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Eurolega, riunione sui nuovi scenari COVID-19. Modifiche in arrivo per il protocollo

Eurolega
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Eurolega in riunione sui recenti problemi COVID che hanno causato già diversi rinvii di gare. In discussione il protocollo con accento sui tempi di quarantena.

Riunione di inizio anno per le squadre di Eurolega (11 club fondatori +2 ), come riporta il Mundo Deportivo, con all’ordine del giorno la discussione sui protocolli COVID in atto sino ad oggi.

Due i temi principali trattati: la durata della quarantena dopo il ritorno alla negatività (oggi 14 giorni) ed i criteri per cui si deve scendere comunque in campo, ovvero quelli 8 atleti disponibili in cui non è indicato se si tratti di giocatori senior, quindi con contratti da professionisti, od anche di junior aggregati alla bisogna alle squadre.

6 le gare rinviate sinora, di cui 4 sono già state ricollocate in calendario. E’ ovvio che gli scenari siano ben diversi dallo scorso anno, quando la maggior parte delle gare da rinviare arrivò nella prima parte di stagione, ovvero con una finestra temporale per i recuperi molto più ampia. Oggi, passata la boa di metà stagione, mancano solo tre mesi e qualche giorno alla data fatidica entro la quale bisogna giocare tutte le gare di stagione regolare (14 aprile), quindi è necessario rivedere alcuni termini della questione per non correre il rischio di arrivare a metà aprile senza aver completato le 34 gare per tutti.

Ad oggi 13 casi nell’Efes (da comunicati ne risultano 9) e nel Barça, 11 per Milano, Pana e Real, 9 all’Olympiacos, 8 all’Asvel e 3 al Fenerbahçe. vari casi al Baskonia senza indicazione del numero. Ovvi i dubbi sulla disputa di Efes-Bayern e di Maccabi-Baskonia, così come di Cska-Barça, tutte gare del Round 19 di questa settimana.

I 14 giorni di quarantena dopo la negatività entrano in conflitto con le regole di diversi paesi, ad esempio Spagna ed Italia, che hanno ridotto tale termine. Se si applicasse la regola iberica, ad esempio, il Barça potrebbe recuperare Kuric, Calathes ed Oriola, invece inutilizzabili coi 14 giorni. In nessuno dei due casi ci sarebbe Sergi Martinez, positivo dal 2/1. ma lo stesso Barça non potrebbe chiedere la sospensione della gara, poiché, tra senior e junior, canterebbe su quegli 8 giocatori indicati daal protocollo speciale di Eurolega nelle Special Regulations Covid-19 (pag 457 delle bylaws della competizione).

Qui entra in gioco un’altra parte del regolamento che potrebbe essere rivista: Eurolega parla di 8 giocatori registrati, senza specificare se si tratti appunto di senior o junior.

Non sembrerebbe difficile pensare ad una semplice attuazione di una norma transitoria che accogliesse i termini di quarantena delle varie nazioni (entrare in conflitto con quelli sarebbe letale organizzativamente parlando). Ed in effetti, sebbene la decisione definitiva arriverà solo domani, la tendenza è quella di ridurre da 14 a 7 i giorni, in modo da rendere maggiormente disponibili i giocatori nagtivizzati.

Allo stesso tempo entrare nel dettaglio di quel numero di 8 atleti disponibili non parrebbe complicato. Applicarlo solo ai senior (almeno 6? 7?) e non contare nel computo totale degli atleti registrati gli junior aggiunti solo per necessità di roster sarebbe cosa logica in un contesto come quello attuale, così come allungare tutte le date che riguardano il mercato in una situazione così particolare.

Attendiamole comunicazioni ufficiali di domani. Ne va della prosecuzione della stagione e della possibilità di mantenere in essere ciò che rimane di un’equità competitiva che è ormai abbastanza un sogno.

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