La lavagnetta di ED #23: un handoff per tiratori del Fener

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Due squadre in buona forma, ma con necessità di classifica differenti, si affrontano domani sera al Mediolanum Forum. Parliamo dell’Olimpia Milano, vincente anche a Belgrado grazie alla solita straordinaria difesa (una delle migliori, se non la migliore, di sempre dell’era Euroleague) e del Fenerbahce, che ha avuto la meglio sull’ASVEL. Prima di introdurre l’argomento handoff, urge ricordare che all’andata i turchi, ai tempi ancora dotati di Nando De Colo e Jan Vesely, furono spazzati via da una mostruosa prova difensiva milanese, tradottasi con i soli 43 punti segnati dai gialloblù.

La gara è importante, perché entrambe hanno l’occasione di proseguire le rispettive strisce di successi. Il Fener ha bisogno di una vittoria per rincorrere la zona playoff, mentre Milano può continuare a difendere il proprio terzo posto solitario, anche in attesa di recuperare lo scontro diretto con lo Zenit, e a inseguire la seconda piazza del Barcellona. Ora, con il contributo di Enis Hatipoglou, studiamo come coach Sasha Djordjevic attiva i propri tiratori tramite gli handoff.

Come funziona: l’handoff per tiratori del Fener

Qui Marko Guduric sfrutta un handoff per tirare subito

Intanto, come già abbiamo avuto modo di apprendere, gli handoff altro non sono che passaggi consegnati utilizzati non in maniera passiva, ma per costruire un vero e proprio vantaggio, o per mantenerne e dilatarne uno già creato. Di fatto, nelle ultime stagioni quest’arma è diventata una validissima alternativa al ben noto pick and roll. Addentriamoci ora nel video, proveniente dalla recente vittoria casalinga del Fener contro lo Zalgiris Kaunas.

L’azione è piuttosto semplice e dimostra, ancora una volta, come si possa creare una situazione vantaggiosa facendo poche cose molto bene, con cura dei dettagli. Pierria Henry conduce la palla nella fascia centrale del campo, mentre Marko Guduric piazza un blocco orizzontale in lunetta per Devin Booker, che riesce così a ricevere di spalle fra la guardia e il gomito del lato sinistro.

Una volta che la palla è arrivata al lungo ex Khimki, ancora Guduric effettua un secondo blocco. Questa volta si tratta di un cieco verticale (UCLA screen) per Henry, che non ha vantaggio per ricevere e libera l’area uscendo nell’angolo destro.

Il punto focale dell’azione è però situato ancora in zona Booker-Guduric. La guardia serba, dopo il secondo blocco effettuato, con una piccola finta di corpo si libera della marcatura di Lukas Lekavicius e sprinta a ricevere il famoso handoff da Booker. Questi occupa spazio benissimo con il corpo e dilata clamorosamente il vantaggio del serbo, che con un rapidissimo arresto destro-sinistro (ideale per un tiratore mancino) può alzarsi e concludere senza neanche un palleggio.

Qualcosa di complicato? No, affatto. Poche cose fatte bene, soprattutto in fase di handoff, situazione in cui Guduric e Booker hanno lavorato benissimo.

Come si batte: un handoff per tiratori del Fener

Con consapevolezza di quali siano le priorità dell’attacco avversario una difesa come quella di Ettore Messina non dovrebbe avere troppi problemi a fronteggiare una situazione del genere. Ecco le nostre proposte per questa situazione di handoff.

Fin dal primo blocco orizzontale, non vogliamo perdere contatto con Guduric. Ci attacchiamo quindi a lui facendo passare in quarta il difensore di Booker, non considerando tragica la ricezione iniziale del lungo. Mantenere il contatto fisico con il tiratore è urgenza assoluta anche nel caso dello UCLA, ma qui passare in quarta potrebbe risolversi con un troppo facile allontanamento del playmaker. Trattandosi di blocco fra esterni, per non perdere aggressività cambiamo.

Dopo il cambio, è fondamentale riuscire a fare quel che non riesce a Lekavicius nel video: negare l’handoff a Guduric e costringerlo a tagliare backdoor, rompendo quindi il gioco. Se questo, per qualsiasi motivo, non fosse possibile, ci prepariamo a inseguire, con il lungo che contiene alto e si tiene pronto a eventuali cambi volanti in emergenza per contestare il tiro da fuori.

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