Copa del Rey #2 | La storia nelle curiosità

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Copa del Rey al via domani sera con i primi due quarti di finale. Il nostro viaggio in diverse curiosità che sono parte della storia della competizione.

La portata della manifestazione è di assoluto rilievo. Sono attesi almeno 7000 tifosi in viaggio da tutta la penisola iberica per la 4 giorni di Granada. Eventi, MiniCopa, Fan Zone, intrattenimento musicale: c’è tutto nel weekend andaluso che assegnerà il primo trofeo 2022 del basket spagnolo.

Dopo avervi parlato dei record storici, abbiamo fatto un breve viaggio tra diverse curiosità che sono parte della storia della fase finale di Copa del Rey.

La prima finale si disputò nel 1933, quando il Rayo superò il Real col punteggio di 21-11. Il primo score “over 50” è del Real, che batté la Joventut 56-41 nel 1954. Il primo centello arrivò nel 1962, sempre a firma madrilena: 102-62 sul Nautico.

130 i punti del Barça nella finale del 1979, massimo di sempre, superando il Tempus fermo a 113. Ancora i catalani a quota 110 nel 1987, sconfiggendo la Penya che ne mise a 102. Dal 1988 il centello è arrivato una sola volta, nel 2009 a firma Tau, campione ai danni di Malaga col punteggio di 100-98.

Tra il 2014 ed il 2019 gli scarti della finale sono stati rispettivamente 1, 6, 4, 2, 2 ed 1 punto. Real sempre presente, Barcellona in 4 di queste gare, poi una presenza a testa per Valencia e Granca.

28 titoli Real, 26 quelli del Barça. Tra le presenti a Granada 8 successi della Joventut, 1 di Valencia e Manresa. Queste ultime prima del nuovo millennio, 1998 e 1996.

Il Real ha 83 partecipazioni consecutiva alla Copa, dal 1940, con 39 fasi finali su 39. Anche il Barça dice 39 su 39 in tema di fasi finali, ma è presente in Copa ininterrottamente da 56 edizioni (1966).

Qualitativamente impressionante la lista degli MVP dal 1990. Tra gli altri John Pinone (culto puro), Joe Arlauckas, Velimir Perasovic, Pablo Laso, Pau Gasol, Dejan Tomasevic, Dejan Bodiroga, Rudy Fernandez, Jorge Garbajosa, Pablo Prigioni, Mirza Teletovic, Fran Vazquez, Alan Anderson, Sergi Llull, Pete Mickeal, Nikola Mirotic, Gustavo Ayon, Thomas Heurtel, Facundo Campazzo e Cory Higgins.

Rudy e Llull sono i più titolati in campo, con 6 successi tutti nell’era Laso. Ante Tomic (Joventut) proverà a diventare il terzo della storia a vincere con tre maglie diverse, dopo Real e Barça. Ci sono riusciti solo Eduardo Kucharski (Laietà, Barça e Joventut) e Alfonso Martinez (4 squadre diverse: Real, Barça, Picadero e Joventut).

Nikola Mirotic è in serie aperta di 3 finali vinte. La perse, in “blanco”, nel 2011, poi 3 successi.

Manresa e Breogan sono le uniche partecipanti che non hanno a roster alcun precedente vincitore di Copa del Rey. Valencia (Claver), Murcia (Lima) e Tenerife (Huertas) ne hanno uno.

Pablo Laso è il più vincente dei Coach presenti. 11 partecipazioni e 6 titoli. Sarunas Jasikevicius è imbattuto: 3 gare vinte ed un titolo, ma anche una sola partecipazione. Pedro Martinez (Manresa) l’ha giocata 11 volte, Txus Vidorreta (Tenerife) 8, Sito Alonso (Murcia) 6, Carles Duran (Badalona) 3, Joan Penarroya (Valencia) 2, Veljko Mrsic (Breogan) 1: per tutti questi “entrenadores” sarebbe la prima volta. Sono 80 i Coach che hanno allenato durante la fase finale di Copa nella storia.

Granada, sede di queste finali, ha ospitato nel 1997 la prima edizione della formula Final 8. MVP di allora? Pablo Laso in maglia Taugres.

Non essendoci una squadra locale, non si parlerà della famosa “maldicion del anfitrion”, che compie 20 anni. L’ultima squadra di casa a vincere nella propria arena fu il Tau del 2002: prima solo Zaragoza nel 1984, esordio della formula KO. Entrambe contro il Barcellona.

4 allenatori hanno giocato la fase finale anche come giocatori: Laso, Jasi, Penarroya e Mrsic. I primi due hanno già vinto sia in canotta che in giacca e cravatta, mentre Penarroya, campione nel 1996, potrebbe diventare il decimo in questa speciale statistica. Gli altri? Cliffor Luyk, Lolo Sainz, Eduardo Kucharski, Fernando Font, Freddy Borras, Ignacio Pinedo e Velimir Perasovic.

Il Breogan è la terza squadra della storia che nell’attuale formato gioca le finali nell’anno dopo essere stato promosso dalla seconda divisione. Fuenlabrada 1999 e Bilbao 2020 le altre due.

Murcia partecipa per la prima volta alla fase finale per merito sportivo. Nel 1996 raggiunse la semifinale ma era presente come squadra ospitante.

Tenerife gioca la sesta edizione consecutiva quando si celebrano i 70 anni dalla prima partecipazione di una squadra “canaria”. Il primo club isolano presente fu il Canarias de Madrid, squadra di studenti delle Canarie che giocò nel 1947 la allora “Copa del Generalismo”. Arrivarono in finale, allenati da Jacinto Ardevinez, poi Coach del Real e della nazionale, sconfitti solo dal Barça del mitico Eduardo Kucharski.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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