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Euroleague weekly, abituale appuntamento del fine settimana nei nostri 10 flash ricavati dalla pallacanestro del massimo trofeo continentale.
MI-LA-NO! Ti stritola, ti toglie il respiro, annulla qualunque tua certezza. Oggi, come per tanti turni di questa lega, è una delle migliori quattro squadre europee.
Lorenzo e John, John e Lorenzo… L’asse su cui è costruito l’Unics ha un rendimento di assoluto livello. Perasovic può contare su una delle migliori pointguard d’Europa e su un lungo che riscrive ogni possibile regola del gioco. Se batti Real, Barça, Cska e Milano non puoi più essere una sorpresa.
Cska francamente inguardabile per lunghissimi tratti della gara. C’è il pesante zampino dell’Olimpia, è chiaro, ma se attacchi in quel modo è ovvio che tu venga distrutto dalla difesa avversaria. Almeno 3 uomini sempre fermi, attività solo per chi è “handler” e per chi deve portare un blocco. Il 46,2% da due ed il 12,5% da tre ne sono conseguenza logica. Milutinov, Shengelia, Grigonis, Shved: chi li ha visti?
Il Real gioca un partita per nulla esaltante e passeggia a Berlino segnando comunque 89 punti. 16/3 in Eurolega, 16/1 in Liga, 2/0 in Supercopa con l’unico titolo assegnato già in bacheca. Nella pallacanestro di oggi, giocando un torneo nazionale come la Liga, 34/4 in 5 mesi è roba surreale.
271 assist e 229 perse in 9 partite, ovvero una “ratio” 118,3% che è inferiore al 120,6% stagionale del Bayern, 15mo in Eurolega in quel dato. Ben 3 partite con il saldo assist/perse negativo: Unics v Barça (27/34), Cska v Milano (16/24) e Asvel v Stella (29/34). Ok le grandi difese, ok che non sia un dato unico per qualificare la qualità del gioco, ma pare proprio che come pallacanestro si possa fare meglio.
Monaco vola sulle ali di un tridente che sta veramente dominando: M.James, Dwayne Bacon e Donatas Motiejunas. 5/2 nelle ultime 7 con i tre rispettivamente a 18,8, 14,2 e 15,4 di media. I vantaggi che il talentissimo nativo di Portland è in grado di creare, senza limiti, sono perfetti per gli altri due. Grande lavoro di Obradovic, ma urge recuperare anche Donta Hall, che pare sparito (assente comunque giovedì sera).
Lo Zenit prosegue uno strano cammino che sembra sempre più solido in trasferta che in casa. Siamo a 6/4 alla Sibur Arena e 6/3 fuori. Difficile comprenderne le ragioni, già lo scorso anno fu così per lunghi tratti della stagione, tanto che nemmeno Coach Pascual ne ha indicate le ragioni nella sua recente conversazione con AREA 52. Sta tornando Shabazz Napier, fuochi d’artificio in arrivo?
Qualità, si diceva. Le condizioni di lavoro di tutte le squadre sono state estreme in quest’ultimo mese. Interrompere l’attività per una o due settimane nel cuore della stagione è letale ed ovviamente va detto che ne risente proprio il flusso del gioco. Più automatico ottenere un miglior rendimento dietro. Per tale ragione tanti giudizi di oggi potranno sembrare provenienti da un’altra era geologica tra qualche mese.
L’unica luce da una gara della Ulker Arena non indimenticabile arriva da Marek Blazevic. 10+10 con 5/8 al tiro e 4 assist per il 211cm lituano del 2001. Quarta doppia cifra stagionale, terza volta oltre gli 8 rimbalzi e 14/24 al tiro nelle ultime 4 uscite. Non si può certamente parlare di fenomeno oggi, ma considerando la più lenta maturazione dei lunghi si vedono cose molto interessanti in ottica futura.
Altra bruttissima prova esterna Oly dopo quella di Istanbul e Barça alla terza L in quattro gare. Per i blaugrana c’è un “clàsico” domani in Liga che è occasione di rilancio o conferma di momento delicato, per l’Oly serve riprendere il filo con un discorso che qualche settimana fa sembrava di maggior spessore.
(Foto copertina Twitter @OlimpiaMI1936)
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