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Euroleague Weekly, la settimana di Turkish Airlines Euroleague in 10 flash.
Il Fenerbahçe non si ferma. Dopo aver vinto con grande merito a Milano, fa a pezzi anche il Real Madrid ed oggi vede i Playoff con maggior certezze. da inizio dicembre ha perso solo 1 volta, contro l’Asvel, il resto sono 9 vittorie. 12/10 con 4 recuperi da giocare: il 27/2 sul campo della Stella Rossa e poi con le due tedesche in casa e con il Maccabi fuori ancora da fissare in calendario.
E proprio Milano, penultima vittima dei turchi, trova una serata tranquilla e dominante, ma soprattutto da 89 punti, massimo stagionale. Va sottolineato il punteggio, poiché è solo la quarta volta, sempre vincente, in stagione che si va oltre la fatidica quota 80. Baskonia, Alba, Maccabi e Cska le quattro rivali superate con un “ottantello”.
Monaco…. ma noooo!!!! Occasione d’oro sprecata contro uno Zalgiris che fa il suo, e lo fa meglio avendo a disposizione Lauvergne e Nebo pur restando squadra di basso profilo. I monegaschi potevano iniziare la rincorsa verso il sogno Playoff, invece si sono fermati ad una manciata di possessi inguardabili dall’80-74 in poi. Ora altri due impegni casalinghi, ma poi Barça, Efes e Cska ed allora le cose saranno un po’ più complicate.
Se Monaco non ride, Kazan piange. Ok l’assenza di Lorenzo Brown in un roster che resta comunque corto, tuttavia le due L contro Alba e Stella rischiano di gettare al vento un percorso che era diventato interessantissimo. Letale quanto accaduto dopo il vantaggio 71-69, che non era decisivo, ma che è stato seguito da un 9-0 serbo in meno di tre minuti dovuto a frenesia e confusione. Flop di Canaan: “rookie wall”? Benissimo Spissu, ma purtroppo è “losing effort”.
Kostas Sloukas è un campione ed i campioni fanno queste cose. La finta, più della tripla in sé, è straordinaria. Con lui in queste condizioni è Olympiacos da corsa, senza è un’altra squadra. Intanto Vezenkov è “partner in crime” che si conferma di livello.
L’Efes non riesce a convincere, restando lontanissimo da quello campione. Vasa Micic prosegue la sua personalissima guerra coi ferri dall’arco: 18/77 (23,37%) nelle ultime 14 gare, 20,9% se consideriamo le ultime 8. Aveva cominciato 21/44 (47,7%) nelle prime 7 (Round 9). La cosa peggiore? Il rendimento dell’Efes è rimasto comunque ondivago in ognuno di questi periodi, per assurdo migliorando da quando il serbo non la mette più…
Con le W esterne di Zalgiris e Pana si cancella lo “0” nella casella dei successi in trasferta per le uniche due squadre ancora a secco in stagione.
9 successi in 10 “clàsicos” per il Barça, escludendo solo le due finali di Supercopa appannaggio madrileno. E’ quanto succede dal momento in cui Saras allena il Barça. Gli indizi cominciano ad essere un po’ troppi. Se poi pensiamo che anche a settembre, a Tenerife, i blaugrana hanno sì perso, ma comunque avanti 63-44, un bel «Real, che succede?» ci sta propio tutto.
Con la W di venerdì sera Jasikevicus appaia Obradovic come unico Coach ad aver battuto Laso 4 volte di fila dall’esordio dell’allenatore in Eurolega. Zele e Saras, le famose similitudini…
Nel Round 26 hanno vinto Zalgiris, Pana, Alba e Stella Rossa, ovvero ultima, penultima, quindidicesima e tredicesima in classifica. Considerando che il Pana giocava contro la quattordicesima, si tratta di un 80% di successi per 4 delle ultime 6 della pista. Solo il Baskonia ha evitato il 100%. Queste gare contro le squadre ormai senza speranze Playoff saranno ancora una volta decisive per la corsa alla qualificazione e per la griglia della postseason. E’ sempre stato così e molto più determinante dei cosiddetti scontri diretti.
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