Eurocup weekly #9: Homesley non è più una sorpresa, l’incubo di Trento, l’immortale Buducnost e una competizione sempre meno adatta ai deboli di cuore

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Dopo la lunga pausa natalizia torna l’Eurocup e naturalmente torna il nostro Eurocup weekly, il contenitore che racchiude i dieci flash farciti della settimana della seconda competizione continentale.

Ho visto cose che voi umani…29 punti, 7/10 dalla lunga distanza, 11 rimbalzi e 6 assist. La prestazione totale di Caleb Homesley non ha bisogno di nessun commento. La venticinquenne guardia degli Hamburg Towers sta disputando una stagione stratosferica: terza partita consecutiva sopra i 20 punti, finora una stagione da 21.7 a sera con il 47,2 da tre punti. Se poi, da guardia, in una gara aggiungi 11 rimbalzi…ok Caleb, fai tutto tu…

Se una squadra tira con 19/36 da tre e l’altra con un magro 3/14, una è destinata a vincere e l’altra a soccombere. Non è solo una questione di numeri, ma è la legge del basket moderno; anche se la squadra che perde tira il doppio delle volte da due (segnando il doppio delle volte). È la storia di Lietkabelis-Metropolitans 92: i lituani tirano 36 volte da tre e 27 da due, mentre i francesi 14 da tre e 53 da due. La legge del basket moderno non ammette discussioni, se sei in giornata e prendi fiducia dalla lunga distanza vinci. Una storia che fará sempre storcere il naso agli esteti del gioco ma che sorride ai lituani del Lietkabelis che sconfiggono i parigini 96-89.

Finora la stagione europea di Trento è un incubo, se la squadra di Lele Molin in campionato va ad un ritmo sostenuto, in EuroCup (1/8), complice il livello altissimo di questa competizione 21/22, non riesce a ripetere le stesse prestazioni. Poi se ti presenti in casa di un Partizan affamato, non hai scampo. Più trentadue per i serbi.

Era lo scontro diretto per il primo posto nel girone A e la banda di coach Duran lo ha vinto sconfiggendo il Lokomotiv Kuban 100-77. Un +23 pesante in chiave scontri diretti. Una Badalona che all’inizio della stagione parte sempre in silenzio dietro le grandi, ma poi, a suon di prestazioni altisonanti frutto della consueta organizzazione tattica della Joventut, si guadagna il rispetto e i timori delle concorrenti. Kuban paga la prima vera serata sottotono di Motley.

Un ultimo quarto caldo come la paglia che brucia, una rabbia che cresce, che ruggisce dentro. Buducnost era sotto di 15 contro il Bursapoor. In casa, in un palazzo vuoto, contro una squadra turca in fiducia. Lo scoramento, prima della dimostrazione di pura rabbia, si stava comodamente accomodando tra il petto e la gola. Allora gli uomini di esperienza dei montenegrini sincronizzano i respiri e non esiste più una potenza umana o divina che possa ricondurli alla ragione. Il silenzio del palazzo, che fino a quel momento era come il sale, secco e amaro; diventa zucchero filato, in un frastuono dolce, silenzioso e delicato. I padroni di casa con un quarto da 25-9 girano la partita ed ottengono l’ennesima vittoria sudata che li conferma sul trono del girone B.

Se nonostante un Prepelic da 2 punti con 1/9 al tiro vinci in casa dell’Ulm, una delle squadre meglio allenate della competizione, dopo esser stato anche sotto di quindici lunghezze (42-27 dopo 20′), vuol dire che sei una grande squadra. E Valencia lo è, nonostante continui a vincere senza convincere, si trova appollaiata con la Virtus al secondo posto.

Senza Milos Teodosic nella Virtus si spegna la luce, e allora in cattedra deve salire colui che non ti aspetti: Monsieur Jaiteh. Il francesone ci dimostra che l’estetica non è l’unica forma di etica, nonostante un eleganza che non lo porterà mai a sfilare per Dior, il lungo virtussino sfoggia una prestazione che ricorda le prove che avevano ammaliato Paolo Ronci nel campionato turco. 15+8 per l’ex Torino, in continuo miglioramento dopo un inizio tentennante; il francese inizialmente preso per esser il cambio di Udoh, sta scalando posizioni e minuti, a discapito di Sampson.

Sono tre le partite rinviate in questa nona giornata di EuroCup. Un numero esiguo se paragonato alle numerose partite di Eurolega rinviate. Un numero che fa tirare un sospiro di sollievo agli appassionati della seconda competizione continentale: a chi non salta sul divano per le giocate di Hackett ma cade dalla sedia per quelle di Allerik Freeman, a chi non prova vibrazioni per le stoppate di Tavares ma sente sussulti epidermici per quelle di Jajuan Johnson, a chi non si emoziona per una tripla di Mirotic ma si commuove per una di Ray Mccallum, a chi rimane impassibile dinanzi un assist di Huertel ma urla per un no look di Ruzzier…

L’attacco vende i biglietti e vince le partite in EuroCup, una competizione che si conferma adatta a chi gioca a 100 km/h (soltanto io intravedo il sorrisone ammaliante di Don Sergio?). Su sette partite, quattro squadre sopra i 94 punti – tutte vincenti – e una sola sotto i 70 (Trento).

Alla fine del primo giro di boa nessuna squadra risulta imbattuta, sono sempre di più le partite risolte nel finale; sintomo di un equilibrio che l’EuroCup sembra non aver mai conosciuto, un equilibrio indirizzato sempre più verso l’alto, quell’Eurolega tanto agognata dalle pretendenti alla coppa e dalle nostre Reyer e Virtus.

https://www.eurocupbasketball.com/eurocup/games/results

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