La lavagnetta di ED #25: il fake UCLA di Neven Spahija

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Dopo il vittorioso recupero in terra lituana contro lo Zalgiris, il calendario offre all’Olimpia Milano un’ennesima preziosa occasione in ottica classifica, mettendole davanti un Baskonia (di cui vi racconteremo il fake UCLA) che quest’anno è in chiara difficoltà dal punto di vista del gioco e dei risultati. Insomma, ancora una chance per allungare sulle inseguitrici e difendere il terzo posto dagli assalti di chi vuole insidiare da dietro. Una partita, oggettivamente, che non va sbagliata.

Il Baskonia, dal canto suo, con un record di 7-16 esattamente speculare a quello milanese, occupa il terzultimo posto in graduatoria ed è ben lontano dal ruolo di mina vagante cui ci aveva abituato nelle scorse stagioni. A nulla è valso l’avvicendamento in panchina tra Dusko Ivanovic e Neven Spahija. Nonostante questo, qualche acuto c’è comunque stato, perciò bisogna prestare attenzione, anche dal punto di vista tattico. Addentriamoci dunque, con l’assistenza di BasketHead, in questa azione di fake UCLA.

Come funziona: il fake UCLA di Neven Spahija

Un’esecuzione di fake UCLA seguita da pick del roll del Baskonia

Innanzitutto. Le azioni di UCLA consistono in un blocco cieco verticale (parallelo alle linee laterali) settato per un giocatore che ha appena passato la palla. Di norma, viene piazzato dai lunghi per il playmaker dopo il passaggio di ingresso del gioco. In questo caso si parla di fake UCLA, quindi di uno UCLA screen solo fintato, che porta in realtà ad altro.

Nel video (tratto dalla sfida casalinga contro la Stella Rossa) vediamo Lamar Peters condurre la palla nella fascia centrale e aprire in corsa per Rokas Giedraitis, che si trova sulla proiezione dell’ala sinistra. Subito dopo aver passato la palla, Peters sprinta verso Simone Fontecchio, di cui sembra sfruttare, appunto, uno UCLA screen. La pointguard americana, in realtà, finge solo di andare su quel blocco e, immediatamente, torna sui propri passi prendendo un grande vantaggio di spazio, aiutato anche da Fontecchio che gira saggiamente l’angolo di blocco nella nuova direzione.

A questo punto Peters ha spazio per farsi restituire la palla da Giedraitis in punta. Mentre il numero uno sta ricevendo la sfera gli corre incontro Steven Enoch, pronto a giocare un pick and roll dinamico all’interno del flusso. La difesa gioca un contenimento alto, in cui Ognjen Kuzmic sta però nella terra di nessuno. Il lato debole non rompe, al contempo, il roll di Enoch, che può quindi ricevere indisturbato e affondare due mani nel ferro.

Ovviamente questa semplice giocata ha modo di concretizzarsi se si sfrutta bene il vantaggio creato dalla situazione di fake UCLA, pensata evidentemente per sorprendere la difesa. Semplice, ma efficace.

Come si batte: il fake UCLA di Neven Spahija

Se si trovasse davanti una giocata di questo tipo, la difesa milanese avrebbe l’assoluta necessità di sapere che si tratta di uno UCLA screen soltanto fintato, che porterà l’attaccante che dovrebbe sfruttarlo a ripercorrere la strada al contrario.

Proprio per questo motivo, vogliamo mantenere il contatto fisico con il Peters della situazione: non vogliamo che si generi un grosso vantaggio di tempo e spazio prima del pick and roll centrale. Evitiamo dunque sicuramente di passare in quarta sul fake UCLA, ma anche di passare in mezzo. Così facendo, infatti, non solo perdiamo contatto con l’attaccante, ma ci esponiamo anche più facilmente al ri-blocco che nel video esegue Fontecchio.

Scegliamo di inseguire, per spingere l’attaccante a sfruttare quel blocco e ricciolare a canestro, piuttosto che tornare indietro. E, anche se il Baskonia cercasse in ogni caso il pick and roll, saremmo pronti a restare accoppiati con la pointguard e a spingerla più lontana possibile dalla linea dei tre punti, permettendoci quindi di passare anche in mezzo su un pick and roll giocato a nove metri dal ferro, senza perdere un rollante efficace come Enoch.

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