Maccabi-Oly (R22): si ferma la striscia negativa degli israeliani

La squadra di coach Sfai torna e fa registrare una sorprendente vittoria. Ecco quanto successo a Tel Aviv ieri sera in Maccabi-Oly.

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Se c’è un Unics Kazan che sembra proprio la sorpresa più annunciata della stagione ma anche squadra che riesce a battere i vice-campioni d’Europa del Barcellona, l’altra sorpresa del giovedì sera della Turkish Airlines arriva dalla Menora Mivtachim Arena di Tel-Aviv. Maccabi-Oly, infatti, ha messo in scena una partita a due facce e ricca di contenuto.

Se vi siete persi quanto successo in terra israeliana ieri sera, Eurodevotion vi analizza le situazioni catartiche e decisive di questa sfida, vinta a sorpresa proprio dai padroni di casa guidati da coach Ioannis Sfairopoulos.

Maccabi-Oly: lo strappo decisivo arriva nel secondo tempo

Che il Maccabi volesse uscire da una situazione da incubo lo si era capito sin dagli istanti iniziali della sfida. Primo strappo nel punteggio però subito ricucito dal basket compatto e solido dell’Olympiacos di coach Bartzokas.

Nel terzo quarto, Maccabi-Oly prende la sua svolta decisiva. I concetti chiave sono i soliti della pallacanestro degli israeliana: blitz difensivi efficienti e rapida transizione offensiva. L’Olympiacos inizialmente risponde ma poi resta troppo sulle gambe e cede il passo ai padroni di casa. Evans e Wilbekin dal perimetro bombardano senza sosta. Zizic, Evans e Reynolds super-efficienti nel cuore dell’area e sovrastano fisicamente il quintetto quasi sempre proposto dai propri avversari.

Thomas Walkup in azione in Maccabi-Oly

Dal terzo quarto in avanti, la partita ha avuto un solo padrone e così si è potuta compiere l’ennesima vendetta dell’ex targata coach Sfairopoulos.

Maccabi-Oly: nei numeri è la partita di Zizic

Si può dire tanto in casa Maccabi di questa sfida. La partita si è vinta con il solito Wilbekin certo, ma tanti altri protagonisti del supporting cast israeliano non sono stati di certo meno incisivi rispetto al proprio “front-man” se così si può chiamare.

Jalen Reynolds inchioda a due mani in Maccabi-Oly. Anche il suo contributo è stato importante ai fini della vittoria ottenuta sugli ellenici

Maccabi-Oly è stata la partita dei gregari certamente, ma tra tutti il protagonista ritrovato oltre che il Reynolds della scorsa stagione è certamente Ante Zizic. L’ex big man dei Cleveland Cavaliers ha nettamente floppato in questo anno e mezzo in terra israeliana e forse a memoria questa è la sua prima davvero notevole partita con la maglia del Maccabi. Il suo apporto da 22 punti, 6 rimbalzi e 33 di valutazione lo rende il miglior giocatore della sfida.

QUI IL TABELLINO COMPLETO

Maccabi e una classifica difficile da decifrare. Serve coesione per i playoff

La classifica è completamente da rivedere visti i tanti rinvii avvenuti nelle scorse settimane, ma una cosa è certa questa vittoria per il Maccabi di coach Sfai vale tantissimo per il futuro.

Dopo ben 8 sconfitte consecutive e considerando ben tre partite da recuperare, questa vittoria casalinga contro la quarta forza della Turkish Airlines Euroleague vuol dire due cose. I playoff non sono lontanissimi (ad ora due sole le vittorie di distanza dal Monaco di Mike James) ma lo sono se si esprime un basket troppo elementare e basico.

Oltre a tutto ciò serve coesione. Per l’Olympiacos ci può anche stare un passo falso in quel di Tel-Aviv, considerando il quarto posto in classifica, ma per il Maccabi questa vittoria è un crocevia delicato. Ora per entrare tra le prime otto serve essere squadra e non guidati dal salvatore e un paio di pick and roll decisivi.

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