Trento, nulla da fare contro la corazzata Partizan

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Trento, nell’ultima giornata (R9) del girone d’andata, è volata a Belgrado per la sfida contro il Partizan Belgrado squadra allenata da coach Zelimir Obradovic. Nulla da fare per i trentini.

I ragazzi di Lele Molin privi di Desonta Bradford, Cameron Reynolds e Wesley Saunders cadono pesantemente in Serbia e subiscono così l’ottava sconfitta in stagione, la quarta consecutiva dopo quelle contro il Lokomotiv Kuban Krasnodar, il Turk Telekom Ankara e gli Hamburg Towersrimanendo in ultima posizione con una sola vittoria all’attivo.

97-65 il punteggio finale di Partizan Belgrado-Dolomiti Energia Trentino.

UN PRIMO QUARTO DA INCUBO 

Giocare alla Stark Arena di Belgrado non è facile per nessuno, ma per l’Aquila lo è stato fin dalle prime battute. I padroni di casa sono partiti con un parziale di 10-2 che ha costretto dopo pochissimi minuti coach Molin a richiamare i suoi all’ordine con un minuto di sospensione per provare a scuotere la squadra.

Al ritorno sul parquet, il Partizan ha continuato a macinare punti in attacco ed in difesa ha ulteriormente stretto le maglie chiudendo il primo quarto con un cospicuo vantaggio. Dopo i primi 10’, il punteggio recitava 27-8 in favore di Punter e compagni. 

L’approccio alla sfida dei trentini è stato davvero pessimo sia in attacco che in difesa. Dal punto di vista offensivo sono state fatte diverse scelte sbagliate, mentre dal punto di vista difensivo sono stati concessi tanti canestri facili agli avversari.

Nei restanti 30’ la compagine serba ha dovuto solo amministrare l’inerzia del match. Sapevamo tutti che il Partizan partiva da favorito vista la differente posizione in classifica nel gruppo A e nel match di ieri sera si è vista tutta la differenza tra le due squadre, accresciuta dalle assenze tra gli uomini di Molin.

GLI EX OLIMPIA MILANO 

Serata completamente diversa per Kevin Punter e Zach LeDay. L’ex numero 0 biancorosso disputa una partita di alto livello realizzando 17 punti in 22’ con 6/8 da 2 e 1/2 da 3 con 23 di valutazione. Il nativo del Bronx comincia il match con grande energia e fin dalle prime azioni si rivela un difficile cliente per l’Aquila. Ad inizio terzo quarto fa lo stesso e per Trento c’è ben poco da fare. Nelle prime nove partite della 7Days EuroCup ha sempre chiuso in doppia cifra, nonostante non stia tirando con percentuali altissime dalla lunga distanza. Al momento quindi l’ex giocatore anche della Virtus Bologna sta ripagando in pieno la fiducia del suo coach.

Non è stata invece la partita di Zach LeDay: con un numero limitato di minuti ha faticato a trovare la via del canestro (1/4 da 2, 0/2 da 3). Il classe 1994 era reduce da sei partite consecutive con più di dieci punti messi a referto, ma nella sfida contro la Dolomiti Energia Trentino ne realizza solo 2.

CHE PARTITA DI YAM MADAR e DALLAS MOORE!

Privo di due importanti pedine come Aleska Avramovic Nemanja Dangubic, out per il Covid-19, il Partizan si è affidata a Yam Madar Dallas Moore. 

L’israeliano aveva cominciata la sua avventura in modo convincente, ma poi nelle successive partite aveva faticato non poco. Nella gara di ieri, il classe 2000 ha sfoggiato una performance davvero ottima (top scorer del match) con 18 punti (1/2 da 2, 4/6 dai 6.75 e 4/5 dai liberi). Il numero 41 ha dimostrato di essere molto pericoloso dalla lunga distanza come sottolineato in telecronaca da Marco Crespi. Sotto l’ala di Obradovic siamo curiosi di verificarne la costante crescita.

L’altro grande protagonista di serata è stato indubbiamente Dallas Moore. La guardia americana termina con 17 punti (7/9 da 2) gli stessi che aveva segnato alla prima giornata contro gli Hamburg Towers. Insieme a Kevin Punter è lui che da il via all’allungo della sua squadra. L’ex Pesaro e Torino fa davvero quello che vuole…

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