Turno numero 13 di Eurocup per la Reyer Venezia che si trova a giocare una partita chiave per il prosieguo del cammino contro il Buducnost in terra Montenegrina. Nel match di andata giocato al Taliercio si imposero gli oro-granata 72-67 al termine di un match combattutissimo, a tratti spigoloso e con difese di altissimo livello. Da quel match – però – sembra passata una vita: i lagunari hanno rivoluzionato per buona parte il roster liberando Charalampopoulos e Phillip, a favore di Theodore e Morgan. I montenegrini hanno aggiunto un esterno realizzatore come Perry ma hanno perso Wiley, finito al Real Betis: momento non buono per gli uomini di coach Dzikic nonostante il successo di Bologna, in casa sono arrivate prestazioni scialbe anche a causa del covid che ha imperversato nel team.
Nel match della Sportski centar Moraca la Reyer Venezia ha affondato il Buducnost con una partita totalmente autoritaria e vissuta in vantaggio per tutti e 40 i minuti di gioco, toccando la doppia cifra di vantaggio già dopo 3′. Il finale del match valido per il turno numero 13 di Eurocup è 72-82, con gli ospiti che hanno dominato i montenegrini grazie alle giocate offensive di un Jordan Theodore ispiratissimo, ad una fase difensiva a tratti perfetta ed alla grande lucidità finale, vincendo di forza. Nel torneo i montenegrini hanno uno score di 8 w e 5 l, mentre gli italiani hanno 2 turni da recuperare ed una classifica da 6 vittorie e 5 ko. Le chiavi del match sono flusso e lucidità offensivi, solidità difensiva ed il controllo dei rimbalzi.
Flusso e lucidità offensivi
La partita del tredicesimo turno di Eurocup tra Buducnost e Reyer Venezia si è sviluppata su due binari per quanto riguarda la fase offensiva, tra il flusso dei primi 20 minuti ed i canestri di grande lucidità messi a referto nel finale. Un avvio di partita totalmente di marca oro-granata con Jordan Theodore ad impazzare ed a trascinare i compagni alla fuga che poi – di fatto – è stata quella buona, con tanti canestri facili grazie ad un’energia decisamente differente. Controllo delle operazioni totale per gli oro-granata, che hanno giocato una pallacanestro molto fluida, di movimento e di canestri di grande personalità: un ritmo, un dinamismo ed un flusso che raramente i ragazzi di coach Walter De Raffaele hanno mostrato nel corso di questa stagione. Potrebbe essere presto per parlare di svolta, ma la Reyer ha dato conferma di quanto visto contro i tedeschi di Ulm la settimana scorsa ed ha controllato senza gravi difficoltà la partita. Impensabile vincere di 20 in terra montenegrina, ma ecco che nel momento di massima difficoltà è uscita la lucidità dei campioni di Venezia: le triple di Bramos e Daye hanno messo in ginocchio i ragazzi di Dzikic, precipitati nuovamente a -16 e definitivamente affondati in un finale gestito lucidamente e senza difficoltà ulteriori.
Solidità difensiva
Se Venezia ha strappato i 2 punti in casa del Buducnost in uno dei campi più difficili di questo torneo è sicuramente merito di una difesa che per quasi tutti e 40 i minuti ha asfissiato i montenegrini. I 27 punti concessi ai ragazzi di Dzikic nelle prime due frazioni descrivono al meglio la fase difensiva solidissima degli oro-granata, sempre sul pezzo, concentrati e determinati nel non lasciare niente di comodo e facile ai padroni di casa. Dal canto suo il Buducnost ha cercato la scossa con delle giocate estemporanee di Perry per rilanciarsi, ma il muro dei ragazzi di De Raffaele ha retto alla grande, tra difese a zona alternate a difese a uomo nel corso della singola azione. Una battaglia di intensità ed agonismo in cui emerge la compattezza veneta tra le stoppate del rientrante Watt ed i recuperi di un fondamentale Brooks. Nella seconda parte di gara i montenegrini hanno trovato di più la via del canestro (45 punti segnati) e difeso meglio, ma si sono incartati contro la ragnatela veneta nel momento del massimo sforzo.
Controllo dei rimbalzi
Lo aveva anticipato Gianluca Tucci nell’immediato pre-gara: per restare in partita in Eurocup sul campo del Buducnost la Reyer Venezia doveva controllare i rimbalzi e giocare con grande presenza fisica nelle due aree. Detto-fatto, gli oro-granata hanno controllato il ritmo della partita fin dal principio grazie ad un predominio abbastanza evidente a rimbalzo (31-22 a fine match) ed ad un’intensità elevatissima sotto le plance, tra rimbalzi difensivi e preziosi extra possessi guadagnati da Bramos nei momenti caldi. Gli aiuti fin sotto il ferro di un eccellente Brooks, le carambole catturate da Echodas e Watt ed i recuperi degli esterni hanno chiuso ogni facile assalto al vetro di Perry, Cobbs e Seeley (22 punti e 9/21 dal campo in 3), con il solo Micov e Reed capaci di creare pericolosità nei pressi del ferro veneziano.
Un successo fondamentale per la Reyer Venezia in questa Eurocup, con il duplice scontro diretto vinto contro il Buducnost ed una classifica che ora si fa sicuramente più interessante di qualche settimana fa.
Rispondi