Eurocup weekly #12: le triple di Willis, la gara dell’ex di Cummings e l’alleluia della Reyer

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Altro giro, altra corsa, dodicesimo EuroCup weekly della stagione. Stiamo assistendo all’EuroCup più avvincente della storia.

C’è voluto un tempo supplementare per decretare la regina del girone. Una partita in equilibrio dal primo al quarantacinquesimo minuto, un derby di Spagna, un incontro tra le squadre, insieme a Badalona (tre spagnole), migliori di questa avvincente EuroCup. Gran Canaria sconfigge Valencia 91-90, trascinata dal suo leader Slaughter; l’americano, che conserva un sorriso che sembra fissato con la biacca e un’espressione senza anima, torna ai livelli della scorsa stagione e conclude il big match con 23 punti.

Ci sono stagioni che vorresti che finissero subito. Sembra che questo sia il sentimento che provi quest’anno Trento in Europa; un sentimento di scoramento per una stagione mai decollata e che non da più l’impressione di poter essere ripresa. Gli uomini di Lele Molin cadono malamente anche in Lituania contro il Lietkabelis. Il killer dei trentini è l’ex Venezia Orelik.

La grande prestazione di un ex Trento, Jacorey Williams, non riesce ad evitare la sconfitta alla sua Bourg in quel di Patrasso. 25 punti e 6 rimbalzi non servono ai francesi relegati sempre nei bassifondi del girone B.

79% da due, questa l’incredibile percentuale al tiro di Lubiana nel bombardamento nei confronti dei turchi del Bursapoor. Gli sloveni, conosciuti per essere una squadra che abusa spesso e volentieri nel tiro dalla lunga, sono semplicemente perfetti, puliti, limpidi. Vincono lo scontro diretto per abbandonare le ultime due posizioni ed entrano in piena zona playoff.

Ambrugo si presenta nel principato di Andorra senza il suo leader tecnico Caleb Homesley. No problem, ci pensa Jaylon Brown; il play tascabile dei tedeschi sforna la prestazione dell’anno: 32 punti, 7/15 da tre (coach Casalini potrebbe cadere dalla sedia leggendo il numero di tentativi di un solo giocatore dalla lunga distanza) e 6 assist. Grazie al suo regista Amburgo sbanca Andorra e la classifica del girone A continua a stringersi dal quinto all’ottavo posto.

L’abbiamo detto e ripetuto, nel basket moderno se non segni dalla lunga distanza soccombi. La Virtus per lunghi tratti della gara resiste, barcolla, ondeggia, cade, resiste e rientra grazie al duo transalpino Jaiteh/Cordinier, ma alla lunga l’imprecisione al tiro da tre (4/26) e le troppe assenze (Teodosic, Hervey, Belinelli e Sampson), offrono ai bianconeri un’altra sconfitta dura da digerire. Mercoledi per i bolognesi arriva l’importante trasferta di Valencia; si spera di recuperare i quattro assenti e di poter contare ancora sul motto “Libertè, Egalitè, Cordinier et Jaiteh”

Il Buducnost dopo due pesanti sconfitte ritrova il sorriso che regala il secondo posto insieme a Valencia. I montenegrini ringraziano Popovic (23 punti, 5/8 da tre) ed il viaggiatore Cobbs, autore del canestro decisivo.

Alleluia Alleluia Reyer: i veneti scacciano la tormenta di venti contrari e vincono una partita contro una delle squadre più in forma della competizione (ULM), oltre ad ottenere una vittoria importante per la classifica – contro una diretta concorrente per i primi cinque posti – incassano una bella adrenalina morale. La crisi di Venezia, sia in campionato che in Eurocup, iniziava a diventare davvero preoccupante. Adesso si attende la conferma.

Cummings e la classica partita dell’ex. L’esperto giocatore dei parigini, l’anno scorso in Russia con la canotta di Kuban insieme al virtussino Hervey, disputa la classica partita dell’ex: 20 punti, 9 rimbalzi, 9 assist ed i canestri che fanno scolare la pasta ai francesi, naturalmente scotta per rispettare le ingiuriose abitudini locali. Kuban si presenta in Francia con numerose assenze, a referto vanno soltanto otto giocatori, tra cui tre giovani interessanti dal pallidume madreperlaceo. Ciò non toglie meriti ai Metropolitans.

I 51 punti di Badalona nel secondo tempo e le triple di Willis, Paul e Vives devastano il Partizan e portano la palma del primo posto sulla via della catalogna neroverde. Il Partizan, a lungo in controllo della partita, si fa abbattare da un rush di triple in grado di abbattere un toro.

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