Real Madrid d’acciaio: Tavares, Rudy e Llull respingono l’assalto di Manresa

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Real Madrid che conquista la quattordicesima vittoria in 15 gare e si conferma leader solitario in Liga Endesa. Ma con Manresa è stata durissima.

87-92, durissima.

E’ il modo migliore per definire il successo madrileno a Manresa, nella sfida tra prima e quinta di Liga nel momento della palla a due.

La passione del Nou Congost, palazzo del 1992 da 5000 anime che sorge vicino a dove confluiscono Llobregat e Cardener, una squadra molto ben allenata da Pedro Martinez che è terza per punti segnati (83,0) davanti a Valencia (82,57) e proprio il Madrid (82,40), le incognite legate al lungo stop degli allenamenti per i contagi, peraltro problema ch ha colpito anche i padroni di casa: tutti ragioni per cui la W dei “blancos” va considerata molto importante.

Per Laso, al rientro sul pino, all’orizzonte la gara di domenica sul parquet di Badalona, altra brutta gatta da pelare, forse la squadra più calda, reduce da 4 successi nazionali consecutivi e da un chiaro 4/1 negli ultimi 5 impegni di Eurocup.

Ed al Nou Congost sinora era passata solo Valencia, tanto che i catalani, in caso di successo, avrebbero messo le mani una pressochè certa qualificazione alla Copa del Rey, per cui restano perfettamente in corsa con un record di 8/6 appaiato a Tenerife, Breogan e Valencia, con tre gare da giocare: Barça ed Andorra fuori, Obradoiro in casa.

Nota di colore: il DJ del palazzo catalano è un fenomeno: come passa lui da canti popolari della tifoseria a Gigi Dag, nessuno mai…

Tornando al campo, la gara inizia con un Real intorpidito che lascia un po’ di campo agli avversari, che chiudono avanti 19-16 il primo quarto.

6 triple madrilene permettono di rimettere la testa avanti, sul 38-40 all’intervallo lungo.

Il terzo quarto, come l’ultimo, è uno spettacolo di colpi dati ed incassati, con le due squadre ad inseguirsi in un continuo cambio di leadership. Madrid pare aver qualcosa in più, e non potrebbe essere diversamente, tuttavia Manresa c’è ed la 35′ si porta sull’80-75.

A quel punto salgono in cattedra Sergio Llull e Rodolfo Fernandez, meglio noto come Rudy. Triple, rubate, canestri decisivi ed il parziale vincente di 17-7 è impacchettato da un Tavares senza confini.

Note sparse da una gara bellissima.

  • Manresa gioca proprio bene e non a caso è una delle tre rivelazioni maggiori della stagione con Murcia e Breogan. Solo Fuenlabrada, sconfitta 88-85, aveva superato quota 80 coi “blancos” in stagione. Metterne 87 vuol dire essere un squadra vera.
  • Il Real va spesso in difficoltà sul pick and roll: non è cosa vista spesso, la ruggine si fa sentire.
  • 40-29 a rimbalzo è dato decisivo per Laso in un gara giocata su tanti piccoli dettagli.
  • Tavares è dominante in modi e tempi quasi imbarazzanti. 19 + 13 con soli 3 errori al tiro, 9/9 ai liberi e 32 di valutazione. La cosa particolare è che ad un certo punto non sembrava essere in una delle sue migliori serate.
  • Yankuba Sima Fatty: occhio a questo nome. 211cm di solidità che faranno comodo anche alle furie rosse, visto che è nato a Girona nel 1996.
  • Rudy e Sergi continuano il percorso di “eternità”. Quello che mettono insieme nel momento più duro della gara è semplicemente qualcosa che appartiene solo ai fenomeni.
  • Yabusele fa 0/7 da 2 e 3/4 da tre. La fisicità di Manresa lo ha messo in difficoltà nei pesi del ferro. Non succede spesso.
  • Ismael Bako è roba da Eurolega. Sylvain Francisco e Luke Maye producono un paio di scariche che avrebbero steso chiunque, Non il Real, però…

Le parole di Pablo Laso spiegano perfettamente quanto sia stata dura.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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