Il Cska passeggia sulle macerie del Pana

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L’unica gara superstite della serata di Euroleague, dopo tutti i rinvii degli ultimi giorni, non offre certo il migliore degli spettacoli. Anzi, questo Cska-Pana non ha reso proprio giustizia alla competizione, per usare un eufemismo.

Dopo un primo quarto interlocutorio, la squadra ospite è fuggita con un tremendo parziale e l’incontro si è chiuso con l’inequivocabile divario espresso dal punteggio finale di 98-74.

La serata di Oaka passa sotto la lente dei punti di Eurodevotion.

Cska - Eurodevotion

23-0

La pietra tombale sulla partita arriva a cavallo tra il primo e secondo quarto. Prima di questo un Pana discreto guidava le operazioni sul 20-17. In attacco orchestrando un buon movimento di uomini e in difesa dimostrando non grandi meccanismi di squadra, ma intensità nei singoli. Poi, il buio.

Seguiranno 7 minuti di totale assoggettamento alle velleità del Cska che chiuderanno di fatto la partita. La prestazione difensiva dei greens è qualcosa di inverecondo in questo scorcio, sia per il numero di tiri dall’arco completamente aperti concessi, sia per la difesa in transizione che ha regalato punti con facilità imbarazzante alla banda di Itoudis.

Non è un caso che l’Armata Rossa abbia convertito una buonissima parte delle gentili concessioni degli uomini di Priftis: all’intervallo il dato dall’arco recita ben 11 le triple a segno sui 18 tentativi per gli ospiti.

Il secondo quarto, chiusosi 34-13, indirizzerà quindi in modo definitivo le sorti della gara, riducendo il secondo tempo al più classico dei garbage time.

Marius Grigonis, buona notizia Cska

I moscoviti portano a casa un successo in un appuntamento che era da non mancare e mettono importante fieno in cascina per la loro classifica, nonostante dovessero fare a meno dell’apporto di Clyburn.

Al di là di una sfida che, per come si è sviluppata, ha ben poco d’indicativo, bisogna comunque sottolineare i meriti della cattiveria agonistica di sfruttare a fondo il momento favorevole e di amministrarlo senza alcun patema fino alla sirena conclusiva.

La cosa più importante che Itoudis si può portare via da OAKA è invece la prova di Marius Grigonis. Motore del parziale decisivo, il suo è il primo segnale forte della stagione.

Il lituano era andato in doppia cifra soltanto una volta in questa stagione, non avendo finora rispettato le aspettative dopo le passate prodezze in maglia Kaunas. Quella di Atene è stata la migliore performance tra le fila del Cska, coronata da 19 punti con 4/8 da tre e 3 assist a referto. Se la stagione dei russi passa soprattutto dal rendimento effettivo di tutte le individualità che finora hanno dimostrato il loro talento solo a sprazzi, la gara di Grigonis non può che essere notizia meravigliosa.

Superfluo infine parlare della ennesima prova da leader di Danny Boy, Hackett è il migliore in valutazione dei suoi e guida la beneficiata dei frombolieri moscoviti (17/43 per il 50%) con un impeccabile 4/6 dalla lunga.

Pana, così è troppo

Usciti tra i mugugni del proprio pubblico, quella dei greci è stata una prestazione davvero poco lusinghiera. Le armi sono state deposte dopo soli 7′ e non sono mai più state imbracciate…

Lasciare quel numero di tiri aperti con la passività e la superficialità mostrata dai greci stasera è oltremodo colpevole. Un primo tempo da 60 punti subiti ne è soltanto logica conseguenza.

Stiamo parlando di una delle peggiori difese della lega, sedicesima per punti medi subiti, con più di 80 a serata, e il quattordicesimo difensive rating con un dato quasi identico a Baskonia e Cska, rispettivamente sedicesimi e quindicesimi. E stiamo citando dati precedenti all’imbarcata di stasera…

C’è l’attenuante delle difficoltà dovute allo stop per Covid, sicuramente, ma il Pana ha ora le stesse sconfitte e solo una vittoria in più dello Zalgiris, fanalino di coda.

Insomma, vedere una squadra di tale blasone in queste condizioni non può che far male.

Photo credit: euroleague.net

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