Kevin Punter: Il Partizan una scelta di motivazione. A Milano esempi straordinari

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Kevin Punter è stato ospite del podcast di Eurolega “The Crossover”, gestito come sempre magistralmente da Joe Arlauckas.

“The Crossover”, podcast di Eurolega condotto da Joe Arlauckas ha fatto un’eccezione e per la prima volta nella storia ha avuto come ospite un giocatore proveniente dalla 7 Days Eurocup, rispetto agli abituali profili di Turkish Airlines Euroleague.

Kevin Punter, straordinario protagonista della cavalcata milanese verso Colonia, nonché autore del famoso tiro che ha separato i meneghini dalla finale continentale, ha ripercorso tutta la sua carriera.

Kevin Punter

Dopo aver rilevato diverse cose in comune con la guardia del Partizan, a partire dall’essere stati allenati da Obradovic, Arlauckas è entrato nei dettagli della carriera del newyorchese, partendo dalle difficoltà accademiche che hanno rischiato di interrompere il sogno di giocare a basket.

Arrivata la prima offerta dall’Europa, c’è un grande problema…

«Non avevo il passaporto! La squadra voleva una risposta in 48 ore e non sapevo cosa fare. Alla fine, col mio agente siamo riusciti ad avere un passaporto in modo più rapido ed ho firmato, cominciando un nuovo capitolo della mia vita».

Grecia, Belgio, Polonia ed Italia prima di esordire in Eurolega con l’Olympiacos. C’era David Blatt in panchina, purtroppo costretto alle dimissioni repentine per motivi di salute. Quei 31 minuti dell’esordio rimasero un ricordo. Col cambio di Coach le cose svoltarono in senso negativo …

«Piano piano uscivo dalle rotazioni, sono arrivati due nuovi giocatori… Si sa come vanno le cose, gli allenatori hanno visioni diverse, il basket è così».

«Ancora una volta mi trovai di fronte ai cattivi pensieri derivanti dalle voci: “non è un giocatore di Eurolega” dicevano, sono stati due mesi complicati».

Ma proprio in quel momento arriva la chiamata del suo ex Coach all’AEK, Dragan Sakota, così Punter passa alla Stella Rossa e lì inizia una crescita senza sosta. 15,9 punti di media col 48,3% dall’arco in 12 gare giocate coi serbi.

Kevin Punter

Non passa inosservato agli occhi di Ettore Messina che lo vuole per le rinnovate ambizioni della sua Olimpia, al fianco di campioni del calibro di Datome, Hines e Delaney, tutti arrivi di quell’estate.

«E’ stato fantastico quanto ho appreso dalla quotidianità con quei ragazzi. Loro danno tutto ogni giorno ed io mi sono messo ad imparare con umiltà, cercando di chiedere consigli a tutti. Lavoro ogni giorno così, è la mia mentalità».

Da ultimo arrivato a titolare fisso in una delle migliori squadre della competizione. 14,3 di media, 23 in quella semifinale del maledetto ultimo tiro col Barça. Punter fuori, Higgins dentro, catalani in finale.

Il Punto di Toni Cappellari

Tutto sembrava portare ad un rinnovo naturale per ridare l’assalto al massimo trofeo continentale ed invece arriva la firma col Partizan del più grande allenatore europeo (solo?) di sempre…

«Sono uno che ha sempre bisogno di motivazioni nuove. E’ stato così negli ultimi sei anni e voglio che sia sempre così».

«La prima cosa che ho chiesto ad Obradovic è stata “Che progetti abbiamo? Dove vogliamo arrivare?”. La risposta è stata chiara: “Tornare in Eurolega e vogliamo farlo ora”. Inutile aggiungere qualcosa a questa storia…»

Questo è solo un estratto del podcast completo che trovate qui di seguito in cui vengono approfonditi tantissimi aspetti della vita di un giocatore che non smette di crescere e di inseguire sogni che tanti ritenevano per lui semplicemente impossibili.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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