Barça-Olimpia, la sfida nei numeri

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Barça-Olimpia illumina una giornata di Eurolega su cui gravano ancora i nuvoloni di una lunga serie di rinvii a causa dei numerosi contagi tra le squadre.

E’ stata la semifinale del 2021, è stata appassionante sfida a novembre, si ripropone oggi, in condizioni un po’ particolari, ma resta sempre una partitissima di Eurolega, una delle più grandi che questo torneo possa offrire.

Barça-Olimpia è diventata una rivalità vera negli ultimi otto mesi, ben lontana dalla stagione regolare 20/21 in cui per i biancorossi vedere blaugrana era come incontrare l’assassino di Scream. Dopo un successo catalano maturato nel finale, con una prova meneghina comunque discreta, al Forum lo scorso marzo arrivò una severa lezione, un dominio ospite (56-72) che soltanto il grande lavoro di Ettore Messina seppe trasformare in appena due mesi in una sfida equilibratissima a Colonia, quando il solito grande Cory Higgins, l’uomo che quando conta sbaglia pochissimo, regalò la finale ai suoi.

Barcellona

La gara di andata ha detto che l’Olimpia se la può giocare senza problemi e che sa come mettere in difficoltà ampiamente l’avversario, approfittando a perfezione dell’unico passaggio a vuoto del Barça in stagione, quella settimana tra Tel Aviv e Milano che Jasi non lasciò passare inosservata, con parole di fuoco per i propri giocatori, soprattutto quelli più esperti.

Oggi, tra poche ore, si va in campo in condizioni molto precarie da entrambe le parti. Tra infortuni pesanti e stop dovuti al COVID, capire in che condizione si troveranno i protagonisti non è certo facile. Il verdetto che ne deriverà sarà certamente importante ma tuttavia non in grado di mettere alcuna parola di peso sugli equilibri tra le due squadre.

Proviamo a fare un breve viaggio nei numeri, per provare capire se, anche in questo momento particolare, ci possono essere di guida nella lettura della gara.

C’è una differenza abissale a livello di VALUTAZIONE globale di squadra a favore dei padroni di casa: 97,50 contro 82,06, che vuol dire primo ed undicesimo posto in EL.

Il Barça è anche la squadra che segna di più in EL: 84,6 PUNTI di media, contro i 75,0 dei rivali. Curiosamente anche in questo caso si confermano le posizioni della valutazione, prima ed undicesima.

A quei numeri offensivi la squadra di Jasi ci arriva attraverso un OFFENSIVE RATING di 119,8 che si conferma il migliore della lega. 110,3 quello milanese, che vuol dire settimo posto. Ricordiamo che si tratta dei punti messi a referto ogni 100 possessi.

E proprio ragionando sui POSSESSI, si rileva come la squadra di Jasi viaggi a 70,7 per gara (sesta), mentre quella di Messina sia a quota 68 (quindicesima).

71,88 sono i PUNTI CONCESSI mediamente da Milano, seconda dietro al solo Real, mentre 77,06 sono quelli che concede il Barcellona, nono.

A livello di DEFENSIVE RATING eccellente il dato milanese con un 105,7 che vuol dire quarto posto in Eurolega. Meno bene i catalani, crollati a 109,1 dopo le ultime gare, soprattutto quelle con Unics e Baskonia, in cui si è arrivati a concedere un assai inusuale 131,7.

La notte

A RIMBALZO la bilancia pende dalla parte di Jasi, i cui uomini raccolgono il 54% (secondi) dei palloni disponibili, contro il 48% dei giocatori di Messina, penultimi davanti al solo Zalgiris. 36% contro 28% la percentuale delle carambole offensive, mentre vi è pareggio nel 69% di guadagno dei palloni sotto le proprie plance.

ASSIST? Il 64% dei canestri del Barça è assistito, mentre per Milano il dato si ferma al 60%. Ogni 100 possessi l’Olimpia distribuisce 21,1 assist, contro i 22,9 dei rivali. Resta spettacolare il dato milanese nel rapporto tra assist e perse: 157,49%, oltre 15 punti percentuali meglio dei catalani, fermi al 142,26%, che non è male, ma sparisce di fronte all’eccellenza Olimpia. In questo caso incide molto la grandissima cura del pallone che Messina impone ai suoi uomini: 10,44 perse a serata è notevole, nonchè il meglio nel massimo torneo continentale, mentre i rivali sono a 13,28, quasi tre palloni persi in più ogni 40 minuti di gioco. Ovvio che il ritmo dell’attacco conti molto in questa statistica, tuttavia si tratta di un dato nettamente a favore dei milanesi.

Il Barcellona fa e subisce più FALLI mediamente: 21,56 e 21,11 rispettivamente. 20,06 e 18,56 la statistica meneghina. Qui gioca molto il differente sistema, con la squadra di Jasi molto più pericolosa al ferro rispetto agli avversari di questa sera.

Curiosamente nessuna delle due squadre ha giocatori nella speciale sezione dei cosiddetti “Kings of the 4th quarter”, ovvero chi eccelle nell’ultimo decisivo periodo di gioco. Qui non si trovano né blaugrana né biancorossi tra i vari Canaan, Wilbekin, Okobo, Macon, James, Hezonja, Loyd, Clyburn, Baron e Micic.

Sarà una grande sfida, o almeno vogliamo crederlo anche in un momento particolare in cui speriamo di poterci dedicare solo a ciò che accade in campo. Ne abbiamo bisogno e crediamo ne abbiano anche tutti i grandi protagonisti di questa partita.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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