche da coach De Raffaele nel post gara: “sia Ennis che Albicy sono due giocatori molto importanti, Albicy per creare ed Ennis come finalizzatore. Credo che tutti gli esterni abbiano fatto un grande lavoro, avevamo deciso di lasciare eventualmente più spazio dentro a Pustovyi e Diop ed hanno fatto fatica nel servirli, ma una delle chiavi è stata alternare le difese, cosa che ha tolto fluidità ad una squadra che viaggia ad 80 punti, corre in contropiede… il fatto di spezzargli il gioco ha dato l’inerzia a noi per controllare l’attacco.”

ALBICY BRACCATO: FUORI FASE IL FRANCESE

Triple e lucidità

La Reyer Venezia in questa Eurocup viaggiava con il 33% dall’arco e Gran Canaria con il 43%. Nella serata da impazzire del Taliercio i dati – però – si sono invertiti: 43% da 3 per gli oro-granata, 33% per i gialli. Certo, limitare la vittoria veneziana a questo dato è molto riduttivo, ma è innegabile che segnare con buona continuità da lontano offre molte più possibilità di tagliare il traguardo a braccia alzate. 2/2 per Daye, 2/4 per Vitali, 3/5 per De Nicolao ed ecco che il giochino è fatto. Nella complessità dei 40 minuti – però – Venezia ha sempre ricacciato indietro il team di Porfi Fisac senza tanto batter ciglio e senza tantissime discussioni: dai canestri di Bramos al canestro+antisportivo di Watt, alle zingarate di un ottimo Sanders, sono tanti i momenti che hanno affondato i canarini. Il tutto – certamente – è facilmente riassumibile con il termine lucidità.

MIKE BRAMOS AL TIRO: PROVA SOLIDA DEL CAPITANO

Prova di squadra

Una prova di squadra straripante quella degli oro-granata, non tanto per il numero di assist messi a referto (11 soltanto), ma per i 5 giocatori in doppia cifra (Bramos, De Nicolao e Watt con 11, Sanders con 13 e Vitali con 11) e per quello che è stato l’atteggiamento in campo dei giocatori continuamente ruotati da un Walter De Raffaele che ha gestito al meglio i suoi 9 giocatori a disposizione (Mazzola nei 12 per onor di firma). Quella di Venezia è stata una grandissima prova di squadra, come sottolinea De Raffaele: “L’obiettivo era limitare gli esterni rischiando qualcosa su Pustovyi, ma Jeff, Mitch e Marty sono sempre stati a trequarti con un anticipo sempre netto, è stata l’attitudine mentale diversa, invece di stare un passo indietro tutti hanno fatto un passo avanti, quando c’era una palla per terra tutti si sono buttati, la differenza è tutta lì, il desiderio di portarla via, di ribellarsi, dobbiamo continuare, fare pochi discorsi, lavorare con grande umiltà prendendoci le critiche che arrivano ed i plausi se ci saranno, poi i conti si fanno alla fine.” Come ha detto il coach livornese, è stato un uno per tutti, tutti per uno questo degli oro-granata, con il risultato che poi tutti hanno visto: 77-59, no-game e capolista asfaltata in una nottata da impazzire per una Reyer Venezia fantastica.

MICHELE VITALI ESULTA: VENEZIA FERMA LA CAPOLISTA GRAN CANARIA

Le parole di Porfi Fisac

Lapidario il commento del coach di Gran Canaria dopo la debacle del Taliercio contro una Reyer Venezia straripante: “Venezia ha giocato meglio, noi non ci siamo presentati in campo. Entrambe le squadre avevano delle assenze, non può essere una scusa l’assenza di Slaughter. Venezia ha giocato meglio di noi in tutto, dall’energia alle triple ai rimbalzi, ha fatto una grande gara la Reyer. Congratulazioni.”

PORFI FISAC PENSIEROSO: TRAVOLTA GRAN CANARIA DA VENEZIA

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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